“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

venerdì 30 maggio 2014

Quel titolo è sbagliato (2). Come pure l'ampliamento



Da due giorni il quotidiano La Provincia- Cinvonline ci attribuisce una posizione sull’ampliamento del Porticciolo che non corrisponde né a quella della lista, né a quella della Consigliera Rocchi. Il titolo dell'articolo del 29 maggio sulla Provincia è sbagliato e decisamente fuorviante, perché a leggerlo, si evince un'adesione convinta di ACP all'ampliamento del porto. In realtà è il contrario. Se anche la recente sentenza del Consiglio di Stato impone al Comune di rilasciare i permessi alla Porto Romano, noi crediamo che la partita non sia chiusa e che la possibilità di tornare in Consiglio comunale per la variante urbanistica permetta al Comune di riappropriarsi del suo potere decisionale, da spendere con determinazione nei confronti della Porto Romano, la cui attività principale sembra da tempo la seguente: trascinare continuamente in tribunale il Comune di Santa Marinella e quindi l’intera comunità di cui gestisce il porto.
Quello che ACP chiede con forza in questa fase non è il rilascio dei permessi, ma un’estrema attenzione alla variante urbanistica e tutti i passaggi connessi. Chiediamo che sia fatta chiarezza, che la questione sia portata all'attenzione della città, prima di un possibile commissariamento, che sia riunita la commissione consiliare e che se ne parli per tempo. Ci aspettiamo che con la variante urbanistica il Comune possa riaffermare e imporre le esigenze della città, in una vicenda nata tutta storta, e per un ampliamento che così com’è sembra una patata, appiccicata sul corpo di una città che ancora non sa cosa vuole essere.
Rispetto a queste richieste, ci sembra chiara la risposta del sindaco rilasciata ai giornali: l’unico contenuto che è stato in grado di porre all’attenzione dell’opinione pubblica, è stato bacchettarci perché abbiamo sbagliato un numero: la data entro la quale il Consiglio dovrà deliberare la variante non è il 30 giugno, ma il 14 luglio. Grazie per la preziosa informazione. Per il resto, ci sembra chiaro come il sindaco non abbia nessuna intenzione di discutere in modo preliminare con la minoranza quello che sta succedendo e le decisioni che la maggioranza vuole assumere. Nessuna commissione in vista.
Per affermare poi con chiarezza la nostra posizione in generale sull’ampliamento del porto, diciamo che ACP è dalla parte di chi pensa che Santa Marinella non abbia bisogno di una grande porticciolo in pieno centro, di una nuova colata di cemento, di un’opera che comincia e magari non finisce, senza una visione generale né della economia della città, né dell’assetto della costa. Santa Marinella potrebbe invece accogliere qualche altro piccolo approdo compatibile con l'ecologia della nostra costa, ma in una visione generale e programmata. Noi di ACP siamo convinti che Santa Marinella non abbia bisogno di tombare e chiudere la foce dell’ennesimo fosso, non abbia bisogno di fagocitare con il cemento l'unica spiaggia libera della zona centrale, né di perdere l'ennesimo sito per il surf, tutte cose che si verificheranno con la costruzione dell'ampliamento da parte della Porto Romano. Di tutto ciò Santa Marinella non ha bisogno. Anzi, con la costruzione dell'ampliamento, si pone il serio problema della viabilità e questo l'ha persino riconosciuto un tribunale.
Per non parlare dell'offensivo escamotage con cui è stato possibile a suo tempo sottrarre la competenza del porto alla regione Lazio, per trasferirla allo Stato, cioè stabilire per decreto che il nostro porto è d'interesse militare! L'ampliamento è stato autorizzato anche in virtù di questa decisione che noi giudichiamo assurda.
Insomma la vicenda è brutta, l'ampliamento così com’è secondo noi sbagliato, ma ora l'Amministrazione deve dare delle risposte, deve evitare il commissariamento, far capire le sue intenzioni rispetto alla variante urbanistica permettendo così alla minoranza o alla città di partecipare suggerendo soluzioni, e questo non all'ultimo minuto dell'ultimo giorno. Perciò abbiamo sollevato il problema e chiesto una convocazione della commissione. Invano, evidentemente.

Paolo Montaldo coordinatore ACP

Paola Rocchi, consigliere ACP

domenica 25 maggio 2014

Sul porto tutto tace, ed il commissariamento si avvicina



Come è stato ampiamente riportato dalla stampa lo scorso gennaio,  una sentenza del Consiglio di Stato su un pronunciamento del TAR del 2012, ha imposto al Comune di Santa Marinella di concludere l'iter procedurale per l'ampliamento e la gestione del porticciolo turistico, a favore della società concessionaria, la Porto Romano.
 Per certi versi è stata una vittoria, soprattutto se si considera la sequela di sentenze contrarie e di cause tutte perse da parte del Comune nei confronti della Porto Romano stessa. Il Consiglio di Stato ha infatti riconfermato che il Comune deve procedere nella concessione dei permessi per l'ampliamento del porto, ma ha anche riconosciuto che questi sono strettamente subordinati all'adozione di una variante urbanistica legata alla viabilità di uscita ed entrata al porto stesso. L'Amministrazione deve insomma tornare in Consiglio comunale per approvare la variante. Il Consiglio di Stato ha inoltre riconosciuto una certa complessità alla procedura e quindi allungato notevolmente  i tempi per realizzare ciò, stabilendoli in 180 giorni (più o meno 6 mesi) dalla data di notifica della sentenza. Considerando che la sentenza, depositata il 23 dicembre 2013, è arrivata al protocollo del Comune il 30 dicembre, è chiaro che ci siamo.
L'Amministrazione  ha insomma poco più di un mese per portare in  Consiglio comunale la proposta di variante, ma per ora tutto tace. Una delle commissioni consiliari che si occupa proprio di urbanistica e portualità (la cui presidenza  è della maggioranza)   non è stata mai convocata per discutere della questione. Non se ne parla in giro, non trapelano indiscrezioni. A questo punto, due sono le cose.
Forse l'Amministrazione sta alacremente lavorando con gli uffici e il delegato al demanio Gasparri, ma noi dell'opposizione, così come i cittadini, lo sapremo solo 3 giorni prima del Consiglio comunale, quando ci si chiederà di studiare il tutto in 72 ore, presumibilmente per discuterlo la sera stessa in cui scadono i 180 giorni. Un film già visto. (Anzi se n'è visto uno anche peggiore: la convenzione del 2009  - che prima la Porto Romano ha firmato e poi rifiutato...- è stata portata in Consiglio da Bacheca sotto Natale,  senza documenti che si potessero visionare fino alla mattina stessa del Consiglio, il 28 dicembre).
 Oppure l'Amministrazione se la sta prendendo comoda per inerzia, ma il risultato sarà lo stesso.
Ci sarebbe anche una terza ipotesi, e cioé che se la stia prendendo comoda per calcolo, ma non ci possiamo credere, visto che il risultato sarebbe la nomina di un commissario, incaricato di compiere gli atti che un'intera amministrazione non è stata in grado di compiere in 6 mesi, e questo ci sembrerebbe davvero troppo.
In ogni caso, per smuovere questo silenzio, i consiglieri Rocchi e  Bianchi  hanno firmato una richiesta formale affinché il presidente della commissione consiliare Urbanistica e portualità convochi una seduta urgente e ci faccia capire cosa sta sucecdendo. Lo faccia capire all'opposizione, ma soprattutto alla città.

Ecco il testo della richiesta




                                        AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE
                                                  N° 2 URBANISTICA E PORTUALITA’

                                                  AL SINDACO DEL COMUNE DI
                                                 SANTA MARINELLA

                                                AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE


OGGETTO:  ISTANZA URGENTE SULL’ITER PROCEDURALE  PER IL  PORTICCIOLO DI SANTA MARINELLA  IMPOSTO DALLA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO DEL 23/12/2014

PREMESSO
che, come è noto, l’ultima sentenza del Consiglio di Stato sulla controversia legale tra Comune di Santa Marinella e la Porto Romano, società concessionaria del Porticciolo, ha imposto 180 giorni a partire dalla data di notifica della sentenza affinché il Comune di Santa Marinella completi l’iter procedurale intorno alla gestione del Porticciolo;
 - che dei 180 giorni ne sono trascorsi già circa 150, senza che né la Giunta né la Maggioranza abbiano manifestato come intendono operare, in una situazione che impone oculatezza, scelte opportune e condivisione  con la cittadinanza;
 - che non sono stati programmati incontri né con la popolazione, né con la minoranza, ad esempio convocando la commissione n° 2, che si occupa di urbanistica e portualità

I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI RICHIEDONO  CONVOCAZIONE URGENTE DELLA COMMISSIONE URBANISTICA E PORTUALITA’ AFFINCHE’ SIANO IN PARTICOLARE CHIARITI I SEGUENTI ASPETTI

1)       il perché del silenzio fino ad ora manifestato intorno alla questione;
2)    in che modo l’Amministrazione ha operato successivamente alla sentenza del Consiglio di Stato;
3)    qual è l’orientamento rispetto alle decisioni da prendere.


Santa Marinella, 23 maggio 2014                                           I CONSIGLIERI 

                                                                                        Paola Rocchi

                                                                                       Andrea Bianchi

venerdì 23 maggio 2014

Quel museo che non c'è più (almeno per ora)





    "Il museo del mare e della navigazione antica" presso il castello di Santa Severa è chiuso dalla fine di marzo. L'amministrazione comunale ha infatti, in quei giorni, reciso il contratto che affidava il servizio fino al 31 dicembre 2014 alla cooperativa Fuori C'entro, vincitrice di un bando per 3 anni. Ci aspettavamo una ripresa regolare del servizio in qualche modo, ma ciò non è avvenuto. Il museo si può visitare solo nei giorni lavorativi, se è presente in loco il direttore del museo e se ci sono volontari per la vigilanza. Non c'è nessuno a staccare biglietti, o a rispondere ad un numero di telefono che non è più attivo. Di prospettive future non si sa niente, a parte una delibera che permette il ricorso ad una società interinale, senza indicare gli eventuali requisiti di assunzione, o le modalità di gestione.

Ci sembra davvero un grave arretramento, per un sindaco che solo qualche settimana fa ha chiesto alla Regione Lazio di avere in gestione  la Rocca del castello.
 Per farci cosa? Per ridurla come attualmente è ridotto il museo? Allora ci siamo messi a raccogliere documenti e informazioni, ma  iI quadro che ne è emerso pone molti quesiti e fa pensare al solito episodio di mala amministrazione, purtroppo.

 Una cosa in particolare ci sembra incomprensibile: nei giorni della risoluzione del contratto, il Comune ha ricevuto 3 proposte di  subentro fino a dicembre. Una in particolare proviene da una cooperativa specializzata in servizi museali e archeologici. Non conosciamo  la cooperativa, ma abbiamo letto il suo curriculum,ed è davvero importante. 

Fino a nuovo bando, previsto per dicembre, la cooperativa sosterrebbe il servizio con i biglietti del museo, senza chiedere risorse per pagare gli stipendi degli operatori e altre spese, riattiverebbe il sito web e i laboratori per le scuole. Si è impegnata ad assumere persone qualificate, con esperienza, possibilimente del territorio. 
A questo si aggiunga che, a quanto sappiamo, non sarebbe possibile interpellare le altre società che hanno partecipato la bando del 2011, perché una non aveva i requisiti e l'altra ha rinuniciato. Inoltre la legge permette chiamate dirette a società che forniscono servizi entro i 40mila euro, e questo sarebbe il caso.
Ebbene, l'Amministrazione ha scelto un'altra strada: rivolgersi ad una società interinale per l'assunzione temporanea di 5 persone per 3 mesi con un costo di circa 22mila euro. 
La cosa pone diversi interrogativi, che abbiamo sviluppato in un'interrogazione.
Qui di seguito il testo                           
 ................................................................................
  Al signor Presidente del Consiglio Comunale di Santa Marinella
                                   Al signor Sindaco

OGGETTO: Museo del Mare e della Navigazione antica: stato attuale e futuro del servizio dopo la risoluzione del contratto con la cooperativa “Fuori C’Entro”



Premesso che il Museo del Mare e della Navigazione antica ha aderito, secondo D.d.G.  125/2013 al sistema di qualità “Proust” (Sistema regionale dei musei archeologici);

Premesso che con determinazione  del Responsabile dell’ufficio cultura n.31/30 del 10/02/2014  l’Amministrazione procedeva alla risoluzione del contratto con la Cooperativa “Fuori C’Entro”, vincitrice del bando per la gestione dei servizi museali e didattici presso il museo civico;

Considerato che tale risoluzione diveniva operativa  a partire dal 29 marzo 2014 e che da quella data i servizi del Museo del Mare e della Navigazione antica hanno subito un drastico ridimensionamento, e in alcuni casi un’interruzione totale.  Attualmente si è interrotto il servizio di biglietteria; la visita è possibile solo durante l’orario di servizio del Direttore del Museo, alla presenza di volontari, in modo gratuito. Con questa modalità, sono andati persi tutti gli introiti che il Museo avrebbe assicurato durante il periodo di apertura dal 25 aprile al 4 maggio, in cui il castello ha accolto oltre 8mila visitatori; è stato inoltre smantellato il museo multimediale, oscurato il sito gestito dalla Cooperativa e staccato il numero telefonico; sono state annullate le prenotazioni da parte delle scuole per i mesi di aprile e maggio

Atteso che nei giorni della risoluzione del contratto sono giunte a questa Amministrazione tre proposte di subentro fino al 31 dicembre 2014, termine del contratto con la Fuori C’entro.  A quanto sappiamo, nessuno degli altri concorrenti al bando per la gestione del museo avrebbe potuto o ha manifestato l’ intenzione di subentrare alla Fuori C’Entro.

Atteso che,  a quanto abbiamo potuto  verificare, una delle proposte è stata avanzata dalla cooperativa ARX – Archeologia – Museografia – Didattica, che ha contestualmente presentato un curriculum notevole di 38 pagine. La Cooperativa ARX ha dichiarato di operare dal ’91 nel campo dei beni culturali, lavorando in particolare in Etruria e avendo  al suo attivo gestioni di musei, scavi e rilevamenti archeologici, allestimenti  museali ed espositivi, produzioni di calchi, materiale video e multimediale, ricerche subacquee, pubblicazioni, schedature e documentazione, restauri;

Atteso che nel formulare la sua proposta la cooperativa non ha chiesto costi o condizioni aggiuntive rispetto a quelli previsti con la Fuori C’entro; si farebbe quindi carico delle spese telefoniche, di computer,  di gestione in genere e di tutti i servizi museali, riscuotendo le entrate della biglietteria. Relativamente alle assunzioni si è impegnata ad assumere “un numero di collaboratori adeguato al servizio”, in possesso di adeguati titoli, con esperienza nel campo della gestione e preferibilmente residenti e/o operanti nel Comune di Sant Marinella e nei comuni limitrofi”.

Atteso che con D.d.G. si dava incarico ai responsabili del servizio cultura e di quello Organizzazione e controllo del personale di compiere gli atti necessari a garantire la continuità del servizio  museale, e di fornire atto d’indirizzo per reperire risorse umane esterne, come  supporto di personale al servizio Cultura, per la durata presumibilmente  di 3 mesi;

Atteso che  successiva  D.d.G. n. 60/2014  stabiliva il reperimento di 5 unità di personale esterno “mediante ricorso alla tipologia contrattuale   della somministrazione  di lavoro”, con “Società  di fornitura lavoro” per tre mesi e per un  costo di 22mila euro. La delibera cita la necessità di “adeguati livelli di gestione dei servizi”, nonché “le professionalità necessarie a garantire costanti livelli di qualità dei servizi erogati”



Atteso infine che  con D.d. C. 60/13 si è approvato il “Nuovo regolamento per l’acquisizione in economia di beni e servizi”, che prevede amministrazione diretta, cottimo fiduciario e affidamento diretto di un servizio (in questo ultimo caso sotto i 40mila euro)



i SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI, in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e dallo Statuto del Comune di Santa Marinella  

INTERROGANO PER SAPERE



1)    In considerazione della qualità del curriculum presentato, della disponibilità ad assumere  personale del luogo, qualificato e con esperienza, perché questa Amministrazione non ha accettato la proposta della ARX, decisione che avrebbe risparmiato all’Ente l’esborso di 22mila euro per soli tre mesi, quando la proposta dell’ARX si riferiva ad un periodo molto più lungo (fine dicembre) e non prevedeva oneri aggiuntivi per il Comune, se non quelli già previsti con la cooperativa Fuori C’Entro;

2)    In che modo si giustificherebbe la spesa di 22mila euro in tre mesi;

3)    Chi gestirà e cosa accadrà al museo scaduti i tre mesi in cui il Comune ha deciso di utilizzare personale esterno attraverso una Società di fornitura lavoro;

4)    Perché la delibera non stabilisce nessun criterio di selezione, dal momento che dichiara la necessità di “adeguati livelli di gestione dei servizi”, nonché  di “professionalità necessarie a garantire costanti livelli di qualità dei servizi erogati”. Chi stabilirà il possesso delle professionalità e in base a quali richieste dell’Amministrazione.

5)    Perché non si sono utilizzate le procedure previste dal Nuovo Regolamento per l’acquisizione in economia di beni e servizi”

6)    Se i 5 lavoratori museali reperiti attraverso una società di fornitura lavoro potranno effettuare servizio di biglietteria per conto del Comune di Santa Marinella,  e secondo quale meccanismo contabile;

7)    A chi verrà affidato il compito di ripristinare sito e  numero telefonico









Si richiede dibattito in Consiglio Comunale e risposta scritta.



Cordiali saluti



Santa Marinella, 21/05/ 2014                                          I consiglieri

                                                                                       Paola Rocchi
                                                                                       Andrea Bianchi


lunedì 19 maggio 2014

Consiglio del 21 maggio: IUC = IMU + TARI + TASI, facile no?



A meno di rinvii dell'ultima ora (sarà per questo che ancora l'avviso del Consiglio non compare sul sito del Comune?) è stato convocato un nuovo Consiglio comunale per mercoledì 21 maggio alle ore 21,00 presso l'oratorio di via dei Gladioli.

Dopo la discussione su interrogazione e mozione della minoranza, stavolta si parla di tasse. 

ecco in sintesi l'o.d.g.
 1) comunicazioni del sindaco;
2) interrogazione su largo Costici
3) mozione per modificare il regolamento sui mercatini
4) approvazione Regolamento per la disciplina dell'Imposta Municipale Unica (IUC)
5) approvazione aliquote IMU
6) approvazione aliquote TASI
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Proviamo a spiegare la IUC 

L'acronimo significa Imposta Unica Comunale perché l'importo va  ai Comuni e dovrebbe compensare il fatto che lo Stato centrale ha chiuso i cordoni della borsa, o quasi.

E' in realtà una tassa composta da altre 3: IMU + TARI + TASI. Infatti anche il Regolamento che si va approvare è la somma di tre regolamenti distinti.

Di queste 3 tasse che ne fanno 1, 2 sono già note: l' IMU (che continua a chiamarsi così) e la TARI (che però prima si   chiamava TARES). L'ultima tassa è appena nata, è una novità dell'anno, all'ultimo grido: è la TASI, cioé il tributo che va a coprire le spese dei servizi - strade e illuminazione.

I tre tributi si sommano, ma non sono rivolti a tutti.La legge stabilisce quasi ogni cosa, resta ai comuni la facoltà di indicare le aliquote.

Ma a chi sono destinati i tre tributi?

 - L'IMU è PER I PROPRIETARI DI   II CASE (O PRIME  CASE MA DI LUSSO) E DI TERRENI FABBRICABILI E ALTRI FABBRICATI (ES. NEGOZI). Non la pagano i proprietari di I case, con la novità che non la pagheranno (ne potranno pagare solo una parte) anche  figli o  genitori che utilizzano una II casa  in comodato d'uso.

- LA TARI  è PER TUTTI i nuclei familiari

- LA TASI  è PER TUTTI quelli che posseggono immobili e per i loro affittuari. IN CHE MODO?
 I comuni devono stabilire:
1) che aliquota applicare alle  PRIME  case,
2) che aliquota alle SECONDE
3) in quale percentuale deve pagare un affittuario (può andare dal 10 al 30 % dell'intero importo)

Un'altra importante novità della TASI è che i bollettini non arriveranno a casa, ma bisognerà calcolarsi da soli l'importo, e da soli ricordarsi di pagare come per l'IMU. Scadenza? Dovrebbe essere dicembre, perché il  Comune non ha ancora approvato il Bilancio 2014.

Facile, no?



Consiglio del 21 maggio: l'o.d.g.

A meno di rinvii dell'ultima ora (sarà per questo che ancora l'avviso del Consiglio non compare sul sito del Comune?) è stato convocato un nuovo Consiglio comunale per mercoledì 21 maggio alle ore 21,00 presso l'oratorio di via dei Gladioli.

Dopo la discussione su interrogazione e mozione della minoranza, stavolta si parla di tasse. 

ecco in sintesi l'o.d.g.
 1) comunicazioni del sindaco;
2) interrogazione su largo Costici
3) mozione per modificare il regolamento sui mercatini
4) approvazione Regolamento per la disciplina dell'Imposta Municipale Unica (IUC)
5) approvazione aliquote IMU
6) approvazione aliquote TASI
-------------------------------------------------------------------------
Per illustrare il Consiglio, cominciamo da interrogazione e mozione.

1) l'interrogazione è semplice: chiediamo di sapere perché ancora, dopo almeno 4 anni, non sia stata messa in sicurezza la parte finale della terrazza di Largo Costici (quella nei pressi del Bambin Gesù). Un anno fa  è stata  restaurata tutta la terrazza, costruito un gazebo, ma lasciata transennata la parte finale. Bronzolino sui giornali ha parlato di "difficoltà burocratiche" - Chiediamo di sapere quali siano.

2) dei mercatini abbiamo già parlato nei post precedenti. Finalmente la proposta arriva in Consiglio. Le mozioni (al contrario delle interrogazioni, che sono solo discusse) vanno votate. Vedremo come sarà la posizione della maggioranza sulla qualità dei mercatini estivi e sulla necessità si spostarli dalla Passeggiata.

venerdì 16 maggio 2014

Una precisazione e qualche domanda



(A proposito di stagione estiva. Il nostro mare purtroppo è anche questo. Non certo per colpa del mare)

Nonostante gli altri emendamenti tesi a migliorare il Regolamento sulle migliorie stagionali non siano stati accolti, ACP è molto soddisfatta che la maggioranza abbia accolto e votato la nostra  proposta di obbligare i gestori degli stabilimenti “per la prima volta”, come ha dichiarato il delegato Gasparri, a pulire gli arenili anche d’inverno con cadenza bimestrale “così da offrire un litorale pulito e decoroso”, sempre per usare le parole del delegato.
Purtroppo non ci stupisce  che nel dichiarare la novità, Gasparri abbia dimenticato di citare chi ha fatto la proposta, attribuendosi tutto il merito.  Ciò non fa che confermare l’atteggiamento che l’attuale maggioranza ha nei confronti dell’opposizione: usarla se serve, attaccarla se svolge il suo ruolo di controllo, mettere il broncio se a sua volta attacca, e raramente riconoscerne lo sforzo di collaborazione per il bene della città. Anche il lavoro puntuale dell’opposizione sui provvedimenti della Maggioranza è visto come un intralcio fastidioso. Intanto in questi giorni lo stiamo facendo sulle rendicontazioni dei contributi erogati alla Pro Loco di Santa Marinella e Santa Severa, visto che l’amministrazione è in parte inadempiente: persino i revisori dei conti hanno bacchettato il Comune per “non aver provveduto all’aggiornamento dell’albo dei beneficiari dei contributi”
Sempre in questa ottica di collaborazione per il bene della città, vorremmo sapere cosa pensa di fare  la Maggioranza sulla nostra proposta di migliorare il regolamento sui mercatini estivi, anche per vietare finalmente questi ultimi in Passeggiata, per molte ragioni più una: la perizia dello scorso dicembre sulla nostra terrazza ha dichiarato che la stessa non risponde più a standard di sicurezza, presentando condizioni di “degrado strutturale”. Ora l’amministrazione ha scelto di puntellare e mettere in sicurezza provvisoria la struttura per circa 120milioni di Euro.

 Al di là degli approfondimenti che stiamo effettuando su tutta la vicenda, il sindaco Bacheca pensa che, a seguito della messa in sicurezza provvisoria,  la passeggiata possa ospitare lo stesso i mercatini o il pubblico per i fuochi d’artificio?
E soprattutto: come è stato possibile accorgersi di un degrado “strutturale” solo a dicembre per poi ridursi a maggio a fare dei lavori provvisori, che andranno rimossi al momento di fare “lavori strutturali”? Perché non aver programmato per tempo questi ultimi? Questa mancanza di tempestività costringe ora  a spendere 120mila euro di soldi pubblici per opere che andranno buttate via fra 18 mesi.
Del resto, anche in questo caso non c’è da stupirsi del ritardo.
 Lo stesso regolamento per le migliorie stagionali è arrivato a maggio, a stagione iniziata.

 ACP