“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

sabato 14 aprile 2018

Su Stefano Massera candidato sindaco.


In una fase così confusa con le tante incertezze sulla costituzione delle liste elettorali, ritengo importante dare il  mio contributo alla chiarezza: il sottoscritto non sarà  uno dei candidati alla carica di sindaco.

Mi è stato chiesto di provare a unire il centrosinistra e creare un'alleanza ampia che mettesse in primo piano la città.  Insieme ad altri  ho intrapreso un percorso di confronto e incontri che ha reso concreta questa possibilità,  ma non siamo riusciti ad avere l'unità delle forze che riteniamo necessario mettere insieme per questa fase politica. Non ci presteremo quindi a ulteriori frammentazioni che non farebbero che peggiorare ulteriormente il quadro politico.

Sono state settimane intense, nelle quali abbiamo ricevuto incoraggiamenti e manifestazioni di stima da ogni parte politica, segno che il nostro lavoro di questi anni non è passato inosservato e che la competenza e l'amore per il territorio possono essere un collante capace di unire anche forze diverse tra loro. Questa volta non è stato possibile. 
E' un percorso lungo e difficile ma continueremo a batterci per questo fine avendo sempre e comunque come priorità  il bene della città  e non quello di una singola parte.


Stefano Massera

sabato 17 febbraio 2018

Resoconto di fine mandato (se non lo fa Bacheca, lo facciamo noi)




Il contenuto del documento che segue, è un estratto  del consiglio comunale dell’ottobre 2013, in cui la Giunta Bacheca presentò le linee guida del suo programma, dopo aver vinto le elezioni in giugno. 

A leggerlo ora, è un elenco deprimente di promesse non mantenute. Le foto, che vogliono essere il contraltare agli estratti del documento, sono state scattate nell’ultimo mese, e ritraggono il risultato del lavoro “certosino” fatto dalla nostra giunta nell’ultimo quinquennio, e oltre.

 
Quella che pubblichiamo oggi è quindi la vetrina di ciò che dieci anni di Bacheca hanno lasciato a Santa Marinella. Un'impietosa raffica di degrado e approssimazione con la quale la nostra città è stata ininterrottamente mitragliata nell'ultimo decennio. Quello che pubblichiamo oggi è anche un regalo della nostra lista a chi avrà   la caparbietà e la voglia di approfondire, capire, indagare le cause di questo disastro e lavorare per una città più bella. 


Abbiamo condotto anni di opposizione dentro e fuori il consiglio comunale, cercando di ostacolare gli scempi, di proporre soluzioni alternative, di promuovere il buon senso e la ragionevolezza. Lo abbiamo fatto con tutto il nostro impegno ma non è bastato: se la città  si è ridotta così, evidentemente non è bastato. Non è stato sufficiente combattere in Consiglio comunale,  raccontare e denunciare. Parlare con tutti, cercare alleanze, promuovere una cultura condivisa secondo la quale il miglioramento delle condizioni per tutti vale molto di più dei favori per pochi.


"Un'altra città  è possibile" non si presenterà alle prossime elezioni amministrative.

 La riteniamo una scelta coerente con le considerazioni di cui sopra; abbiamo fatto la nostra parte, ma di fronte al fallimento dell'amministrazione,  ognuno si deve prendere le proprie responsabilità. Molti di noi sono confluiti nel progetto del Paese Che Vorrei. Siamo fiduciosi che la nostra attività sia servita anche ad altre forze politiche e  speriamo che le nostre istanze siano riuscite a instillare almeno il dubbio anche nei più inflessibili sostenitori nelle ultime due amministrazioni. 

Sul piano Benigni, sulla passeggiata, sul porto, sulla Gesam, sul turismo, sul Castello di Santa Severa, sul verde, sugli impianti sportivi, sui fossi, sul PEC, sulla biblioteca,  sullo SPRAR, sul cimitero - solo per citare alcuni argomenti - le nostre rimostranze e i nostri suggerimenti  non sono riusciti a sfondare, di fronte a un blocco monolitico di potere  utile solo al mantenimento di promesse elettorali, e agli obiettivi di pochi.


E si badi bene che ciò che rappresentiamo in queste fotografie è solo il lato visibile di un disastro ben maggiore. Gli ultimi dieci anni hanno creato una disaffezione diffusa nei confronti di tutto questo e una situazione contabile che vede la nostra macchina amministrativa sull'orlo del collasso.


Con questa rassegna intendiamo passare idealmente il testimone a chi continuerà   a lavorare per una città   più viva, più bella e più giusta di quella che abbiamo subito ultimamente. Lo passiamo al Paese Che Vorrei, di cui apprezziamo la capacità  progettuale e l’apertura ad altre forze politiche con gli stessi obiettivi. Lo passiamo pure a quanti ora si stanno impegnando altrove, come a tutti gli altri. Il nostro bagaglio di esperienza e conoscenza amministrativa è a disposizione di quanti comprenderanno la gravità di questa situazione e decideranno di unirsi andando oltre le singole sigle, abbandonando posizioni personalistiche.  Di quanti sapranno farlo proponendo un programma di risanamento, un sindaco e una squadra capace, credibile, idonea per imprimere la nostra città un netto cambio di rotta.


 La nostra esperienza degli ultimi dieci anni ci ha insegnato che una città di 17mila abitanti come Santa Marinella non ha bisogno di “scienziati”, o di politici di professione, ma di gente capace e disinteressata. Chi non  lo è, chi pensa al proprio potere,  prima o poi tradisce i cittadini, li usa e li manipola.

A modo loro questi sono stati anche dieci anni stupendi, fatti di impegno e dedizione. Anni che ci hanno permesso di incontrare persone vere e scoprire il lato più affascinante e irrinunciabile della politica. 


Noi siamo e siamo stati "Un'altra Città è possibile" - ACP nei nostri cuori, in quelli di chi ci ha sostenuto e anche in quelli di chi ci ha combattuto. Hanno compromesso  la nostra città   ma non la nostra gioia di vivere in questo posto, non la nostra speranza, non la nostra caparbia ostinazione nel credere in una capacità migliore di amministrare la cosa pubblica. 

Si preannuncia una campagna elettorale brutta, auguriamo a tutti di non dimenticarsi della sacra bellezza del posto che si candidano a governare. Mai, mai più.

(Il link che segue apre una presentazione in power point, disponibile anche in pennetta USB. Le frasi  che riportiamo sono CITAZIONI TESTUALI della delibera di inizio mandato di Bacheca. Le foto le abbiamo scattate nell'ultimo mese e sono commentate da brevi didascalie) 

Programma di inizio mandato e resoconto finale (pdf 20 mb)

(Segue il link per aprire la delibera di consiglio comunale e leggerla per intero. In fondo, si possono anche leggere gli interventi di sindaco e consiglieri e il vivace dibattito che ne seguì. Interventi di Bacheca,  Bianchi, Rocchi, Marcozzi, Fratturato,  vicesindaco Pisacane, assessore Marongiu)

 http://www.santamarinella.rm.gov.it/up/I255/documenti/54db695fd1d0f.pdf

martedì 12 dicembre 2017

Perché abbiamo firmato le dimissioni che hanno portato alla caduta di Bacheca




Lo abbiamo fatto per Santa Marinella. Il consigliere Stefano Massera ha firmato le dimissioni che hanno posto fine all'amministrazione Bacheca per fermare lo scempio.

Non è certo una nuova compagine politica quella che si è trovata a firmare e protocollare la sfiducia di ieri. Non abbiamo nulla in comune con i due della maggioranza che hanno firmato. E francamente ci interessano poco le ipotesi sui presunti e indicibili accordi che sarebbero origine di questo passaggio. Ci interessa la città  e abbiamo firmato per interrompere un'amministrazione che ha messo in ginocchio Santa Marinella.

In una insana continuità  con la precedente esperienza, il Bacheca 2.0 ha continuato con la politica allegra di spese e progetti insostenibili, forte con i piccoli, ai quali dispensava favori, e debole con i forti dai quali non esigeva il rispetto di contratti e convenzioni.
Una miniera d'oro di turismo e occasioni di sviluppo sostenibile è stata ridotta da questo insano binomio in una città  sempre più sporca e affamata, testimone di una ignavia che non conosceva precedenti.
Abbiamo firmato perché diversamente ci sarebbero stati altri sei mesi per ulteriori potenziali danni alla collettività. L'amministrazione che in ogni caso si sarebbe infranta sulla verifica di bilancio del 31 dicembre,  non meritava un giorno in più.

E' caduto Bacheca e dovremmo festeggiare, ma è una giornata amara fatta di speranze disilluse e aspettative tradite.

Ora che la città  abbia un moto di orgoglio: gli elementi sono tutti sul tavolo. O tutto ciò che è diverso da quanto abbiamo visto, sarà  capace di parlare il linguaggio di un programma comune, oppure saremo destinati a un'insopportabile terza puntata di questa tragedia. 

Lista civica  ACP

domenica 22 ottobre 2017

Campo sportivo: una delibera offensiva


Dopo aver distrutto l’impiantistica sportiva a Santa Marinella, la giunta Bacheca  ha dichiarato in una recente delibera di “voler incentivare la promozione e partecipazione allo sport, in particolar modo da parte dei giovani e delle fasce deboli della popolazione”.
Plaudiamo alla straordinaria  novità, che  la giunta non è riuscita a concepire prima di ora.  Un esempio su tutti: la gestione  degli ultimi 10 mesi ha visto prima  il rifacimento del manto erboso del campo sportivo di via delle Colonie e poi il suo completo disfacimento per inerzia.

La recente decisione assunta dall’Amministrazione (con la delibera 131) di affidare a bando la manutenzione ordinaria e straordinaria del campo sportivo con pista, nella condizione attuale, e delle strutture ad esso annesse (2 campi di  appoggio e spogliatoi) appare del tutto inopportuna e offensiva per la cittadinanza.
Con questa scelta, la gestione scriteriata dell’impiantistica verrà nuovamente scaricata sulle tasche dei cittadini, che nell’ordine hanno già pagato per 2 progettisti, per i danni provocati da 2 gare di motocross, per il rifacimento del manto erboso

La naturale conseguenza di questa lungimirante gestione non può che essere ora la svendita di un impianto, ormai svalutato. Il canone annuale sarà di soli 12 mila euro e gli investimenti ingenti che la società di gestione si sobbarcherà saranno interamente scaricati sugli utenti dell'impianto, ossia sulla collettività. Ci chiediamo perché questa scelta non sia stata poi assunta quantomeno un anno fa, cioè prima che si spendessero oltre 100 mila euro di manutenzione, resa poi inutile dall’incuria.

Visto che la delibera consente nel frattempo l’utilizzo della struttura da parte delle associazioni sportive “qualora venga da queste manifestato interesse”, chiediamo all’Amministrazione di fermarsi qui, assicurare una minima gestione ordinaria dell’impianto e rimandare alla futura Amministrazione ogni scelta di indirizzo sulla gestione dell’impianto. A meno che non la si voglia lasciare in gestione agli attuali frequentatori: cani di varie taglie e  loro padroni.

Lista Civica ACP


Questo il link per leggere la delibera

http://asp.urbi.it/urbi/progs/urp/ur1ME001.sto?StwEvent=102&DB_NAME=n1200865&IdMePubblica=9434&Archivio=
 

martedì 12 settembre 2017

...e finalmente apriranno le buste





La data è epocale. Per mercoledì 13 settembre l’€™amministrazione comunale ha convocato la prima seduta della commissione incaricata per la gara d’€™appalto sulla raccolta differenziata e l’™igiene urbana. Il contratto con la Gesam è infatti scaduto il 28 febbraio del 2016, e l’amministrazione l’ha prorogato ben 4 volte.
Quella del 13 settembre sarà  la fatidica seduta di “apertura delle buste” delle ditte concorrenti, buste che giacciono negli armadi del comune dallo scorso aprile, addirittura. La convocazione è prevista per le ore 11 presso il seminterrato della biblioteca civica (sala Rossellini) e, come alcune delle sedute delle successive, anche questa sarà  pubblica. I cittadini potranno  assistere e i membri di commissione dovranno operare sotto occhi e orecchi di chi vorrà  e potrà  partecipare.

ACP invita a farlo e siamo certi che anche sindaco, assessori, consiglieri non vedano l’ora. Parliamo di un servizio essenziale per la nostra città, non solo in termini di decoro a cui abbiamo diritto noi residenti, ma anche come vera e propria risorsa turistica. Una città  pulita è infatti immediatamente riconosciuta da chi ci viene a soggiornare, e viceversa. Purtroppo negli ultimi anni spesso si è visto troppo spesso il viceversa, e cioè una città  con strade o marciapiedi  non puliti, erbacce, campane usate regolarmente da molti come cassonetti per l’indifferenziata, discariche abusive. Oltre a questo, il nuovo appalto è il consistente della storia del nostro comune e ammonta a 28 milioni di euro, in 7 anni. Una torta bella grossa da monitorare con attenzione.

Dopo questa prima seduta di verifica dei requisiti delle ditte concorrenti, ne seguiranno altre di analisi della proposta economica fino ad arrivare all’aggiudicazione, la firma del contratto e l’inizio del nuovo porta a porta. Solo allora entrerà  in vigore il nuovo Regolamento approvato all’unanimità  in Consiglio comunale lo scorso 6 settembre. Quale sarà  la tempistica? Difficile da stabilire, se si considera che dalla consegna del progetto avvenuta nel novembre 2015 ad oggi sono passati bene due anni.
Rispetto a questo tempo così incomprensibilmente lungo, ACP si dichiara del tutto insoddisfatta della risposta all’interrogazione presentata e discussa dal Consigliere Massera in Consiglio comunale.

Copiamo il link della delibera di Consiglio comunale, dove si trovano il testo dell’interrogazione e la risposta. Quest’ultima ci sembra molto generica sul punto 1 ed elusiva sul punto 2, in cui si chiedeva in particolare di giustificare i due mesi di ritardo dalla consegna del progetto per il nuovo bando e la sua approvazione in giunta. Sono stati due mesi di stallo importanti, perché si sapeva che nel frattempo era in via di approvazione da parte del governo il nuovo codice degli appalti che ha in parte rallentato le procedure. Ma solo in parte, il resto a nostro parere sono ritardi ingiustificati. Come si capisce dall’interrogazione, che riporta come spesso accade una deformazione della verità: se “tutti gli elaborati del progetto” siano stati sottoposti all’attenzione della giunta nel novembre del 2015 non è dato sapere, il sindaco non lo ha dimostrato. Certo è che la giunta ha aspettato due mesi per approvarlo. E che poi sono seguite ben quattro proroghe.

martedì 29 agosto 2017

Proroghe Gesam, cosa è vero e cosa non lo è





Le motivazioni lette personalmente da Bacheca sulle proroghe alla Gesam non convincono per niente, come già dichiarato in Consiglio comunale dal consigliere Massera . Anzi, fra quello che sta scritto nella delibera che ha approvato il nuovo bando per l'igiene urbana  e quello che il sindaco ha detto in Consiglio comunale ieri  c'è una contraddizione così grossa da svelare definitivamente la scorrettezza dell'amministrazione Bacheca. Nonché la responsabilità dei consiglieri che lo tengono in piedi. E' un tecnicismo, e i nostri amministratori sperano che i cittadini non lo capiscano.

 La prima proroga alla Gesam e, di conseguenza tutte le altre, cominciano quando l'Amministrazione vota in ritardo il testo del nuovo bando, esattamente un mese prima della scadenza del contratto Gesam. A quel punto sarebbe stato matematicamente impossibile concludere tutte le procedure per assegnare il nuovo contratto. Proprio in quelle settimane è poi cambiata la legge nazionale sugli appalti, che secondo Bacheca avrebbe generato i successivi  ritardi "burocratici".

 Poiché questi ritardi  non ci sarebbero stati se la giunta avesse approvato per tempo il capitolato del nuovo bando,  perché lo ha fatto solo a gennaio 2016? Il progetto definitivo elaborato da una ditta specializzata e concordato con l'amministrazione era pronto ed è stato protocollato  a novembre 2015, annunciato come un bando molto migliorativo rispetto al servizio. Perché allora oltre due mesi di ritardo? La delibera che ha approvato il bando e l'ordinanza delal prima proroga firmata dal sindaco lo giustificano con le identiche parole: dopo la sua consegna il 16  novembre 2015  il suddetto progetto è stato ulteriormente esaminato dall’Amministrazione comunale in più riunioni consultive dalle quali sono emerse ulteriori proposte di modifica […] a seguito delle ulteriori modifiche e correzioni, i professionisti incaricati hanno trasmesso gli elaborati modificati in sostituzione e integrazione del progetto originalmente trasmesso”. Poiché alla minoranza tali riunioni consultive non sono state notificate, le “sostituzioni e integrazioni” non sono state comunicate né formalizzate, non sono stati pubblicati, né si conoscono atti  relativi a queste “modifiche e sostituzioni” che  avrebbero determinato due mesi di stallo nella pubblicazione del nuovo bando, Massera ne ha chiesto conto in Consiglio. Ebbene la lunga risposta all'interrogazione letta dal sindaco ha omesso completamente queste risposte, fino alla frase finale, che sconfessa completamente delibera e ordinanza: rispetto al progetto protocollato a novembre, il bando non ha apportato modifiche. Ah, no?

I castelli di bugie crollano prima o poi, e questo è venuto giù in un pomeriggio di agosto davanti ad un pubblico di pochi cittadini accaldati e una maggioranza di consiglieri e assessori che da anni accettano il racconto di favole per giustificare ritardi e inadempienze che ricadono tutte sui cittadini.

Torniamo a ripetere che è stata la stessa maggioranza a sottolineare quali saranno le novità del nuovo bando:  migliorerà il servizio porta  a porta, ridurrà ancora i rifiuti indifferenziati, eliminerà le campane stradali, permetterà una pulizia più capillare sulle strade e soprattutto capillari controlli su cittadini e ditta. Sono queste le promesse che ci hanno fatto e allora perché non si sbrigano? Nella sua risposta il sindaco ha riportato le solite scuse: la maggioranza non ha colpa, la colpa è degli uffici. C'è il piccolo particolare che in un comune gli uffici dipendono dalla maggioranza che governa. Le scuse di Bacheca sono ormai insopportabili.