“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

sabato 13 dicembre 2014

ANCHE SANTA MARINELLA OSPITA RIFUGIATI



 
“Se me lo dicevate, venivo io a casa vostra”. Questa la battuta con cui Giobbe Covatta ha salutato  gli spettatori presenti alla sala Flaminia, una cinquantina, davvero pochi per uno spettacolo  esilarante condotto su  temi  sociali, primo fra tutti quello dei cambiamenti climatici dovuti alle scelte scellerate di tipo economico.
Giobbe Covatta  sul palco con un lungo monologo, è stato bravissimo e generoso  ed è davvero un rammarico constatare come un’amministrazione che porta duemila persone alla notte rosa per un tronista, relega ad un trafiletto sui giornali e su infocomune una manifestazione che avrebbe meritato lo sforzo dell’ufficio stampa e delle strutture comunali. Del resto presente tra i consiglieri dell’area di maggioranza c’era era solo Fratturato,  che per il suo assessore di  riferimento ha chiesto esplicitamente la delega ai rifugiati.

Infatti di questo si tratta, e dopo tre mesi dalla nostra interrogazione, dobbiamo tornare sul tema perché poco è cambiato. Lo spettacolo di Covatta si inserisce infatti nelle manifestazione del programma SPRAR, quello che da 3 anni porta  a Santa Marinella finanziamenti cospicui (quasi 300mila euro per il 2014)  fondi europei poi distribuiti ai comuni vincitori di un bando  dal ministero degli interni, per l’accoglienza di Rifugiati politici, in transito nella nostra cittadina, questo il link per leggere la nostra interrogazione e la risposta a firma della responsabile dell’ufficio comunale che segue il programma:

La stessa responsabile ad apertura dello spettacolo di Covatta, ha spiegato che attualmente gli immigrati sono 35, alloggiati in strutture di Santa Marinella e Tolfa, che le persone tutelate dallo SPRAR  si fermano a Santa Marinella per sei mesi, seguono corsi di italiano, lavorano se possibile, sono seguiti dalla ASL per tutta la certificazione di cui hanno bisogno, in modo ben diverso da quello che accade nei centri di accoglienza tristemente noti alle cronache.

Insomma senza dubbio una cosa di cui essere giustamente soddisfatti,  se non fosse per due questioni che torniamo a sollevare: la mancanza di trasparenza nei confronti della città e la mancanza di pubblicità delle storie dei rifugiati accolti, il fatto di tenerli ai margini.
Ci sembra davvero inutile, infatti, organizzare spettacoli o anche convegni (come quello che si è tenuto lo scorso 19 novembre al castello,) se poi nessuno ma proprio nessuno lo sa, a parte le persone direttamente coinvolte. Ci sembra assurdo che i corsi non siano pubblicizzati, che le storie dei rifugiati non diano occasione di interventi nelle scuole, e che non si cerchi nessun legame con le associazioni che già nel territorio si occupano di sociale.

Riguardo alla trasparenza, torniamo con forza a chiedere all’amministrazione Bacheca che al momento di affittare le case, sia pubblicato sul sito del Comune un avviso pubblico, affinché ci sia rotazione in questi affitti.  Attualmente non sappiamo  a quanto vengono affittati  tali alloggi,  come i proprietari siano stati contattati dal Comune di Santa Marinella o dall’Arci di Civitavecchia (la risposta all’interrogazione dice agenzie e giornali, ma sta di fatto che nessuno lo sa). Chiediamo inoltre che il programma sia descritto con un link sul sito, che le spese periodicamente possano essere motivate sullo stesso, così come messi in evidenza tutte le attività che dovessero riguardare i nostri ospiti. Per accoglierli al meglio, e per essere sicuri della trasparenza delle spese.

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