“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

sabato 13 dicembre 2014

Santa Marinella, alluvioni e bombe d'acqua (?)

(il fosso affluente di quello denominato "Ponte Nuovo" come si presentava la mattina del 28 novembre)

Come contributo alle riflessioni che si fanno in città in questi giorni, pubblichiamo un elenco di FATTI sul problema idrogeologico e la sua gestione a Santa Marinella, a cura di Stefano Massera (geologo a suo tempo impegnato con altri nello studio Margaritora).
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2000 anni fa. Numerose fonti storiche testimoniano di alluvioni devastanti a Santa Marinella fin dall'€™epoca dei romani;

1946. I più anziani ricordano un alluvione con esondazione di tutti i fossi (non ci sono dati pluviometrici);

1958 in poi. I più intensi eventi piovosi di picco a 2h (quelli che ora sono definiti “bombe d’acqua”) si sono verificati nel 1958: 60 mm, 1960: 86 mm, 1977: 50 mm, 1991: 53 mm (dati dal servizio idrografico nazionale, stazione di Civitavecchia);
1981. Il 2 ottobre si abbattono piogge per 125 mm in 3h (pluviometro di Allumiere) di cui 75 mm in una sola ora. A Santa Marinella esondano tutti i fossi provocando 6 vittime e danni ingenti;

1996. A fine novembre si abbattono 65 mm di pioggia in un giorno di cui 48 in sole due ore (stazione di Allumiere). I fossi di Santa Marinella esondano tutti. Non ci sono vittime ma una persona decede a seguito del trauma subito;

1997. Viene commissionato lo â"studio Margaritoraâ" a un'equipe di ingegneri geologi (me compreso) che hanno caratterizzato il territorio e proposto delle soluzioni;

1998. Si verifica la frana su Sarno e viene emanata la "Legge Sarno" che prevede finanziamenti per interventi di miglioria per il rischio idrogeologico;

1998. Il DLgs 112/98 obbliga Ogni Comune a dotarsi di una struttura comunale di Protezione Civile;
2000. Molti comuni del Lazio accedono a finanziamenti importanti con la legge Sarno. La documentazione proposta da S. Marinella è incompleta e tardiva e la città non accede ad alcun finanziamento;

2006. Il Sindaco Tidei affida al Gen. Martinelli l'€™incarico per la redazione del piano di emergenza comunale. Il lavoro giungerà a una forma strutturata ma non sarà mai reso operativo per gestire le emergenze;

2008. L'€™incarico a Martinelli viene confermato dal Sindaco Bacheca. Il piano di emergenza sarà  portato in consiglio comunale per tre volte e per tre volte ritirato per la sua forma ancora incompleta; il generale Martinelli lamenta la mancanza di collaborazione e chiede un computer e 2 persone che lo aiutino ad aggiornare il piano. Non li avrà.

2011. Il comitato 2 ottobre organizza una serie di iniziative e proiezioni per i 30 anni dall'alluvione del 1982 raccogliendo una scarsa partecipazione di cittadini;

2012. la legge 100 impone ai comuni l'adozione di un piano di emergenza entro 90 giorni da luglio; 

2013. La minoranza presenta un'interrogazione sulla mancanza di piano di emergenza nel comune di santa marinella. La riposta della maggioranza è tardiva ed evasiva: vota la mozione ma poi la lascia nel cassetto 8 mesi.

2013. Su proposta della minoranza la maggioranza Bacheca (2) storna dal bilancio l'€™importo per affidare a un professionista la redazione del piano di emergenza comunale;

2014. Agosto. Viene affidato a Marianna Cerillo l'€™incarico per la redazione del Piano di emergenza comunale. Si tratta di un professionista di grande esperienza in materia già  impegnata in analoghe attività  in importanti comuni italiani;

2014. Si verifica l'€™evento di fine novembre misurato a S. Severa con 86 mm di precipitazioni. Lâ€'evento del 2014 si è concentrato su S. Severa e Santa Marinella Sud,  non a monte (leggendo i dati sopra riportati, è evidente che con 86 mm in unâ€'ora a monte ci sarebbero state ben altre conseguenze a valle). La protezione civile e i volontari si spendono con grandissima dedizione ma sono costretti a farlo nell'€™improvvisazione dettata dalla mancanza del piano di emergenza. 

a cura di Stefano Massera


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