“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

martedì 12 settembre 2017

...e finalmente apriranno le buste





La data è epocale. Per mercoledì 13 settembre l’€™amministrazione comunale ha convocato la prima seduta della commissione incaricata per la gara d’€™appalto sulla raccolta differenziata e l’™igiene urbana. Il contratto con la Gesam è infatti scaduto il 28 febbraio del 2016, e l’amministrazione l’ha prorogato ben 4 volte.
Quella del 13 settembre sarà  la fatidica seduta di “apertura delle buste” delle ditte concorrenti, buste che giacciono negli armadi del comune dallo scorso aprile, addirittura. La convocazione è prevista per le ore 11 presso il seminterrato della biblioteca civica (sala Rossellini) e, come alcune delle sedute delle successive, anche questa sarà  pubblica. I cittadini potranno  assistere e i membri di commissione dovranno operare sotto occhi e orecchi di chi vorrà  e potrà  partecipare.

ACP invita a farlo e siamo certi che anche sindaco, assessori, consiglieri non vedano l’ora. Parliamo di un servizio essenziale per la nostra città, non solo in termini di decoro a cui abbiamo diritto noi residenti, ma anche come vera e propria risorsa turistica. Una città  pulita è infatti immediatamente riconosciuta da chi ci viene a soggiornare, e viceversa. Purtroppo negli ultimi anni spesso si è visto troppo spesso il viceversa, e cioè una città  con strade o marciapiedi  non puliti, erbacce, campane usate regolarmente da molti come cassonetti per l’indifferenziata, discariche abusive. Oltre a questo, il nuovo appalto è il consistente della storia del nostro comune e ammonta a 28 milioni di euro, in 7 anni. Una torta bella grossa da monitorare con attenzione.

Dopo questa prima seduta di verifica dei requisiti delle ditte concorrenti, ne seguiranno altre di analisi della proposta economica fino ad arrivare all’aggiudicazione, la firma del contratto e l’inizio del nuovo porta a porta. Solo allora entrerà  in vigore il nuovo Regolamento approvato all’unanimità  in Consiglio comunale lo scorso 6 settembre. Quale sarà  la tempistica? Difficile da stabilire, se si considera che dalla consegna del progetto avvenuta nel novembre 2015 ad oggi sono passati bene due anni.
Rispetto a questo tempo così incomprensibilmente lungo, ACP si dichiara del tutto insoddisfatta della risposta all’interrogazione presentata e discussa dal Consigliere Massera in Consiglio comunale.

Copiamo il link della delibera di Consiglio comunale, dove si trovano il testo dell’interrogazione e la risposta. Quest’ultima ci sembra molto generica sul punto 1 ed elusiva sul punto 2, in cui si chiedeva in particolare di giustificare i due mesi di ritardo dalla consegna del progetto per il nuovo bando e la sua approvazione in giunta. Sono stati due mesi di stallo importanti, perché si sapeva che nel frattempo era in via di approvazione da parte del governo il nuovo codice degli appalti che ha in parte rallentato le procedure. Ma solo in parte, il resto a nostro parere sono ritardi ingiustificati. Come si capisce dall’interrogazione, che riporta come spesso accade una deformazione della verità: se “tutti gli elaborati del progetto” siano stati sottoposti all’attenzione della giunta nel novembre del 2015 non è dato sapere, il sindaco non lo ha dimostrato. Certo è che la giunta ha aspettato due mesi per approvarlo. E che poi sono seguite ben quattro proroghe.

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