Con
la delibera approvata ieri sera, 10 agosto, Santa Marinella
può
contare su un progetto condiviso da
proporre in Regione come contributo per il bando europeo di
affidamento della gestione del
Castello di Santa Severa.
E'
un progetto credibile, attuabile, concreto e, soprattutto
unitario.
Un messaggio forte per la Regione che ora avrà il compito di
tenerne conto.
Questo è il risultato di un percorso iniziato alla fine del 2011,
che ha avuto come momento
importante di avvio le attività del comitato castello a
cui è seguita
una delibera consiliare votata all'unanimità nel 2013, ma
non accolta dalla Regione Lazio, proprietaria del
monumento.
Proprio
per superare l'impasse e dare
maggiore concretezza all'idea di un uso
pubblico del bene, è sorto spontaneamente un gruppo di
progetto
in seno al centrosinistra, che nell'ultimo anno è poi
cresciuto e si è
allargato sul territorio al di là del colore politico,
incontrando il consenso
di associazioni di varia natura: è così stato elaborato e ha
preso via via più
forza e consensi il progetto di un centro polifunzionale delle
arti, della
cultura, della divulgazione scientifica, polo di aggregazione
e sviluppo delle
comunità del comprensorio.
L'intrinseca
validità del progetto e l' evidenza della prospettiva di
uno sviluppo economicamente e socialmente sostenibile del
nostro territorio, ne
ha ora consentito l'approvazione da parte della stragrande
maggioranza del
Consiglio.
L'intelligente fattibilità dello stesso ha avuto ragione dei
distinguo
e delle resistenze spesso interessate di alcuni; e indurrà
altre amministrazioni
comunali a deliberarne l'adesione.
Dissentiamo
quindi dal PD locale che, qualche ora dopo lo svolgimento del Consiglio,
sentiva l'esigenza di piantare la bandiera di partito sulla
delibera, dopo che
nell'ultimo anno non ha mostrato alcun interesse a seguire
il progetto sul territorio e dopo avere anche rifiutato
l'invito che
veniva dalla Regione di unire stabilmente le forze locali dei
sostenitori del progetto.
Ci
auguriamo che l'attuale dirigenza del PD, dopo aver atteso input dalla Regione per un anno, ora possa insistere presso gli
stessi organismi regionali affinché un progetto unitario e
collettivo possa
essere realizzato.
Sotto
la bandiera del bene comune.
Lista civica "Un'altra città è possibile" - ACP
Lista civica "Un'altra città è possibile" - ACP
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