Dopo sei anni di differenziata, molti ancora lasciano rifiuti in giro, certi di poterlo fare senza conseguenze |
Facciamo presente ai nostri concittadini, ai
consiglieri di maggioranza, agli assessori e al Sindaco che due mesi fa, il 19
dicembre, l’ufficio ambiente ha assegnato per la seconda volta a una ditta
esterna il compito di pubblicare il bando per la raccolta dei rifiuti e ancora non
c’è traccia della pubblicazione. Anche questa ditta ha problemi di
ristrutturazione? Facciamo presente inoltre che il 28 febbraio prossimo sarà
trascorso esattamente un anno dalla fine del contratto con la Gesam e ci
piacerebbe molto sapere se i consiglieri trovano normale questo stato continuo
di “proroga”, e soprattutto se trovano accettabili le motivazioni “burocratiche “
addotte dal Sindaco. Lo chiediamo soprattutto a quei consiglieri che sanno
benissimo cosa si dice in giro per Santa Marinella, nei bar e nelle case: che
un degrado così generale in questa città non s’era mai visto.
Per quanto riguarda poi il servizio di
raccolta dei rifiuti e igiene urbana, abbiamo fatto un elenco in 10 punti della
storia del servizio degli ultimi sei anni, proroghe comprese.
E non solo per tenere in esercizio la mente.
- Il servizio di raccolta porta a porta e igiene urbana nel quinquennio 2011/2015 è stato costellato da problemi e critiche. I cittadini non collaborativi e incivili non sono stati educati né multati a sufficienza. I costi del servizio non sono diminuiti, come dovrebbe essere nella logica della differenziata.
- Le due Amministrazioni Bacheca a volte hanno difeso la ditta appaltatrice, a volte l’hanno criticata , anche nelle commissioni e in consiglio comunale. La Gesam ha da parte sua attribuito all’Amministrazione o ai cittadini le responsabilità delle inefficienze. L’amministrazione ha contestato alla Gesam alcuni disservizi con atti ufficiali, che però non hanno mai portato ad azioni significative.
- Il contratto da subito non è stato rispettato alla lettera, per accordi fra amministrazione e Gesam, che però fino al 2015 non sono stati formalizzati da “varianti” approvate in giunta. A nulla sono valse le segnalazioni in proposito di cittadini e consiglieri di minoranza, i dossier fotografici, gli esposti ai vigili, le interrogazioni e le mozioni presentate dalla minoranza per migliorare il servizio.
- Il contratto del 2011 prevedeva il passaggio immediato da raccolta stradale, a quella porta a porta, ma ciò non è avvenuto per i primi 10 mesi. Il Porta a porta si è realizzato poi del tutto solo nel 2015, cioè 4 anni dopo la stipula del contratto. A maggio del 2012 il sindaco ha firmato un’ordinanza che regolava il servizio con qualche cambiamento rispetto al contratto (aggiustamento possibile, ma da un’ordinanza del sindaco?) Erano previste novità per Santa Severa: raccolta porta a porta solo per umido e indifferenziato. Il resto (plastica, carta e vetro) sarebbe rimasto stradale, senza variazioni di costi
- Sempre nel 2015 la Giunta Comunale ha votato una “variante per implementazione” (tutt’ora in essere), che prevede altri servizi e costi aggiuntivi rispetto al contratto: 17.777,78 in più al mese a favore della Gesam. La delibera inserisce fra gli altri un servizio (ritenuto “aggiuntivo”)a pagamento, e cioè la raccolta porta a porta per l’indifferenziato nella frazione di Santa Severa. Questa modalità di raccolta era già presente nel contratto, nel capitolato e nell’ordinanza sindacale del maggio 2012, cioè risultava già fra i costi del servizio.
- Senza
ulteriori specifiche di contratto, fino
al 2015 nella frazione Santa Severa sono infatti rimasti cassonetti stradali, dove i cittadini hanno
conferito quasi tutto, specialmente in estate.
Ciò ha mantenuto alto il costo per il conferimento a discarica dei rifiuti indifferenziati. A nulla sono servite le proteste della minoranza, tra cui l’aver contestato che un servizio veniva pagato due volte (la raccolta dell’indifferenziato a Santa Severa)
- Sempre nel 2015, in previsione della fine del contratto nel febbraio del 2016, la Giunta ha deciso quindi di affidarsi ad una società specializzata, per scrivere un altro bando, che desse maggiori garanzie nel servizio di raccolta dei rifiuti e igiene urbana, come dichiarato in sede di Commissione consiliare. La scelta è stata opportuna, ma non tempestiva. Bisognerà infatti arrivare a fine agosto per avere la delibera di incarico alla società di ingegneria PMF Project Management & Finance per la redazione del nuovo bando.
- Sono seguiti incontri di Commissione consiliare, in cui l’Amministrazione ha spesso ribadito: il nuovo appalto dovrà prevedere un miglioramento del servizio e maggiori controlli sui cittadini incivili e sulla ditta. Dopo vari incontri con l’Amministrazione, nel novembre del 2015, la società incaricata ha consegnato il bando. Il delegato Maggi ha dichiarato in più occasioni che questo bando migliorerà il servizio. A quel punto mancavano tre mesi alla scadenza del contratto con la Gesam. I tempi erano stretti, ma sarebbe stato ancora possibile espletare bando e gara. E invece niente.
- Il progetto per il nuovo bando è stato approvato dalla giunta il 20 gennaio del 2016 (la delibera afferma che la maggioranza ha ulteriormente cambiato il testo del bando, e questo ha allungato i tempi). Il contratto è scaduto dopo poche settimane e l’amministrazione è stata costretta ad una prima proroga del servizio (sei mesi) a favore della Gesam con un’ordinanza del sindaco. E’ seguita poi una seconda ordinanza di proroga, che è stata motivata con problemi burocratici (colpa dell’Autorità Nazionale Anticorruzione che non avrebbe comunicato un certo codice)
- A settembre 2016 i problemi burocratici erano risolti. L’Amministrazione avrebbe potuto pubblicare il bando ma non lo ha fatto. Ha affidato la pubblicazione ad una ditta esterna (la legge lo permette), che a novembre ha rinunciato all’incarico. Lo scorso 19 dicembre l’amministrazione ha affidato di nuovo l’incarico a una seconda ditta esterna.
Dopo due mesi ancora nessuna traccia del bando.
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Ecco
l’elenco degli atti citati per chi volesse verificare di persona:
-
contratto sottoscritto tra AC e Gesam il 28/02/2011
- ordinanza
sindacale 42 del 31.05.2012
- contestazioni
del servizio o segnalazioni alla Gesam del 14.07.2011, 05.08.2011, 14.06.2012,
25.07.2012, 26.07.12 (dove l’amministrazione lamenta che “ogni giorno si
ricevono telefonate di protesta da parte dei cittadini che lamentano
disservizi” sulla raccolta porta a porta e lo spazzamento), 17.07.2013
- mozioni
della minoranza, del 9.07.2012 (“provvedimenti urgenti per migliorare il
servizio di raccolta differenziata “porta a porta”) e del 7.08.2013 (“Appalto
Gesam, risoluzione per gravi inadempimenti”). Questa ultima mozione si
componeva di 42 pagine di documentazione e sarà votata all’unanimità con D.d.C.
29/2013. La mozione non avrà poi corso. L’amministrazione non avvierà procedure
di risoluzione del contratto, ma farà una multa alla Gesam di circa 200mila
euro. Il provvedimento sarà contestato dalla Gesam e le parti troveranno un
accordo.
-
D.d.G. 79/15 per l’implementazione del servizio con costi aggiuntivi
-
D.d.G. 49/2015 con cui la Giunta fornisce indicazioni al responsabile per la
“redazione della progettazione del nuovo servizio di raccolta”
- D.D.
1543 del 21.08.2015, incarico affidato alla società PMF Project Management
& Finance per la redazione del bando
- nota
di consegna della “versione definitiva del progetto completa di tutti gli
elaborati richiesti” da parte della PMF del 16.11.2015
-
D.d.G. 7 del 20.01. 2016 con la quale viene approvato il testo della bando
-
Ordinanza sindacale n. 28 del 26/02/2016 -
prima proroga alla Gesam
-
Ordinanza sindacale n. 74 del 30/08/2016
- seconda proroga alla Gesam
- D.D
11 del 14.09.2016 che “conferisce l’incarico della pubblicazione (del bando) a
norma delle prescrizioni di legge alla società Publinforma”
- D.D. 148
del 19.12. 2106 che annulla l’incarico precedente e conferisce un nuovo
incarico per la pubblicazione del bando alla società LEXMEDIA
- Tra i
numerosi articoli sulla stampa locale: http://www.civonline.it/articolo/differenziata-maggi-fatti-passi-avanti
nei dieci punti leggo notizie di reato percè i consiglieri non presentano una denuncia
RispondiEliminaIntervengo con il mio nome e il mio cognome; "anonimo" può fare altrettanto?
RispondiEliminaIntervengo con la mia idea, ma credo che sia in linea con l'attività che ACP ha svolto in questi anni, male o bene, non sta a noi a giudicarlo.
La mia idea è questa: rispetto chi si rivolge alla giustizia, quando fa politica, ma mi piacerebbe costruire insieme a tanti un mondo dove la politica è davvero e solo l'arte nobile della polis, dove chi fa politica non commette reati (ovviamente) ma neppure ha come obiettivo (o necessità!) quello di fare denunce, se non appunto "politiche". Un mondo in cui chi fa politica non amministra la giustizia, né cerca reati, ma osserva il mondo, lo valuta, lo capisce, lo spiega e si impegna a migliorarlo, in particolare per i più deboli.
Nel merito, poi, va detto che dei dieci punti del post, solo il decimo è una novità. Il resto è stato a lungo spiegato e "denunciato" sui giornali, sui social, sul blog e in consiglio comunale - soprattutto. Dov'era la città? Dov'erano i consiglieri di maggioranza e gli assessori che detenengono il potere politico e amministrativo?
Concludo ricordando un episodio del 2010. Insieme agli allora colleghi di minoranza, ho firmato da consigliera un esposto alla Procura di Civitvecchia sull'assegnazione del bando alla ditta che attualmente opera. Quell'esposto non ha avuto nessun esito.
Paola Rocchi