“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

mercoledì 6 agosto 2014

Tanto paga Pantalone



             


 La piscina comunale costata alla collettività 1milione e 200mila euro, e inaugurata nel 2010, dovrà restare chiusa un anno per lavori di ristrutturazione, che costeranno alla stessa collettività oltre 300mila euro. 
Dopo aver letto i contenuti della perizia, piuttosto pesante, ieri abbiamo protocollato  l'interrogazione consiliare che segue.   
Dieci domande, ma in realtà una sola.                

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                                    Al Signor Presidente del Consiglio Comunale di Santa Marinella
                                   Al Signor Sindaco
                                   Al delegato allo Sport


OGGETTO: Interrogazione sullo stato  della piscina comunale

PREMESSO CHE  la piscina comunale è ormai una struttura di riferimento per molti ragazzi e adulti  del nostro Comune per i servizi che offre, e che costituisce anche un’occasione di impiego

CONSIDERATE
La  Delibera di giunta 42 del 7/03/2013
La contestazione con nota Prot. 4285 del 10/03/2014
La Determina dirigenziale  88/35 del 10/03/2014
La Delibera di Giunta n° 91 del 09/06/2014
La Determina dirigenziale 180/35 del 09/05/2014
La Determina dirigenziale n° 207/35 del 16/06/2014
La Determina dirigenziale n° 193/30 del

PREMESSO CHE in tali atti il Comune ha nell’ordine:
a) deliberato lavori di ristrutturazione straordinaria della piscina nel 2013 con decurtazione del canone, premettendo che “ con precedenti deliberazioni questa Amministrazione ha concesso decurtazioni” per lavori di “straordinaria manutenzione” eseguiti “a regola d’arte” ed affermando  che “i tempi burocratici non hanno consentito e non consentono di intervenire direttamente” (D.d.G. 42/13);
b) contestato all’ATI che gestisce il bene alcune inadempienze contrattuali relative alla manutenzioni ordinaria (nota prot. 4285);
c) affidato l’incarico per una perizia sullo “status documentale ed impiantistico della piscina comunale con redazione degli interventi di manutenzione straordinaria da realizzare per l’adeguata conservazione della struttura” allo studio 3C che si occupa di consulenza in materia di sicurezza sul lavoro, qualità ed ambiente (determina 88/35).;
d) dichiarato che l’ATI avrebbe eseguito “opere di natura straordinaria anche non direttamente autorizzate dal Comune” (D.d.G. 91/14); 
e) acquisita ed approvata la perizia dello studio 3C (D.d.G. 91/14) la quale indica in circa 300mila euro la cifra necessaria per la risoluzione dei problemi attuali della struttura;
f) dato mandato agli uffici per individuare eventuali responsabilità (D.d.G. 91/14);
g) affidato l’incarico di relazione sullo “stato della  struttura della copertura” all’Ing. Cultrera e “progettazione definitivo-esecutiva, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione “ all’ Ing. Di Martino (determine 180/35  e 207/35)
h) deliberato di sospendere il contratto tra il Comune di Santa Marinella e l’ATI –Larus Nuoto ASD Nuoto e canottaggio – Marinella Nuoto, per il tempo necessario agli interventi di straordinaria manutenzione e dare atto che al termine dei lavori saranno “rideterminati i termini contrattuali”

CONSIDERATO che nell’allegato n. 4 della perizia si elencano problemi a quasi tutti i locali ( tra cui infiltrazioni, d’acqua, ristagni, persino plafoniere non stagne), peraltro visibili a occhio nudo,  e considerati soprattutto  i contenuti complessivi della perizia dello Studio 3C, anche relativamente alla documentazione sulla sicurezza;

la SOTTOSCRITTA CONSIGLIERA COMUNALE, in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e dallo Statuto del Comune di Santa Marinella  
INTERROGA PER SAPERE

1)    Perché dalla consegna della perizia alla determinazione dirigenziale sulla sospensione del contratto sono trascorsi 4 mesi, se in questi 4 mesi qualcuno ha prodotto una controperizia e se il servizio nella struttura è stato reso nel frattempo in sicurezza;
2)    Come sia stato possibile a questa Amministrazione accorgersi dei gravi problemi strutturali e della mancanza di parte della documentazione dopo 4 anni dall’avvio della gestione.
3)    Perché, vista la situazione descritta dall’Amministrazione con la sua stessa   delibera 42 del 2013 (ossia riferimenti a diverse opere di manutenzione straordinaria affrontate dall’Ente) la decisione di far eseguire la perizia è stata protratta fino alla primavera del 2014.
4)    Oltre a quello del 2013,  quanti e quali  sono stati gli interventi di  manutenzione straordinaria.
5)    Per ognuno di questi interventi,  qual è stata la cifra decurtata dal canone e chi ha controllato la loro esecuzione a “regola d’arte”
6)    Quali sono le opere di manutenzione straordinaria che sarebbero state eseguite senza  diretta autorizzazione del Comune, come sempre dichiarato nei suo atti da questa Amministrazione.
7)    Se il Comune ha negli anni eseguito una verifica sul rispetto da parte dell’ATI del cronoprogramma delle opere di miglioria previste dal contratto.
8)    Considerata l’importanza del bene e del servizio che offre,  la complessità della vicenda e la necessità di perizie e interventi a regola d’arte, in base a quali elementi dei curricula  personali, si sono affidate le perizie alla 3C,  all’ing. Cultrera e  la progettazione all’Ing. Di Martino
9)    Se, a proposito della volontà (dichiarata da questa Amministrazione) di ricercare le responsabilità, quali risultati ha dato fino ad oggi la ricerca di tali responsabilità e se  le SS.VV sono a conoscenza di quanto previsto da una recente sentenza della Cassazione, e cioè che  per  vizi di un’'opera” se ne riconosce la responsabilità al progettista, al direttore lavori e all'Appaltatore a patto che vengano chiamati in causa entro anni 1 dalla scoperta dei vizi” .
10)  Più in dettaglio, in che senso l’Amministrazione pensa  di “rideterminare i termini contrattuali” come affermato della D.D. 193/30
                        
  Si richiede dibattito in Consiglio Comunale e risposta scritta.

Cordiali saluti

Santa Marinella, 04/08/ 2014                                          Consigliera Paola Rocchi








martedì 5 agosto 2014

Perché il verde è una risorsa (e qualche proposta sugli alberi di valdambrini)





Prosegue con soddisfazione la raccolta di firme per sostenere la mozione sugli alberi, il verde pubblico e privato.
Chiediamo il rispetto di una legge nazionale, consapevoli che per il Comune di Santa Marinella si tratta di rovesciare la logica e cominciare a pensare al verde come una risorsa da valorizzare, più che a qualcosa da gestire semplicemente, e spesso neppure bene (vedi le potature). Non dimentichiamo le capitozzature annuali che immiseriscono i nostri platani, gli eucaliptus del parco Kennedy mozzati in piena estate 4 anni fa, l’albero della rotonda di via dei Fiori segato in due giorni solo perché in campagna elettorale qualcuno aveva postato su infocomune che quell’albero gli limitava la visibilità stradale (vedi link in basso). Non dimentichiamo le autorizzazioni a privati per abbattere alberi,  a cui non segue mai un controllo per verificare se ne sono stati ripiantumati altri. Soprattutto non dimenticheremo mai la strage di palme sotto il governo Bacheca, quando i privati che volevano salvarle, in gran parte ci sono riusciti, con impegno di mezzi e soprattutto la volontà di farlo.
Ora sappiamo che c’è un problema a via Valdambrini con i pini che in effetti hanno completamente dissestato il manto stradale. Ebbene prima di deciderne l’abbattimento, chiediamo all’amministrazione di valutare la possibilità di risistemare la strada senza perdere esemplari di alberi in salute, capaci di ombreggiare bene quel tratto di strada, oltre a essere piccoli  polmoni verdi per un quartiere che soffre per una viabilità strozzata. Chiediamo che le cose siano fatte seguendo il regolamento sul verde e che nel caso non fosse possibile altra soluzione che l’abbattimento, chiediamo che siano subito sostituiti con  alberi adulti, già grandi e dalle chiome folte. Costeranno di più, ma il quartiere ne ha bisogno.

Ricordiamo ancora cosa è successo quando sono state abbattute  le tamerici nel tratto di Aurelia, tra la stazione e la Passeggiata. Le hanno sostituite con dei giovanissimi lecci (poco più che virgulti) senza considerare che il leccio è un albero a crescita molto lenta.  Così dopo quasi 10 anni  quegli alberi sono ancora troppo piccoli per costituire un viale alberato. Quanto sarebbe bello invece  se in pieno centro potessimo passeggiare oppure  accogliere ospiti e turisti con un viale di alberi verdi e frondosi? Quello che chiediamo è che il verde di Santa Marinella sia un biglietto da visita, anche per le attività turistiche.

Chi volesse conoscere il contenuto della mozione e firmare per essa, potrà trovarla nei seguenti esercizi commerciali: Bar la Piazzetta ( piazza Gentilucci ); “Smile di Cinzia” ( piazza Civitavecchia ); bar dell’angolo
(piazza Civitavecchia ); pizzeria Gamboni ( via Aurelia ); lingerie di Valentina Fantozzi (Piazza Civitavecchia); libreria “Il filo di Sofia” ( piazza Trieste ).

 Qui il link che rimanda alla vicenda dell'Olmo di via dei Fiori, così come l'abbiamo descritta nel nostro blog...

domenica 3 agosto 2014

C'era una volta la biblioteca



(Dopo mesi di interruzione, qualcuno è tornato a lavorare per arretrare la recinzione, rimuovere alcune macerie, sostituire la rete, apporre i cartelli di divieto di accesso... di sabato, il 2 agosto, giorno del nostro banchetto. Si vede che abbiamo portato fortuna)

C’era una volta una biblioteca, una vera biblioteca a Santa Marinella, era un po’vecchiotta, poco elegante, ma c’era.
C’erano una volta dei ragazzi che si incontravano lì per studiare, e poi c’erano delle mamme e dei papà che portavano i bambini a leggere le favole; c’erano delle classi di scuola dell’infanzia ed elementare che andavano a farle visita per scoprire nuovi libri  da leggere. Insomma c’era un andirivieni di gente di tutte le età e Calvino, Rodari, Pennac….. entravano ed uscivano in prestito di continuo.
Poi, non si sa bene per quale strano incantesimo è rimasta prigioniera dei ponteggi e di lavori interminabili da circa due anni e di tuttoquesto resta ben poco.
Infatti  malgrado gli sforzi della Bibliotecaria e di tutti gli operatori che con grande professionalità e tempestività  hanno allestito nella Casetta Rossa una piccola biblioteca, la disponibilità di spazi e quindi di libri  da prendere in prestito risulta estremamente ridotta e disagiata.
Tutto questo non è passato inosservato tra la gente del posto, infatti grandi e piccini si chiedono come mai ci voglia tanto tempo per ristrutturare un locale che l’amministrazione comunale dava per pronto più di un anno fa.
 “Mi mancano tantissimoi corsi di lettura, le iniziative per i bambini con il progetto nati per leggere, le letture animate di fiabe nei periodi di festa, è davvero un peccato!( Francesca  mamma di 2 bambini.)
“ ….non potevamo tenerla così come era?  per lo meno ci si poteva andare senza problemi e si trovavano con facilità i libri”. (Anna11 anni).
“ E’ una vergogna trascurare un luogo di cultura e formazione delle nuove generazioni; un’amministrazione  comunale che non investe nella propria identità culturale è destinata a fallire” (Rita maestra di scuola elementare).
“Un bambino che legge saràun adulto che pensa!”Chi trascura la cultura e tutto ciò che la veicola, danneggia il pensiero, chi non investe tempestivamente e chiaramente in essa è  superficiale destinato alla mediocrità”.

Francesca Meroni

Grazie a tutti quelli che ci hanno espresso solidarietà nella protesta

Molto interesse per la nostra iniziativa e molto sdegno (da parte di residenti e villeggianti) per una ristrutturazione che doveva terminare dopo circa sei mesi e che invece è già durate oltre due anni.
Questo è il risultato del banchetto informativo che la lista civica ACP ha organizzato per sabato 2 agosto. In molti si sono fermati a chiedere delucidazioni, o anche a dire  la loro su una vicenda che hanno seguito sui giornali. Nel volantino che abbiamo distribuito, abbiamo sintetizzato le giustificazioni della Maggioranza, relative agli imprevisti che secondo l’assessore Bronzolino avrebbero ostacolato la ristrutturazione e la riconsegna della biblioteca  secondo i tempi ( cioè dicembre 2012) senza responsabilità alcuna da parte dell’Amministrazione.
Peccato che a leggere gli atti  questo non sia affatto vero. L’Amministrazione è in gran parte responsabile, perché di fronte ad ogni imprevisto ha agito con lentezza e  quindi estrema superficialità, di fronte ad un servizio essenziale. Nel volantino distribuito abbiamo fatto qualche esempio come il seguente: l’Acea doveva istallare un rubinetto per l’acqua di cantiere ma fra la richiesta del Comune e l’intervento sono trascorsi 15 mesi! Chi di noi lo avrebbe permesso a casa propria, e, soprattutto, come ha fatto a permetterlo il sindaco? Perché non ha alzato un telefono per una ragione così giusta? Ma questo è solo un esempio. Del resto quando abbiamo affermato in Consiglio che nel nostro comune esiste “un caso lavori pubblici”, la Maggioranza ha negato l’evidenza. Lavori pubblici celeri e ben fatti,evidentemente così stanno le cose  agli occhi dei nostri amministratori.
Ebbene, che lo dimostrino:  ora che è stato rescisso il contratto con la SAFAS, chiediamo che tutto sia fatto in fretta e bene. La città reclama il suo luogo di cultura per eccellenza.
Basta ritardi. Restituiteci la biblioteca!