“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

domenica 29 novembre 2015

Consiglio comunale su 17 punti


Per lunedì 30 novembre alle ore 15:00 presso la sala Flaminia Odescalchi è convocato un Consiglio comunale che si annuncia lungo,  ma che in realtà non presenta questioni complesse da discutere.

A parte le comunicazioni del sindaco, i primi 4 punti sono ratifiche di variazione di bilancio, spostamento di risorse da un capitolo all'altro per decisione della Giunta nel corso dell'anno.

 I punti 6, 7  e 8 riguardano la legittimità di debiti fuori bilancio; in un caso fatture della farmacia (poche migliaia di euro) dimenticate in un cassetto (così in pratica ci è stato detto), nell'altro somme per i lavori di urgenza effettuati in coincidenza della tromba d'aria su Santa Severa dell'agosto 2013 e dell'alluvione del 27 novembre 2014.

Il punto n. 9 è un altro corposo elenco di variazioni di bilancio contestualmente allo stato di attuazione dei progammi.

I punti 10 e 11 sono documenti di prassi legati al bilancio, il punto 12 introduce un nuova nuova procedura di legge per la redazione dei bilanci comunali, il cosiddetto Documento Unico di Programmazione.

Il punto n. 13 ha un'importante valenza sociale: riguarda la donazione di organi e riprende una delibera di Consiglio Comunale già votata lo scorso 28 gennaio. ACP ha dato un contributo fattivo a questa prima delibera, perchè l'ha portata in Consiglio comunale come mozione, dopo averla recepita da chi, fuori dai banchi del Consiglio Comunale, l'aveva elborata. Ci riferiamo alle parti politiche di SEL e l'associazione E' possibile. Lo diciamo per puntualità  d'informazione e per ribadire un ruolo che tenacemente ACP vuole interpretare: quello di mettersi al servizio dei valori di democrazia, solidarietà, buon governo.

Mettiamo qui il link della delibera dello scorso 28 gennaio.

I punti 14, 15, 16 riguardano l'approvazione di regolamenti. Uno in particolare ci sembra importante per la vita quotidiana di bambini e di tanti genitori, quando qualcosa ha portato alla separazione: "la tenuta del registro di bigenitorialità". Sembrerà strano, ma ancora nelle anagrafi non è così.

Anche il punto 16 riguarda la vita quotidiana delle persone: è il Regolamento per la "concessione di spazi di sosta generici e personalizzati a persone diversamenti abili"

Il punto 17 racconta una realtà importante, e lancia una speranza. Si tratta cioè degli scavi di Castrum Novum. Da tempo è noto come alla destra della foce del Fosse delle Guardiole, nel tratto di collina rimasto miracolosamente priva di costruzioni (per intervento della sovraintendenza) ci siano, ancora sepolti, i resti della colonia romana di Castrum Novum. Solo da alcuni anni però sono iniziati gli scavi, portati avanti dal Museo civico di Santa Marinella e Santa Severa,  dal suo direttore Enei e dai volontari del GTC. Gli scavi sono stati condotti insieme ad un'università francese e ad un'università boema. Ora questa collaborazione si formalizza, per quello che può essere solo l'inizio. Il progetto finale prevede la costruzione di un parco archeologico proprio sul sito dell'antica Castrum Novum. 

Anche ACP lo spera, e lo auspica. Per il grande  valore storico che tutto questo potrà avere, per l'identità della nostra città, per i significativi risvolti turistici, se Comune e imprenditori locali sapranno essere bravi.

In ultimo inseriamo il link che fornisce l'elenco di  tutte le delibere di Consiglio Comunale del 2015.
Anche a scorrere i titoli si può avere un quadro dell'attività amministrativa portata avanti dalla maggioranza.
A questo quadro l'opposizione ha contribuito con 17 interrogazioni e 3 mozioni. Una di queste purtroppo è stata dimenicata nel cassetto (come le fatture della farmacia): quella che chiedeva la diretta streaming per i consigli comunali. Tutti l'hanno votata, ma per ora niente si vede - letteralmente.
http://www.santamarinella.rm.gov.it/up/I255/documenti/56161d5e50ee4.pdf

Dall'elenco delle delibere, mancano tutte quelle dello scorso 12 ottobre, che non sono ancora pubblicate.
 E questo non ci sembra corretto.

lunedì 23 novembre 2015

Fateci entrare in Europa, grazie


Segnaliamo a tutti, in particolare ai giovani neolauerati e non, un'inziativa interessante del Comune di Santa Marinella.

Si tratta di un bando per reclutare figure professionali in grado di dare supporto al Comune per la realizzazione e gestione di progetti finanziati da risorse esterne al bilancio comunale (UE o regione). 
Il bando si trova sul sito del Comune a questo link:


Poichè riteniamo la materia di ESTREMO INTERESSE, segnaliamo un corso organizzato dalla Erickson (centro specializzato in Formazione) proprio per formare la figura dell'ESPERTO IN EUROPROGETTAZIONE.
Il corso si terrà il prossimo dicembre ed è possibile trovare  locandina e tutte le informazioni del caso nei seguenti link


Il Comune di Santa Marinella cerca casa, per le aule si vedrà




La maggioranza Bacheca ha evidentemente le sue priorirà: con la scuola si ritiene apposto, e ora ha urgenza di una  sede comuale. Sulla quale per altro ha cambiato idea. O almeno dovrebbe   spiegare bene quello che  ha in mente, visto che le risorse economiche  di questo Comune appartengono ai cittadini, e non certo ad assessori o consiglieri comunali.

A chi  non se ne fosse ancora accorto,  facciamo notare che con una  recente  delibera  (la 172 del 10 ottobre), la giunta ha approvato un piano corposo di finanziamenti per  ristrutturare le attuali sedi comunali. Gli interventi  sono definiti  “strutturali” , cioè necessari  alla fruizione dei locali  e alla loro messa in sicurezza. Il piano triennale delle opere pubbliche prevede per il 2016 di spendere intanto 900mila euro per la sede di Via della Libertà. Ora che l’amministrazione dichiara di voler “razionalizzare le spese passive” per gli affitti dei vari uffici,  sarebbe giusto che qualcuno spiegasse come mai da 5 anni quella sede comunale è chiusa, come mai non è stata mai ristrutturata, come mai il problema delle “spese passive” non si sia posto prima.  I costi previsti per la sua ristrutturazione stanno nel frattempo  lievitando di anno in anno, aspetto che forse potrebbe interessare alla Corte dei Conti.  Oltre alla sede di via della Libertà, il piano prevede “opere di adeguamento strutturale” della sede centrale di via Aurelia 455 per ben 360mila euro, e altri  165 per adeguamento e messa a norma delle altri sedi. 

Dopo aver stabilito questo piano di intervento, ora la giunta ha però cambiato idea e vuole acquistare una nuova sede, e ha pubblicato un bando per i proprietari di immobili di circa 1200 mq, in posizione centrale o quasi, in modo da ospitare circa 130 impiegati, nelle vicinanze di parcheggi pubblici. Considerando le caratteristiche richieste  dal bando, a molti già questa sembra sicura e ben individuata.  Se un tale acquisto dovesse andare in porto, speriamo che la giunta chiarisca le sue intenzioni con le altre sedi da ristrutturare, per cui per ora ha stanziato complessivamente 1milione  e mezzo di Euro per il 2016.
La cosa che invece appare chiara da subito è che neppure una lira è prevista per l’edilizia scolastica, che evidentemente soddisfa la maggioranza. Eppure quello che succederà  il prossimo anno scolastico lo possiamo già prevedere: ancora bambini della scuola dell’infanzia senza aule e quindi senza insegnanti. A parte le aule già prese in affitto perché gli spazi già non sono sufficienti.

Per ora nessuna soluzione  a breve per gli spogliatoi della scuola Carducci, invece: muro sfondato, porte rotte,  controsoffitto sfondato, sanitari arrugginiti, pavimenti antidiluviani,  pareti sporche. E’ da giugno che gli uffici stanno “progettando” un intervento richiesto da almeno un anno. La progettazione preliminare è ancora in corso. Le verifiche sui costi e sui finanziamenti pure. Sul piano delle opere da realizzare nel 2016 nemmeno un euro.


giovedì 12 novembre 2015

METTIAMO IN SICUREZZA SANTA MARINELLA


Continua la campagna di raccolta firme per la messa in sicurezza del nostro territorio. Per chi non avesse potuto firmare sabato scorso, può farlo sabato 14 novembre. Sotto al portico dell'Arena Lucciola - dalle 15,30 alle 18,30 - sarà allestito un banchetto per portare o chiedere informazioni sui nostri fossi, su quanto è stato fatto e sul tanto che potrebbe essere fatto.
S. Marinella ha mille potenzialità, ma ha bisogno di un' amministrazione  attenta, capace di prevedere i danni e di correre ai ripari in tempi utili.
S. Marinella ha bisogno di voltare pagina e di iniziare un nuovo corso.
S. Marinella ha bisogno di più partecipazione, S. Marinella ha bisogno anche di te, per questo ti invitiamo a non far mancare la tua firma. Ti aspettiamo.

venerdì 6 novembre 2015

Petizione per la messa in sicurezza del territorio


 
FIRMA LA TUA SICUREZZA! SOLLECITIAMO IL PIANO DI EMERGENZA!
Sabato 07 novembre in via Aurelia di fronte all'€™Arena Lucciola 
dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00 
TI ASPETTIAMO.
L' AMMINISTRAZIONE BACHECA NON HA FATTO IL PROPRIO DOVERE ORA, NELLA STAGIONE A MAGGIOR RISCHIO DI ALLUVIONI, NON ABBIAMO UN PIANO D'EMERGENZA OPERATIVO.
 IL COMUNE E'   INADEMPIENTE AGLI OBBLIGHI DI LEGGE.
 GLI IMPIANTI SONO INADEGUATI E NON MANUTENUTI. L' AMMINISTRAZIONE FINGE DI IGNORARE
LA NECESSITA'  DI MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO. I CITTADINI SONO A RISCHIOQUESTA AMMINISTRAZIONE E'  LA VERA EMERGENZA
 
PER TUTTO CIO'  CHE NON E'ˆ STATO FATTO 
E PER CIO'  CHE E'ˆ STATO FATTO COSÃI' MALE

FIRMA PER CHIEDERE CHE IL PIANO D'€™EMERGENZA COMUNALE
VENGA APPROVATO SUBITO
E SI INIZI A FARE PREVENZIONE
ACP - SEL - associazione E' possibile


SE HAI AVUTO DANNI, SE HAI VISTO ALLAGAMENTI, SE CONOSCI FATTI, 
SE VUOI AVERE INFORMAZIONI
SE VUOI FIRMARE UNA PETIZIONE 
PER LA MESSA IN SICUREZZA E LA REDAZIONE DEL PEC

VIENI A PARTECIPARE

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Una città a rischio alluvione: quello che sappiamo



Proponiamo qui un approfondimento della situazione relativa al rischio alluvioni nel nostro territorio, di quello che andrebbe fatto, di quello che non è stato fatto. Il nostro vuole essere uno studio aperto al contributo dei cittadini. Chiediamo quindi  a chi volesse di inviarci materiale e considerazioni. La foto si riferisce all'alluvione del 2014.

Stanno sottovalutando il problema.  Le azioni intraprese sono insufficienti: più che fatti concreti abbiamo visto dichiarazioni sui giornali. Prova ne sia che la situazione dei fossi e del sistema fognario è esattamente la stessa di un anno fa, quando si è verificata l’alluvione del 27 novembre 2014. Non a caso, sebbene in modo ridotto, si sono verificati di nuovo allagamenti, paure, disagi, interventi d’urgenza. Come un anno fa, non abbiamo un Piano di Emergenza Operativo che guidi in modo razionale e sicuro le azioni di intervento in caso di calamità.
Questo è il quadro della situazione e delle precise responsabilità del governo Bacheca. Sta negli atti della giunta e degli uffici, per cui ogni parola a difesa del proprio operato da parte della maggioranza si scontra con la realtà dei fatti: nessun intervento previsto né attuato per migliorare la situazione della rete fognaria nei punti di storica criticità, mentre per quello che riguarda i fossi, siamo ancora alle fasi di studi e progettazioni preliminari. In un anno nessun intervento significativo, nemmeno di pulizia, sebbene 70mila euro di soldi stanziati in bilancio.

1. La criticità del sistema fognario
Cominciamo dal sistema fognario, perché nel corso del nubifragio di mercoledì 28 ottobre 2015 i fossi hanno retto, ma a saltare sono stati i tombini. La ragione di questo è nota agli amministratori. 
Lo sa il sindaco, che fa politica a Santa Marinella da 20 anni, lo sanno gli architetti in giunta – che hanno progettato e costruito case in questo territorio: il problema sta anche nella canalizzazione delle acque nere e bianche. In altri termini nelle fogne.
Un sistema virtuoso e sicuro per prima cosa dovrebbe essere separato: da una parte tubi che portano via gli scarichi domestici (le acque nere), da una parte tubazioni che portano via le acque pluviali, quando non c’è più la terra ad assorbirle, quando la terra è ormai coperta da strade, cortili, parcheggi, tetti e grondaie. Ovviamente queste tubazioni di acque bianche devono essere correttamente dimensionate (e ci devono essere dietro studi e calcoli), perché se sono insufficienti scoppiano al momento di massima portata. Tanto più scoppiano se invece di essere separate, si mischiano alle acque nere in un sistema definito “misto”. Ebbene i nostri amministratori sanno che la rete fognaria di Santa Marinella è per la maggiora parte, appunto, mista e guarda caso lo è nei punti che il 28 ottobre si sono allagate.
Lo è sul lungomare Marconi, lo è sul tratto di Via Aurelia centrale (davanti alle poste, per capirci), e in generale nei quartieri a costruzione meno recente.
Su via IV novembre invece il problema è un altro. Le acque bianche sono separate, ma chiaramente il collettore è troppo piccolo ormai per smaltire le piogge torrenziali, se non altro perché fino a dieci anni fa in quel quartiere c’erano molte villette con giardino, ed invece ora ci sono molti palazzi con grondaie, parcheggi, cortili. Insomma pioggia che non trova un terreno per essere assorbita, ma cemento o asfalto su cui correre.
Questa situazione è nota agli amministratori della maggioranza Bacheca, come dovrebbe essere noto il fatto che ormai, vista la tropicalizzazione del clima, dobbiamo aspettarci nubifragi in ogni stagione. E ogni anno.
Questa situazione è nota e amministratori prudenti, rispettosi e preoccupati di difendere i cittadini dovrebbero programmare interventi sul sistema fognario, almeno sui tratti di maggiore criticità. Oltre al lungomare, al centro, a via IV novembre, si sa benissimo che si allagano pure le parti basse di via Valdambrini e via dei Fiori, la Quartaccia in molti punti e soprattutto alla confluenza di via Ponte Nuovo (lì una casa viene sistematicamente allagata ogni volta che piove un po’ di più). A questo si aggiunga il ponte di via Lazio, e il sottopasso ora pedonale cosiddetto “dei carabinieri”, che diventa un lago. E altre situazioni che, in quanto professionisti dell’edilizia, almeno tre assessori conoscono bene.

Situazioni note, ma anche situazioni che la maggioranza per ora non ha inteso affrontare con opere strutturali e definitive. A parte il fatto che se la Gesam pulisse con regolarità le strade, la pioggia non accumulerebbe foglie e sporcizia, i problemi più grandi non stanno nelle griglie o nei tombini in sé (dall’estate la squadra comunale composta da due operai, ha realizzato circa 200 interventi). Il problema sta nel sistema fognario e nel programma triennale delle opere pubbliche c’è un importante investimento per realizzare fognature a Perazzeta (visto che non ci sono), ma per il resto non è previsto nulla.
Forse i nostri amministratori ritengono che un po’ di acqua in cantina e un po’ di disagi nei giorni di forte pioggia debbano essere sopportati dai cittadini, piuttosto che risolvere in modo strutturale i problemi con investimenti che vanno sottoterra e che nessuno vede. E poi è sempre meglio investire soldi in festicciole estive di paese che rifare le condotte fognarie nei punti critici. Così forse pensano gli amministratori che non sono responsabili, a nostro giudizio.

2. Fossi e fragilità idrogeologica, il nostro punto debole

Sulla fragilità idrogeologica di Santa Marinella ormai sappiamo tutto.
Lo sappiamo dopo gli eventi del ’81 e del ’96. Lo sappiamo dopo il cosiddetto “studio Margaritora” del ’98 (che ha analizzato tutto il territorio e ipotizzato varie soluzioni). Lo sappiamo attraverso studi intermedi da parte di geologi, o di associazioni, lo sappiamo perché conosciamo il nostro territorio: numerosi torrenti scendono da colline ripide e prendono nella corsa velocità, attraversano terreni argillosi e franosi, colline brulle dove per lo più mancano alberi a trattenere la pioggia, arrivano in un tratto urbano dove sono per lo più strozzati o tombati dalle costruzioni, oltre che insozzati dagli incivili che ci buttano rifiuti ingombranti. Se tutto va male, esondano. Pure dove meno te lo aspetti, come ad esempio il fosso di Ponte nuovo lo scorso anno, fosso mite fino a quando non ha gravemente danneggiato due aziende floricole nel giro di tre ore.
La situazione è nota, eppure nei sette anni e mezzo di governo che Bacheca si lascia alle spalle gli interventi sui fossi sono stati pochi e non strutturali. Paradossalmente sono stati pochissimi proprio nell’ultimo anno, dopo l’alluvione del 27 novembre 2014.
Che cosa si è fatto da allora?
Sono state rimessi in sicurezza le foci dei due fossi esondati. Sono stati messi in bilancio prima 43mila euro, poi 70mila per la pulizia dei fossi, che però non sono stati spesi.
E’ stato affidato uno studio a tre geologi esperti del territorio per un “censimento e analisi delle opere di manutenzione idraulica da realizzare sui fossi”.
Successivamente (lo scorso 20 luglio) agli stessi geologi è stata affidata la realizzazione di uno studio preliminare per la messa in sicurezza dei fossi più grandi e più pericolosi: Ponton del Castrato e Castelsecco. Meno male, ma doveva essere fatto prima. Meno male, ma per ora è solo uno studio preliminare.
Meno male, ma dopo un anno da un grave nubifragio, si ha proprio l’impressione che con i fossi stiamo ancora a “carissimo amico”, per dirla con la lingua dei nostri anziani.


3. La questione del PEC

La sigla significa Piano di Emergenza Comunale. E’ un documento indispensabile che però è un corpo vivo; deve essere aggiornato al cambio della situazione. Infatti nel PEC c’è scritto come un Comune si deve muovere quando è in atto un’emergenza (terremoti, alluvioni, incendi, diffusione di sostanze chimiche pericolose, ecc.): chi si deve muovere (con tanto di numeri di telefono), dove stanno i mezzi che servono, chi li guida, dove stanno eventualmente le tende o gli altri mezzi del soccorso, dove il luogo di raccolta, dove la centrale operativa, come funziona, che succede se si interrompono i contatti, chi contatta le scuole o gli ospedali e per fare cosa ecc. Insomma il Piano organizza, razionalizza e velocizza le azioni per affrontare l’emergenza.
La legge n. 100 del 12 luglio 2012 ha reso obbligatorio il PEC e Santa Marinella è dal 2012, guarda caso, fuori legge. Proprio noi che abbiamo avuto i morti con l’alluvione dell’ 81, abbiamo la maglia nera del comprensorio, visto che Civitavecchia, Allumiere e Tolfa hanno approvato e presentato il Piano in Regione.

Ora una recente legge Regionale ha ribadito l’obbligatorietà del PEC e obbligato i Comuni, che lo avessero approvato prima del luglio 2014, ad aggiornarlo. A quelli che lo hanno approvato dopo, spetta solo il compito di aggiornarlo una volta l’anno, come per tutti da ora in poi.
Questa sarebbe stata la nostra situazione, poiché in effetti (dopo che l’opposizione ha portato almeno tre volte la questione in Consiglio), il Comune ha di nuovo commissionato la redazione di un PEC e ha pagato 10 mila euro la sua redazione. Peccato che lo tiene nei cassetti dallo scorso aprile senza approvarlo in Consiglio comunale e renderlo così operativo.
A questo quadro si aggiunga un particolare: a partire dalla giunta Tidei, il generale Martinelli aveva preparato un PEC. Con la giunta Bacheca ci ha riprovato, aggiornandolo. In ultimo aveva chiesto un computer e un impiegato per portarlo a termine, gratuitamente, ma invano.
Così dopo l’alluvione del 27 novembre 2015 il Comune di Santa Marinella sta affrontando la stagione a massimo rischio alluvioni senza PEC.

E questi sono i fatti.






mercoledì 4 novembre 2015

La verità ti fa male lo so

Successivamente all'affissione di un manifesto e alla firma congiunta di un comunicato da parte di ACP, SEL, E' possibile, in cui si esprimevano legittime critiche con i toni civili di un'opposzione seria, il sindaco ha risposto con parole arroganti e mentendo alla città. Questa è la nostra replica.



Sul Piano di Emergenza Comunale il sindaco Bacheca e il consigliere Calvo  stanno mentendo  ai cittadini di Santa Marinella e Santa Severa.

Il piano è obbligatorio per legge e serve ad affrontare le emergenze, oltre che a fare prevenzione. Lo abbiamo detto per anni e finalmente diversi mesi fa la giunta  Bacheca ha affidato l’incarico ad una professionista esperta in  materia.
 Il piano è stato quindi consegnato al Comune il 20 aprile scorso, ma la giunta si è guardata bene dal fare  tutti i passi necessari  per portarlo in Consiglio comunale. Per ignavia, per indifferenza verso i reali problemi della città che amministra o per finalità a noi sconosciute, l’ha dimenticato come un’inutile scartoffia.
 Nel frattempo lo scorso agosto sono uscite le nuove linee guida per  i piani di emergenza, che però non hanno vanificato quelli già in vigore, come invece hanno affermato  sindaco e consigliere, mentendo alla città. E’ sufficiente leggere la delibera regionale 415 dello scorso agosto per capire come stanno le cose.
  Se l’amministrazione Bacheca avesse approvato il Piano di Emergenza, che è pronto dallo scorso aprile, ora, nella stagione a maggior rischio di alluvioni,  questo sarebbe da aggiornare fra un anno ma comunque  operativo, cosa che Bacheca e Calvo invece hanno negato.
Lo hanno fatto alzando i toni, senza poter vantare nessun risultato per questa città. Piuttosto,  come un  disco rotto, il sindaco continua a ricordare la propria vittoria alle elezioni di due anni e mezzo fa.
Arroccato nella sua stanza, Bacheca  non si rende neppure conto che se ha vinto le elezioni, ha perso l’occasione di farsi onore come un sindaco capace e stimato. Ha perso l’occasione di far crescere la città, di renderla più forte economicamente e culturalmente.
Al contrario, ha saputo solo ricoprirla  di opere pubbliche  non finite, di impianti sportivi chiusi, di scuole insufficienti, di mancanza di decoro urbano, di feste non autorizzate, di infrastrutture obsolete, di amici degli amici e di  parole arroganti.
Per questo, come tutti quelli che hanno torto,  l’unica cosa che gli rimane da fare è insultare gli avversari politici, ignorando i problemi della città.
Ma ora, sindaco Bacheca, è arrivato davvero il momento di avere vergogna, per tutto quello che non è stato fatto e per tutto quello che è stato fatto così male.

Lista Civica ACP – SEL – Associazione E’ possibile

domenica 1 novembre 2015

LA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO DI BACHECA? LO STATO IN CUI VERSA LA CITTÀ LO HA GIÀ CONDANNATO



Sabato 7 novembre le opposizioni - SEL, ACP, è possibile - incontrano i cittadini per illustrare il PEC e censire danni e disagi dopo le piogge di mercoledì 28 ottobre.

(Ecco come si presentava il Fosso di Ponte nuovo un anno fa dopo l'alluvione)
Non è possibile negare la realtà: un altro temporale, un altro disastro mancato per un soffio. La città giudica il Sindaco sulla base dei “risultati” degli oltre sette anni in cui non ha gestito questa amministrazione. Non serve la procura, basta fermarsi un attimo e analizzare quanto è successo con il temporale di giovedì scorso.
Ancora una volta, i volontari sono stati costretti a lavorare senza PEC, il Piano di Emergenza Comunale che, dopo anni di tentennamenti, questa amministrazione ha finalmente commissionato per poi lasciarlo marcire in un cassetto. Dopo averlo pagato, beninteso.

I volontari hanno svolto il loro compito con la solita dedizione ma, ancora una volta, senza la necessaria pianificazione e tutela che l’applicazione del Piano di Emergenza offrirebbe loro. Esattamente come lo scorso anno. Abbiamo avuto fortuna. Ma possiamo contare su questo? I forti temporali sono ormai la regola e senza una gestione oculata del problema prima o poi ci troveremo a dover affrontare una tragedia: una tragedia annunciata. Senza pianificazione, peraltro obbligatoria per legge, la buona volontà dei volontari non basterà. 

D'altronde, il rapporto tra la maggioranza e questi ultimi è piuttosto ambiguo se è vero, come è vero, che da una parte si osanna formalmente il loro operato e dall'altra li si espone a ogni genere di rischio. È cronaca di questi giorni: molti di loro sono stati piazzati in una struttura abusiva, che ora forse saranno costretti a demolire e, il danno oltre la beffa, l’associazione di cui fanno parte dovrà forse subire un procedimento penale a causa della situazione in cui li ha portati la maggioranza. Ad aggravare il quadro, l’ennesima dichiarazione apparsa in queste ore sui giornali. Bacheca non si fa scrupolo e scarica sui sommozzatori tutta la responsabilità dell'abuso ergendosi anzi a virtuoso paladino della legalità la cui fiducia è stata tradita da coloro che aveva così generosamente omaggiato.
Questa è l’ennesima prova di una città stremata dall'ignavia, da anni di leggerezza, di impunità, di assenza totale di pianificazione e controllo. Una città in cui le opere previste dalle convenzioni urbanistiche vengono ignorate, i volontari vengono umiliati, strutture pubbliche seminuove come la piscina comunale cadono a pezzi e a ogni goccia di pioggia possiamo solo pregare affinché la fortuna ci assista.
Questa è Santa Marinella da quando è amministrata da Bacheca. Ora c’è anche la procura a ricordarcelo ma nel nostro giudizio poco cambia: la città vive sulla propria pelle il fallimento di questa maggioranza. Proprio per questo, Sel, ACP e l’associazione è possibile invitano tutti i cittadini al tavolo d’incontro che si terrà Sabato 7 novembre sotto i portici dell’arena Lucciola. Illustreremo il PEC e la sua importanza e raccoglieremo testimonianze per elaborare una mappatura delle criticità, dei disagi, dei danni patrimoniali subiti. Rimbocchiamoci le maniche per cambiare strada.

ACP - SEL - Associazione E' possibile
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