“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

venerdì 28 luglio 2017

Consiglio comunale del 31 luglio: l'intervento del Consigliere Massera




Ho appena avuto notizia di un'urgenza  che mi costringerà  a non partecipare al Consiglio Comunale più importante degli ultimi anni. Questo mi amareggia enormemente ma, se non altro, mi permette di fare una sintesi di cosa avrei detto.

E' un consiglio comunale assurdo con 17 punti all'ordine del giorno. Una rappresentazione chiara dell'allergia di questa maggioranza alla partecipazione perché molti dei punti in scaletta potevano e dovevano essere trattati prima.
Il comune rischia il default finanziario. La cronica deficienza di cassa è ormai ingestibile e solo un artificio contabile forse impedirà che questo venga formalizzato fin da lunedì pomeriggio. Verrà  votato un equilibrio di bilancio nell'ultimo giorni utile. Se la maggioranza riuscirà  ad avere  il numero legale e i voti necessari, si regalerà  qualche mese di illusorio ossigeno prima che le scadenze di fine anno  sanciscano il disastro in modo definitivo.
E' un disastro che la città  pagherà  caro perché allo stato di default sono associati aumenti di tasse, blocco dei finanziamenti, riduzione degli stipendi. Diranno, come dicono da anni, che la colpa è del prelievo dello Stato Centrale, per il cosiddetto " fondo di solidarietà"  che, a detta loro, ci ha messo in ginocchio. In realtà si tratta di un prelievo proporzionale alle entrate previste, che i nostri comuni limitrofi hanno gestito senza gli esiti di casa nostra. La verità  è che le piaghe che hanno messo in ginocchio sono due: l'evasione dal pagamento dei tributi e l'allegra politica di Bacheca e company.

L'evasione ci costa oltre 2 milioni all'anno; una piaga che l'amministrazione ha fronteggiato prima esternalizzando il recupero crediti a una società  che non ha svolto il servizio affidato, salvo poi omaggiarla con una proroga inspiegabile, e poi affidando a un altro soggetto che dopo due anni di lavoro sta a malapena emettendo le cartelle per tributi del 2012 al limite della prescrizione. E quindi io dico che o sbagliate i capitolati o non vi fate rispettare.
L'altra piaga dopo l'evasione ha un nome e un cognome e si chiama Roberto Bacheca. Ha il nome della politica spensierata che questo rappresenta con anni di regalie, sviste, beni gestiti con criteri antieconomici. Una gigantesca macchina di gestione del potere che continua anche oggi senza mutare la sua natura come un pianista che suona su una nave che affonda.
 In una prospettiva di crisi come quella che vediamo nel bilancio questa amministrazione si è permessa il lusso di affidare un campo sportivo per una gara di motocross e lasciargli causare  danni e il ritardo di oltre un anno in una ristrutturazione che è costata oltre  100.000 euro. Per poi lasciare il campo di nuovo nell'abbandono. Si è permessa poi i 180.000 euro di progettazione per una piazza che non verrà  mai realizzata; si è permessa di vedere la piscina cadere a pezzi senza esigere per tempo un euro dal direttore dei lavori che l'ha collaudata ed eventualmente dal gestore. Di non massimizzare gli introiti delle bancarelle in passeggiata, che facciamo gestire ad un soggetto esterno, di non controllare il suolo pubblico, di regalare con ordinanze campi di calcio per fare parcheggi, di organizzare festicciole varie oltre i 10mila euro, di lasciare la farmacia comunale andare in malora, di assumere risorse per funzioni che potevano essere affidate al personale esistente, nel moltiplicare le posizioni dirigenziali della macchina comunale. Di ignorare la  proposta e il relativo piano economico che ci permetteva di aumentare gli introiti della passeggiata di mezzo milione, di regalare per 5 anni la casina rosa e così via per decine e decine di atti, sviste e anomalie che piano piano ci hanno messo in ginocchio.
Quella del fondo di solidarietà  è una scusa: la situazione che viviamo è figlia diretta di questa amministrazione e della sua leggerezza nello sperperare risorse e beni della collettività .
E' questo che avrei detto ed è questo di cui sono convinto leggendo le carte da anni. La linea di comportamento doveva essere diversa a maggior ragione nelle difficoltà  imposte da quel prelievo che, ripeto, i nostri comuni limitrofi hanno sopportato.

Gran finale, in questo infuocato consiglio comunale vengono proposti il regolamento per la raccolta dei rifiuti e lo statuto comunale. Il primo è un atto che avrebbe richiesto ore di commissione data la sua complessità, il secondo è l'atto più importante che delinea l'ossatura della vita pubblica di una città . Delegato in coda a un'assise che si preannuncia infuocata ed estenuante nel solito torpore feriale. Sullo statuto ho chiesto in commissione e  avrei chiesto in Consiglio di rimandare il punto, un'assemblea pubblica per illustrarlo alla città  e un consiglio comunale a parte. Un consiglio che ne sancisca l'importanza istituzionale, non che lo deleghi come un qualsiasi formalismo, come una rottura di scatole in coda a una giornata che potrebbe vedere la nave affondare.

In tutto questo l'equilibrio, se ci sarà , verrà  garantito anche dalla corsa al posto lasciato libero dall'assessore Cucciniello. Chiunque sia ad accettare questo incarico si faccia due conti: stanno scappando tutti e i motivo ormai è chiaro: siamo alla frutta e non c'è niente da festeggiare per questo.

Consigliere di ACP   Stefano Massera