“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

venerdì 12 agosto 2011

Alibrandi: il P.I. passa nonostante le proteste

Giovedì 11 agosto è stato approvato, con i soli voti della maggioranza, il Piano Integrato "Benigni" del quartiere Alibrandi a seguito di una riunione di consiglio comunale a dir poco paradossale. Questo accordo consentirà la realizzazione di 19 nuove palazzine con 200 appartamenti. In un contesto completamente privo di regole e criteri, senza alcuna motivazione politica sulle ragioni dell'approvazione e della fretta con cui la giunta ha agito, il P. I. Alibrandi rischia ora di causare ulteriori problemi agli attuali abitanti di un quartiere già penalizzato, e alla città tutta. Le modalità di tale approvazione costituiscono un pericolossissimo precedente che potrà consentire alla maggioranza l'approvazione di numerosi Piani Integrati (ve ne sono altri 13 sul tappeto) che cambieranno per sempre e per il 
peggio il volto della nostra città.

Questo modo di procedere totalmente inorganico, nella chiara mancanza di una visione complessiva di come dovrà svilupparsi la nostra città, non sembra certo orientato alla difesa degli interessi della collettività. Le palesi incongruenze nella delibera, la mancanza di una programmazione accurata, le modalità stesse dell'approvazione rischiano in futuro di causare anche ingenti perdite economiche per il Comune. Nel caso assai probabile che le opere non possano essere realizzate, gli investitori interessati potranno infatti rivalersi sul Comune stesso ed esigere laute compensazioni. E a proposito di compensazioni, è evidente che ciò che gli imprenditori dovrebbero restituire alla città in termini di opere pubbliche è drammaticamente incongruente con il vantaggio economico che questa delibera concede loro.

I consiglieri di opposizione hanno cercato con tutte le forze di convincere la maggioranza a soprassedere, quantomeno temporaneamente, all'approvazione, richiedendo la stesura di un'insieme organico e trasparente di regole e criteri in base ai quali valutare le proposte degli imprenditori; hanno inoltre sottolineato con forza come non siano ancora stati analizzati con attenzione gli effetti delle nuove costruzioni sull'ambiente, in un territorio reso particolarmente problematico dalla presenza di fossi alluvionali già ad alto rischio. I numerosissimi cittadini intervenuti hanno energicamente fatto sentire la loro voce di dissenso. Nonostante ciò, rispondendo in modo evasivo alle domande dei consiglieri di minoranza, e tacendo completamente sulle ragioni politiche e programmatiche di queste scelte, la maggioranza ha proceduto all'approvazione. E così alla fine di ore di confronto, dopo che le proteste dei cittadini presenti avevano richiesto l'intervento delle forze dell'ordine, alle 3:30 di una grottesca notte di agosto, i consiglieri di maggioranza hanno votato compatti e a occhi bassi. Al momento del voto i consiglieri della nostra lista e del PD hanno abbandonato l'aula in segno di protesta.

Un'Altra Città è Possibile

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