“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

sabato 13 febbraio 2016

Stefano Massera interviene sulla Passeggiata






Un project fatto senza bando, due proposte – solo due proposte per ristrutturare e gestire la passeggiata. A quanto si legge sul messaggero di venerdì i soliti nomi. Sul progetto che vincerà verrà fatta una gara e chi la vincerà investirà sulla ristrutturazione della passeggiata in cambio di una gestione pluriennale della stessa, senza pagare alcun canone, ovviamente. Si chiama project financing ed è un patto tra pubblico e privato che dovrebbe portare vantaggio a tutti e due.
Ricevere due proposte di project senza fare un bando è a norma di legge, certo. Ma è un’occasione sprecata, l’ennesima. Proprio a scegliere il project,  noi avremmo fatto un bando  e avremmo ricevuto non due ma almeno venti proposte, non dai soliti soggetti bene informati, ma da giovani che provavano a mettersi in gioco, professionisti del settore e specialisti.
Del resto, un’amministrazione che intascava 160.000 euro all’anno di canone per la spiaggia aveva tutte le garanzie economiche per attivare un mutuo, fare da sola la ristrutturazione e massimizzare il profitto di ciò che viene dato in concessione, altro che project. Sarebbero avanzati soldi per le scuole, per le mille emergenze di questa città, ma si è preferito ancora una volta volare basso.
La mia proposta da consigliere a questo punto è semplice: fare un bando per la spiaggia per un solo anno e, se si vuole insistere con il project, avviare l’iter da capo  per nuove proposte con una manifestazione pubblica di interesse. Ci risponderanno che ci sarà una gara europea, certo, ci diranno che siamo disfattisti e che non ci va bene niente. Allora diciamo alla maggioranza di fare un’assemblea pubblica e spiegare alla città perché due bene informati hanno fatto una proposta sul nostro gioiello senza un bando. Noi ci verremmo volentieri e staremmo ad ascoltare con interesse.
Tutto questo appare poi ancora più grottesco quando si legge che uno dei proponenti sarebbe un parente di primo grado del delegato al demanio; bene informato e pure parente. Che questo accada è a norma di legge, ma lo troviamo incredibilmente inopportuno e politicamente assurdo. E’ tutto a norma di legge ma i giovani di Santa Marinella possono stare tranquilli e continuare a preparare le valigie. Finché a S. Marinella tirerà il vento di Bacheca, per loro qui proprio non ci sarà spazio.

STEFANO MASSERA, consigliere di ACP

Porticciolo, l'ennesima sconfitta




Venti anni di storia del nostro porticciolo, hanno visto in questi giorni l’ennesima sconfitta della città di Santa Marinella, rappresentata dall’ennesima giunta di centrodestra. Come è già ripetutamente successo, il TAR ha dato ragione alla Porto Romano e torto al Comune, in modo netto, oltre ogni previsione. Persino un’unica vittoria in tribunale, quella presso il Consiglio di Stato del 2013, si è trasformata in un atto a favore della Porto Romano nella sentenza del tribunale amministrativo. E ora? Mentre dall’opposizione ci impegniamo a studiare gli elementi del ricorso e della sconfitta davanti al TAR per valutare le future azioni da compiere, chiediamo con forza all’amministrazione un cambio di marcia.
La Porto Romano gestisce da anni un bene della collettività rispondendo in modo sprezzante a ogni proposta dell’Amministrazione che rappresenta la città. E’ ora di cambiare marcia e il problema non è più tra la maggioranza e la società ma tra la Porto Romano e la città intera. Chiediamo che si ragioni con fermezza sulla strada da percorrere e che si inizi, finalmente a controllare se quello che c’è nel porto è coerente con gli impegni contrattuali. Pretendiamo che si controllino i lavori eseguiti, la regolarità di ogni manufatto e di ogni uso degli spazi, che lo si faccia con la fermezza di chi rappresenta una città intera. Questa ennesima umiliazione è uno schiaffo per Santa Marinella; lo chiediamo da cittadini ancor prima che come forze politiche: che l’Amministrazione inizi a comportarsi da soggetto forte il cui diritto-dovere è quello di agire nell’interesse della collettività e senza distrazioni o atteggiamenti di sudditanza come troppo accaduto spesso in questi 20 anni. La maggioranza di Bacheca ce lo deve, che inizi a difendere la città e smetta di praticare il solito gioco delle parti.

ACP – SEL -  Associazione E’ Possibile

giovedì 11 febbraio 2016

S. Marinella senza piscina nè campo sportivo. Che il Sindaco e la giunta se ne assumano le responsabilità politiche!


Dopo tante promesse e tante confuse giustificazioni, ancora non si vedono lumi per la riapertura di piscina e campo sportivo.Sarebbe il caso che la maggioranza Bacheca si assumesse interamente la responsabilità politica di questo disastro, con qualche azione concreta.
Lo affermiamo da mesi, citando gli atti e ricordando i fatti che ci hanno portato qui.
Se la piscina è ancora chiusa è per le pesanti responsabilità di tutti gli attori in campo nella sua gestione; a partire dal Sindaco, che era al suo posto quando la piscina è stata conclusa e affidata con un bando. Scaricare le colpe sui responsabili del servizio opere pubbliche e sul direttore dei lavori è ridicolo, perché dopo quell’apertura sono successe altre cose, a lui note.
Già dal secondo anno, la società che l’aveva in gestione ha cominciato a lamentare problemi all’impianto e a chiedere scomputi sul canone, ma solo nel 2013 la Giunta ha chiesto una perizia sullo stato dell’impianto. La piscina è stata chiusa perché assessori e sindaco hanno approvato questa perizia nel giugno del 2014.
La perizia è pesantissima. Attesta, fra le altre cose, che la struttura è stata aperta e ha funzionato in mancanza della vasca di declorazione (!!!) e di numerose autorizzazioni essenziali per la sicurezza. Più tardi, è stata l’amministrazione a confessare che mancava pure l’autorizzazione del CONI. Non stiamo parlando di dettagli ma di cose che dovevano essere ben note sia all’amministrazione che ai gestori.
Comunque tutto questo è successo più di un anno fa, a margine di un finanziamento già stanziato di 300mila euro per la ristrutturazione di un impianto concluso solo 4 anni prima. Ma quali sono i problemi, evidentemente molto seri, che hanno impedito l’esecuzione dei lavori e la riapertura della piscina? La maggioranza lo deve dichiarare, lo devono chiarire senza reticenze l’assessore ai lavori pubblici Bronzolino e il delegato allo sport Toppi.


Non da ora abbiamo mostrato con atti e fatti cosa è successo al campo sportivo.
La sua ristrutturazione (per altro necessaria) è stata prima rimandata per una carenza nella progettazione, perché il primo progetto era incompleto. A maggio, sempre assessori e sindaco hanno autorizzato, con una loro delibera di Giunta, una gara di motocross che ha comportato il riversamento di montagne di terra di riporto senza minimamente curarsi delle conseguenze, senza considerare l’ipotesi di far svolgere la gara altrove,senza proteggere il campo o accordarsi per tutelarlo dalle conseguenze di una manifestazione sportiva a così grande impatto. Acconsentire alla richiesta di un’associazione è stato più importante che preservare l’attività calcistica di una città intera, persino di fronte al parere negativo dei vigili del fuoco. Il sindaco ha firmato personalmente l’autorizzazione, con una procedura legittima solo di fronte alle urgenze. 
Se questo è uno dei motivi della mancata ristrutturazione che si sarebbe dovuta concludere entro l’anno, se per questo il calcio a Santa Marinella soffre una situazione di disagio mai vista prima, se non possiamo più tirare su bambini e ragazzi con il gioco del pallone è perché il campo non c’è. Noi ci impegniamo a trovare una soluzione e a esporla con chiarezza ai cittadini. Intanto,  sarebbe obbligo morale della giunta e del delegato allo sport di fare  chiarezza al più presto e di assumersene le responsabilità politiche.
                                                  ACP - SEL - E' possibile

mercoledì 10 febbraio 2016

Riceviamo e pubblichiamo

Pubblichiamo qui una lettera che ci è stata inviata dall'ambasciatore Nicosia, cittadino di Santa Marinella per scelta. 
Lo ringraziamo per il contributo; diciamo a lui e a chi come lui crede e spera in una città diversa, che questa speranza è ancora in cammino.
ACP c'è, è viva e sosterrà con forza Stefano Massera, come ha sostenuto  Paola Rocchi.
Non solo c'è, ma ACP collabora già e intende collaborare con quei cittadini e quelle forze politiche pronte a dare battaglia per un futuro migliore.
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Ad  UN'ALTRA CITTA” E” POSSIBILE
Santa Marinella , 6 febbraio 2016.

Poiche’ motivi di salute mi hanno impedito di partecipare alla ‘despedida’ di Paola Rocchi, metto per iscritto le idee che avrei voluto esprimere :
    1)Dispiacere per una decisione che priva la cittadinanza  di una personalita’  che negli ultimi dieci anni aveva  assunto la figura di  ‘difensore civico’ .
   2) Figura questa che non s’improvvisa con la sola buona volonta’ ma che richiede costanza, sensibilita’, cultura, personalita’.
    3) Percezione della sostanziale indifferenza  con cui la decisione di  Paola Rocchi  e’ stata recepita dalla cittadinanza che nella maggioranza dei casi probabilmente neppure l’ha notata.
   4) Indifferenza a cui non e’ stata estranea  la cosiddetta sinistra , sparuta, divisa, incapace di reagire e di trovare una comune linea d’interesse .
   5)  Constatazione dell’ormai ineluttabile destino di dormitorio e di turismo a basso prezzo di una citta’che era nata per la bellezza
    6) Un ringraziamento a Paola Rocchi che alla citta’ ha dedicato gli anni della sua maturita’ e ha dato ai pochi che apprezzano bellezza e decoro la speranza di un futuro migliore. Una speranza ormai trascorsa ma che ci ha piacevolmente illuso per qualche tempo.
                  Cordialmente,
                                   Guido Nicosia, via Ulpiano 13.

martedì 2 febbraio 2016

La strada continua, con nuove energie


Un'assemblea fitta di argomenti e partecipata, da cittadini anche giovani e dai rappresentanti di tutte quelle forze che attualmente stanno facendo opposizione alla giunta Bacheca, anche fuori del consiglio comunale. 

L'obiettivo della riunione è stato quindi centrato, proprio come era negli auspici del coordinatore Paolo Montaldo: illustrare il lavoro svolto da Acp, spiegare il senso della staffetta Rocchi - Massera, ma anche lavorare per collaborazioni politiche solide e ampie, fra le forze che attualmente si oppongono al mal governo di Bacheca, ricordando che nell'ultimo anno Acp ha collaborato con Sel ed È possibile con un'impostazione progettuale e rivolta al futuro. 

Quanto al passato, "Quello che abbiamo visto in questi due anni e mezzo" ha dichiarato la consigliera uscente Rocchi soffermandosi su alcuni esempi" è stato il lavoro di una maggioranza che procede senza visione, né visioni. Ognuno va in ordine sparso, mentre si accumulano ritardi mai casuali, ma sempre legati a scelte politiche. E poi inefficienze, e la frequente impressione che ciò che più interessa Bacheca e i suoi non siano i bisogni della città ma  favorire gli amici e mantenersi il potere".

 Nella sua relazione Massera ha proposto uno sguardo dall'alto, e lo sforzo di un giudizio esterno "Guardiamo Santa Marinella in tutti i suoi aspetti e chiediamoci: cos'è cambiato e cos'è migliorato negli ultimi anni? La risposta non può essere solo che la colpa è della crisi economica. La verità è che siamo peggiorati in tutto, persino nel sentimento verso Santa Marinella. La città imbruttisce e noi l'amiamo di meno". 

Ma Stefano Massera non ha proposto solo uno sguardo generale. Sulla passeggiata e lo stabilimento Perla del Tirreno è entrato nello specifico, ricordando che, in conseguenza di un contestato ritardo nei lavori di ristrutturazione del 2014, mancano all' appello 50mila euro del canone di quell'anno. La scelta  di avviare un project financing senza bando, per la ristrutturazione della passeggita, appare poi incomprensibile. Sono arrivate solo due proposte e così si induce nel cittadino il sospetto che sia già tutto previsto.

Fra le domande dal pubblico c'è stato chi infine ha ricordato un'imminente scadenza per Bacheca: l'eventuale rinvio a giudizio per una recente vicenda giudiziaria.
Non abbiamo avuto il tempo di rispondere, ma a nostro giudizio il pericolo maggiore per Bacheca (e chi crede ancora nei suoi metodi) più che nella procura, sta in assemblee come quella di sabato. 
Se forze politiche diverse tra loro, ma unite nelle idealita', collaborano, se cittadini adulti e giovani si mettono insieme per capire cosa sta succedendo in città, entrano nel merito dei problemi, danno una mano, allora sì che c'è speranza in una svolta".