(il fosso affluente di quello denominato "Ponte Nuovo" come si presentava la mattina del 28 novembre) |
Come contributo alle riflessioni che si fanno in città in questi giorni, pubblichiamo un elenco di FATTI sul problema idrogeologico e la sua gestione a Santa Marinella, a cura di Stefano Massera (geologo a suo tempo impegnato con altri nello studio Margaritora).
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2000 anni fa. Numerose fonti storiche testimoniano di alluvioni devastanti a Santa Marinella fin dall'epoca dei romani;
1946. I più anziani ricordano un alluvione con esondazione di tutti i fossi (non ci sono dati pluviometrici);
1958 in poi. I più intensi eventi piovosi di picco a 2h (quelli che ora sono definiti âbombe dâacquaâ) si sono verificati nel 1958: 60 mm, 1960: 86 mm, 1977: 50 mm, 1991: 53 mm (dati dal servizio idrografico nazionale, stazione di Civitavecchia);
1996. A fine novembre si abbattono 65 mm di pioggia in un giorno di cui 48 in sole due ore (stazione di Allumiere). I fossi di Santa Marinella esondano tutti. Non ci sono vittime ma una persona decede a seguito del trauma subito;
1997. Viene commissionato lo â"studio Margaritoraâ" a un'equipe di ingegneri geologi (me compreso) che hanno caratterizzato il territorio e proposto delle soluzioni;
1998. Si verifica la frana su Sarno e viene emanata la "Legge Sarno" che prevede finanziamenti per interventi di miglioria per il rischio idrogeologico;
1998. Il DLgs 112/98 obbliga Ogni Comune a dotarsi di una struttura comunale di Protezione Civile;
2000. Molti comuni del Lazio accedono a finanziamenti importanti con la legge Sarno. La documentazione proposta da S. Marinella è incompleta e tardiva e la città non accede ad alcun finanziamento;
2006. Il Sindaco Tidei affida al Gen. Martinelli l'incarico per la redazione del piano di emergenza comunale. Il lavoro giungerà a una forma strutturata ma non sarà mai reso operativo per gestire le emergenze;
2008. L'incarico a Martinelli viene confermato dal Sindaco Bacheca. Il piano di emergenza sarà portato in consiglio comunale per tre volte e per tre volte ritirato per la sua forma ancora incompleta; il generale Martinelli lamenta la mancanza di collaborazione e chiede un computer e 2 persone che lo aiutino ad aggiornare il piano. Non li avrà.
2011. Il comitato 2 ottobre organizza una serie di iniziative e proiezioni per i 30 anni dall'alluvione del 1982 raccogliendo una scarsa partecipazione di cittadini;
2012. la legge 100 impone ai comuni l'adozione di un piano di emergenza entro 90 giorni da luglio;
2013. La minoranza presenta un'interrogazione sulla mancanza di piano di emergenza nel comune di santa marinella. La riposta della maggioranza è tardiva ed evasiva: vota la mozione ma poi la lascia nel cassetto 8 mesi.
2013. Su proposta della minoranza la maggioranza Bacheca (2) storna dal bilancio l'importo per affidare a un professionista la redazione del piano di emergenza comunale;
2014. Agosto. Viene affidato a Marianna Cerillo l'incarico per la redazione del Piano di emergenza comunale. Si tratta di un professionista di grande esperienza in materia già impegnata in analoghe attività in importanti comuni italiani;
2014. Si verifica l'evento di fine novembre misurato a S. Severa con 86 mm di precipitazioni. Lâ'evento del 2014 si è concentrato su S. Severa e Santa Marinella Sud, non a monte (leggendo i dati sopra riportati, è evidente che con 86 mm in unâ'ora a monte ci sarebbero state ben altre conseguenze a valle). La protezione civile e i volontari si spendono con grandissima dedizione ma sono costretti a farlo nell'improvvisazione dettata dalla mancanza del piano di emergenza.
a cura di Stefano Massera
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