“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

lunedì 19 settembre 2016

UN FUTURO PER LA CASETTA ROSA, E MAGARI PER L'ASSOCIAZIONISMO



Associazioni, fatevi avanti. Nel “Concorso di idee per la valorizzazione culturale della città di Santa Marinella” relativo all’utilizzo della Casetta Rosa vediamo delle novità interessanti e condivisibili. In controluce riconosciamo anche delle istanze che le opposizioni hanno avanzato a questa amministrazione negli ultimi anni, e che evidentemente cominciano a fare breccia.

Condividiamo il concorso di idee e gli obiettivi enunciati come la “valorizzazione della cultura”, “la potenzialità di incidere positivamente sull’immagine della città e sui processi economici di Santa Marinella” “ la capacità di favorire lo sviluppo della formazione e di competenze professionali, specialmente per i più giovani”, “la capacità di articolare percorsi culturali in grado di coinvolgere diversi segmenti della popolazione ed in particolare quella giovanile”, infine “ la capacità di avanzare un calendario di iniziative credibili e consolidate con continuità nell’anno, basato sulla disponibilità di risorse (professionali, esperenziali, materiali) e di collaborazioni” .
 
All’art. 13 del bando si legge che “Il Comune di Santa Marinella si riserva la facoltà di procedere alla eventuale pubblicazione della proposta ideativa risultata vincitrice, anche sul proprio sito” e noi chiediamo che l’Amministrazione si assuma questo obbligo, in modo che siano gli stessi cittadini a verificare se quella proposta si concretizza realmente.

Ci aspettiamo inoltre che i membri della commissione che deve scegliere, presieduta dal responsabile dell’Ufficio cultura, siano individuati fra chi all’interno dell’Amministrazione si occupa dei servizi culturali, e non ci siano in proposito scelte stravaganti di membri di commissione in possesso di competenze lontane dalla specificità di iniziative culturali.
Ci spiace infine che la griglia dei punteggi non premi le proposte “consorziate”, cioè quelle che magari provengono dalle collaborazioni di più associazioni perché sarebbe stato un ottimo segnale nella direzione dell’integrazione e della collaborazione associativa. Ci auguriamo che comunque avvenga.

Ci sono punti che potrebbero essere sistemati, ma nel complesso una proposta che sa di nuovo. Il vero problema sono i tempi, strettissimi, solo 15 giorni dalla pubblicazione sul sito del Comune: le domande devono essere presentate entro mercoledì 21 e il bando è pubblicato sul sito, e ne riportiamo il link.

http://www.santamarinella.rm.gov.it/19022 

domenica 4 settembre 2016

Piazza centrale e sottopasso di Via Valdambrini, il timore di un film già visto




Una diffida a iniziare gli iter burocratici secondo norme di maggiore garanzia e non secondo le interpretazioni della Maggioranza Bacheca. Una richiesta esplicita di trasparenza e massima pubblicità alle varianti urbanistiche per il sottopasso di via Valdambrini e la piazza nell’area dell’ex fungo, di cui si chiede la pubblicazione integrale di tutte le tavole del progetto esecutivo, come prevede la legge.
 Questo in sintesi il contenuto di una diffida che il consigliere di ACP Stefano Massera ha protocollato a nome del suo gruppo su una vicenda già trattata in Consiglio comunale, ma che aveva lasciato grandi dubbi. 

Ci sono provvedimenti urbanistici che prima di avere le definitive autorizzazioni, devono essere sottoposti a eventuali “osservazioni” dai cittadini, che evidentemente devono essere informati di questa opportunità. Secondo ACP la maggioranza ha ignorato questa esigenza legislativa e democratica per il sottopasso e si appresta a farlo per la piazza, sostenendo la non obbligatorietà di pubblicazione sul bollettino ufficiale regionale e sui manifesti affissi in città.

Alla presentazione di un parere regionale da parte di Massera, su come devono essere pubblicate le varianti per dare modo ai cittadini di fare osservazioni, gli attori principali hanno fatto spallucce: assessore, segretario, sindaco hanno parlato genericamente di una delibera provinciale, ignorando una legge regionale. Eppure si trattava di riprendere il provvedimento e far slittare la votazione di qualche settimana.
Se possibile ancora più grave la questione della piazza: nessuno dei cittadini ha mai potuto valutare le tavole del progetto esecutivo perché non sono mai state pubblicate sul sito istituzionale, come impone la legge su ogni delibera di giunta. Ora Massera chiede che si possano consultare e che sia data massima pubblicità alla variante per permettere ai cittadini di formulare le loro osservazioni.

Il resto lo sappiamo: magari a iter avviato, qualcuno tirerà fuori la questione, farà notare che l’Amministrazione non ha rispettato la legge, cominceranno i contenziosi, le spese lieviteranno, i disagi saranno tutti sulle spalle dei cittadini, e come al solito pagherà pantalone.

Il film già visto avrà poi l’inevitabile finale: un sindaco che in Consiglio comunale convocato alle 9:00 di mattina lontano dalle orecchie dei cittadini, dirà che è tutta colpa della burocrazia.
E i consiglieri che tengono in vita questa maggioranza faranno pure finta di crederci.