“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

domenica 16 ottobre 2011

Quando cambia il vento...

...la vita si evolve, succedono fatti e cambia la storia.


Un bellissimo spettacolo è stato quello proposto all'Associazione Le Voci nell'ambito della settima giornata del contemporaneo promossa da A.M.A.C.I. (Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani), a cura della scultrice Francesca Musella e della stessa associazione.
Le lettrici (Carmen Minieri, Adele Cavattoni, Maria Bianco, Raffaella D'Ovidio, Maria Assunta Coppola, Stefania Massera, Simonetta Gazzella, Francesca Musella, Anna Vittoria Albani) hanno letto una serie di brani che ripercorrevano in modo ora critico, ora poetico, i centocinquant'anni di vita della Repubblica, intervallati da brani musicali dalla forte valenza storica, sociale, politica. Sullo sfondo, il bellissimo mare di Santa Marinella.

L'Associazione Culturale "Le Voci" è aperta a tutti, uomini e donne interessati alla "lettura espressiva" e alla cultura in generale. Per contatti: ass.cult.levoci@virgilio.it. In corso la terza edizione del Laboratorio di Lettura Espressiva, finanziato dal Comune di Santa Marinella, promosso dall'associazione e diretto dall'insegnante Tamara Bartolini, attrice. Il laboratorio è iniziato il 12 ottobre e si articola in lezioni settimanali di due ore ciascuna, tutti i mercoledì in biblioteca.







lunedì 10 ottobre 2011

Acqua pubblica a Napoli

LA GIUNTA DI NAPOLI SI RIPRENDE L'ACQUA E CANCELLA LA SPA.

99 giorni sono serviti all'assessore al bilancio della giunta De Magistris, Alberto Lucarelli, per trasformare l'Arin, la spa che ha gestito fino ad ora il servizio idrico, in ABC, Acqua Bene Comune, azienda speciale improntata a criteri di ecologia, economicità, trasparenza e partecipzione.

Le tariffe volano e gli investimenti precipitano ovunque in misura direttamente proporzionale alla presenza dei privati. Tutti gli utili dell'ABC saranno invece reinvestiti nella realizzazione di opere ed infrastrutture. Inoltre le bollette saranno rimodulate secondo il principio redistributivo, tenendo conto dei costi sociali ed ambientali.

Dare seguito al risultato referendario è possibile.

Il Comitato Nazionale in difesa dell'acqua pubblica ha salutato questo risultato come il primo rilevante successo dell'esito referendario, che quasi ovunque rimane lettera morta. Il ministro Sacconi ha parlato addirittura, senza pudore, della necessità di annullarne l'esito.
Cliccando su questo link potete leggere il comunicato stampa del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e i documenti con le possibili modifiche allo Statuto Comunale e lo statuto dell'Azienda Beni Comuni, adottate dal Comune di Napoli.

Tutti i comuni, o consorzi di comuni, dovrebbero cercare di riappropriarsi della gestione dell'acqua e ripubblicizzarla.
I cittadini l'hanno chiesto a gran voce. Quale democrazia potrebbe ignorarlo?

domenica 9 ottobre 2011

Scuole: lavori (non) in corso

A seguito delle recenti deliberazioni dell’Amministrazione Bacheca, i sottoscritti consiglieri di minoranza esprimono alcune preoccupazioni sulla situazione delle scuole pubbliche, a cominciare dai lavori ancora da eseguire. A questo proposito, la risposta fornita dall’assessore Marongiu a tarda notte nel Consiglio del 30 settembre, non solo non ha chiarito, ma ha confuso ancora di più le acque.
Nonostante abbia votato due delibere in cui a chiare lettere si bloccano tutti i lavori in essere e quelli in progettazione, ad un nostro preciso quesito sulla necessità di ripararei ben 7 bagni alla scuola Carducci e l’esigenza di collaudo di tutte le caldaie termiche delle scuole di Santa Marinella, l’assessore ha imbastito un confuso discorso sostenendo che i lavori si sarebbero fatti comunque “in ordinario”. Ma le delibere del 30 settembre hanno sì o no bloccato tutti i lavori per il buco di bilancio di oltre 3milioni e mezzo di euro? Lo sa oppure no l’assessore che tali delibere che lui stesso ha votato, non fanno nessuna differenza fra lavori ordinari e straordinari, li bloccano tutti e basta?
E’ necessario quindi che l’assessore Marongiu ritorni sull’argomento e chiarisca sulla stampa e a tutta la città. Innanzi tutto vogliamo sapere se, quando, e con quali soldi verranno riparati i bagni, la maggior parte dei quali sono femminili, con evidenti disagi delle ragazze.
In secondo luogo vogliamo sapere dove e come verranno trovati i circa 50mila euro necessari al collaudo di tutte le caldaie delle scuole. A questo proposito da giorni sappiamo di una nota sul problema scritta dall’arch. Zangara responsabile del servizio. O forse il Comune si appresta a scaricare la responsabilità sui dirigenti scolastici? Se entro poche settimane, al momento in cui sarà possibile per legge accendere le caldaie, queste non avranno ancora ricevuto il collaudo, vorremo davvero sapere cosa pensa di fare Marongiu. Magari lasciare al freddo ragazzi e bambini.
Le problematiche relative alla nostre scuole non finiscono qui, ma riteniamo che sarebbe per ora utile se Marongiu chiarisse le questioni poste,a cui aggiungiamo l’ultima: se è vero oppure falso che nella riunione di giunta di Venerdì scorso si è decisa la rimozione della responsabile dell’ufficio istruzione. Sarebbe il secondo funzionario in pochi mesi nominato per dirigere le problematiche scolastiche, e dopo poco collocato altrove. La domanda sorge spontanea: si può sapere sì o no, assessore Marongiu, come mai non date pace all’ufficio istruzione?

I consiglieri di minoranza

domenica 2 ottobre 2011

Svendite fallimentari

L'ennesima pagina nera dell'amministrazione Bacheca è stata scritta venerdì notte in un Consiglio Comunale che è andato oltre ogni nostra immaginazione.


La maggioranza è arrivata all'ultimo giorno previsto per la ricognizione dello stato del proprio bilancio, visto  il termine fissato per il 30 settembre, oltre il quale si sarebbe rischiato lo scioglimento del Consiglio.
Senza avere preso nessun provvedimento nei mesi scorsi, quando era già  in realtà  tutto chiaro, la Maggioranza si è svegliata tra il giorni del 29 e 30 settembre preparando all'ultimo secondo delle delibere che hanno inferto il colpo definitivo alla città  di Santa Marinella: aumento di tasse e tariffe nei prossimi due anni, blocco di tutti i lavori pubblici, vendita di beni comunali quali la sede di via della Libertà  e il giardino della sede di via Rucellai, con tanto di campetto di basket.

La minoranza rigetta con forza l'unica motivazione che la maggioranza  ha saputo portare, nelle parole dell'Assessore Venanzo Bianchi e del capogruppo Maggi, mentre ha come al solito brillato l'atteggiamento quasi indifferente del Sindaco, in un momento così grave per la città . Maggi e Bianchi, protagonisti da decenni della politica di Santa Marinella, hanno elencato una serie di fatti che non corrispondono alla realtà, né la descrivono completamente. A loro dire tutta la responsabilità  della mancanza di ben 3milioni e mezzo di euro nel bilancio comunale, sarebbe da imputarsi ad una lettera arrivata il 15 settembre in cui la Regione avverte del mancato trasferimento di fondi. Stessa favola ha raccontato il sindaco Bacheca al momento di tagliare i nastri al centro polivalente di Santa Severa, fuori dal dibattito consiliare nel quale sarebbe stato sbugiardato come i suoi colleghi. Ritenere che i cittadini di Santa Marinella e i consiglieri della minoranza possano credere che un disastro finanziario provenga da una lettera è del  tutto offensivo.
La lettera (che verificheremo presto) non ha fatto che aggravare una situazione che era già  grave, per le precise responsabilità dell'assessore al bilancio Bianchi e della giunta tutta. Il bilancio di previsione del 2011 era già  debole e a rischio in partenza, come era già  scritto a chiare lettere nei documenti allegati al bilancio stesso. La minoranza li aveva sottolineati a giugno, li ha letti venerdì sera, dimostrando la grave omissione della realtà  tentata da Bianchi e Maggi.

Non solo. Già  da una mese una relazione riservata del segretario, metteva in guardia sulla situazione disastrosa dei conti comunali. Erano gli stessi giorni in cui Venanzio Bianchi  prendeva in giro la città  dicendo che tutto era a posto, e gli stessi giorni in cui il sindaco Bacheca sosteneva che a breve sarebbe partito il cantiere per il raddoppio di via delle colonie e che, visto il ritardo della Regione, avrebbe pagato con i soldi comunali i lavori del sottopasso.  Un delirio. Un delirio che ha toccato il suo apice venerdì, con i documenti consegnati alla minoranza a poche ore dal consiglio dell’ultimo giorno, con il mancato coinvolgimento della popolazione per una scelta epocale, con il distacco con la città reale, con le offese per i cittadini che assistevano stipati in Consiglio, definiti dall’assessore Bianchi “una claque”. Una claque, diciamo noi, di cittadini che partecipano, capaci di emozionarsi e coinvolgersi, gente che è cresciuta in quel campetto di basket che stiamo perdendo per l’incapacità di chi li rappresenta.

La verità  dimostrata con le carte, le cifre e  i documenti è che l'assessore al Bilancio da tre anni crea bilanci fittizi e  pericolosi, poveri di prospettive e di idee. Che l'ultimo era già  a rischio, che lui non ha monitorato prima e che all'appello mancano, non tanto i soldi della Regione (che già  a giugno si poteva presumere sarebbero mancati), ma gli introiti  previsti e messi in bilancio della Bucalossi e della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà  per la 167 di Santa Severa. Parliamo di provvedimenti (insieme alle pratiche dell'ultimo condono) tutti a carico dell'ufficio urbanistica, gestito in questo modo dall'Assessore Grimaldi. Del resto da 4 bilanci Grimaldi ignora il tesoretto di Bucalossi e condono, ed è il responsabile diretto e ostinato del mancato introito di 600mila euro, tutto preso com’è stato a fare regali ai singoli imprenditori (Porto Romano, Lottizzazione Magistrati, Piano Benigni), ignorando le problematiche di molti cittadini, come quelli di Quartaccia.

Visto che la situazione era chiara in sede di Bilancio di previsione, era lì che dovevano essere presi provvedimenti, più meditati, più accorti, al fine di evitare il disastro.
In più si aggiunga che la delibera sugli equilibri di bilancio, appare del tutto lacunosa: dicono che recupereranno  i 3milioni  e mezzo anche attraverso la vendita dei beni immobili, ma in delibera non sono riportati né cifre, né perizie, nulla. Solo l'aggiunta che se i soldi non dovessero bastare, si procederà  alla vendita di altri beni. E tutto questo entro pochi mesi? La nostra tesi è che questa delibera non mette al riparo dallo scioglimento del Consiglio (previsto dagli art. 193 e 141 del Testo unico), ma lo sancisce. La cosa quindi non crediamo propria finisca così.

Alle motivazioni stringenti della minoranza, alla stessa relazione negativa dei revisori dei conti, la maggioranza ha risposto con il silenzio dei tanti  e le colpevoli  omissioni di Bianchi e Maggi.
Poi la maggioranza ha votato compatta. Al momento di andarsene i loro visi erano tutti contenti e soddisfatti: stavano rischiando lo scioglimento del consiglio, ed invece credono che così la poltrona sia assicurata. Che Santa Marinella veda cancellata parte della sua storia, perdendo due beni immobili così importanti, in realtà ai colleghi di maggioranza evidentemente importa poco. Altrimenti ci avrebbero pensato per tempo, ci avrebbero pensato a giugno.

Riguardo poi ai toni trionfalistici con cui è stato inaugurato il centro polivalente di Santa Severa, la considerazione viene facile: forse Bacheca era contento perché così avrà qualcos’altro da vendere, quando, grazie alla sua giunta, non avremo neppure più gli occhi per piangere, come dicono i santamarinellesi.

I consiglieri di Minoranza. Mucciola, Bianchi, Benci, Fronti, Trebiani, Rocchi, Massera, Pepe.