LE PROPOSTE DELLA LISTA CIVICA “UN’ALTRA CITTA’ POSSIBILE”
Pare proprio che anche in questa stanca estate gli argomenti principali dell'agenda politica non siano tanto il turismo, gli spettacoli, la cultura o l’ambiente. Anche di questi giorni si parla prevalentemente di edilizia e ci apprestiamo a vivere un’altra puntata della saga dei pianti integrati.
Riguardo alla questione, la lista “Un’altra città è possibile" ricorda di aver affrontato il tema in un’assemblea pubblica lo scorso 21 gennaio, con il contributo del Prof. Caudo, docente di urbanistica a Roma 3. Durante l’assemblea sono emersi con chiarezza i pericoli del ricorso ai Piani integrati in generale: permettere nuove costruzioni fuori dal Piano regolatore e da ogni programmazione urbanistica; compromettere e svendere il territorio con la motivazione che il privato realizzerà in cambio opere pubbliche, motivazione che la maggior parte delle volte si rivela una scusa, o una pia illusione; dare l’avvio a lottizzazioni patteggiate tra privato e politici, alimentando il sospetto di pratiche poco trasparenti.
Nel corso dell’assemblea si sono poi analizzati i 5 Piani integrati allora selezionati dalla Giunta Bacheca e la relazione tecnica del Prof. Caudo ha purtroppo fugato ogni dubbio: vantaggi pochi e incerti per la collettività a fronte di grossi affari permessi a pochi privati.
Ora sappiamo che la Giunta avrebbe deciso di portare in Consiglio 2 dei 5, relativi al quartiere Alibrandi e a Quartaccia. Poiché da gennaio ad oggi la situazione non è cambiata nella sostanza, rivolgiamo una proposta a sindaco, giunta e consiglieri di maggioranza: rinunciare innanzi tutto all’idea di portare in Consiglio comunale la prossima settimana due delibere sui Piani Integrati che impegnerebbero questa amministrazione e quelle a venire su una scelta urbanistica poco chiara e dannosa per la città.
Inoltre questa soluzione traccia ancora una volta una scelta nettissima della giunta Bacheca nei confronti della quartaccia: chi ha diritto a costruire, ha i terreni in zona di espansione e aspetta da quaranta anni continui pure ad aspettare; nel frattempo da altre parti si trasformano per magia terreni agricoli in edificabili alla faccia di tutto e tutti.
Diamoci il tempo piuttosto per pensare ad una programmazione complessiva del territorio. Proponiamo di avviare una discussione seria, con un vero e proprio calendario di incontri, fra cittadini, categorie economiche e forze politiche (da non tenersi in case private, ma nella sala consiliare e con tutta la pubblicità del caso) su cosa siano e cosa comportino i Piani integrati in generale, e quali siano in particolare quelli che l’attuale maggioranza avrebbe scelto. Ascoltare i cittadini e le forze produttive.
Proponiamo di valutare, anche in queste sedi, quella che noi riteniamo una necessità: prima di approvare qualsiasi Piano Integrato, redigere delle Linee guida (il Comune di Tarquinia lo ha fatto) che almeno orientino gli amministratori e sottraggano a questi una discrezionalità di scelta assurda e pericolosissima.
Proponiamo tutto questo e ci dichiariamo disposti a discutere nonostante sui Piani integrati le nostre idee siano chiare: non sono secondo noi uno strumento urbanistico “moderno e flessibile”, ma solo un’invenzione recente e furbesca per “legalizzare” le speculazioni edilizie.
Proponiamo tutto questo e ci dichiariamo disposti a discutere nonostante sui Piani integrati le nostre idee siano chiare: non sono secondo noi uno strumento urbanistico “moderno e flessibile”, ma solo un’invenzione recente e furbesca per “legalizzare” le speculazioni edilizie.
Perché il sindaco Bacheca, l’assessore all’urbanistica Grimaldi, gli altri assessori in Giunta e i consiglieri di Maggioranza che alzeranno la mano in consiglio sono disposti a correre questo pericolo?
Paola Rocchi e Stefano Massera
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P.S.
Evidentemente la giunta ha una certa paura degli abitanti di Quartaccia. Al consiglio comunale dell'11 agosto infatti verrà presentato solo il Piano Integrato Alibrandi, non quello Quartaccia, contrariamente a quanto previsto.
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Evidentemente la giunta ha una certa paura degli abitanti di Quartaccia. Al consiglio comunale dell'11 agosto infatti verrà presentato solo il Piano Integrato Alibrandi, non quello Quartaccia, contrariamente a quanto previsto.
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