La data è epocale. Per mercoledì 13 settembre l’amministrazione
comunale ha
convocato la prima seduta della commissione incaricata per la gara d’appalto sulla raccolta differenziata e l’igiene
urbana. Il contratto
con la Gesam è infatti scaduto il 28 febbraio del 2016, e l’amministrazione l’ha prorogato ben 4 volte.
Quella del 13 settembre sarà
la fatidica seduta di “apertura delle buste” delle ditte concorrenti, buste che
giacciono negli armadi del comune dallo scorso aprile, addirittura. La
convocazione è prevista per le ore 11 presso il seminterrato della biblioteca
civica (sala Rossellini) e, come alcune delle sedute delle successive,
anche questa sarà pubblica. I cittadini potranno assistere e i
membri di commissione dovranno operare sotto occhi e orecchi di chi vorrà
e potrà partecipare.
ACP invita a farlo e siamo certi che
anche sindaco, assessori, consiglieri non vedano l’ora. Parliamo di un servizio
essenziale per la nostra città, non solo in termini di decoro a cui abbiamo
diritto noi residenti, ma anche come vera e propria risorsa turistica. Una
città pulita è infatti immediatamente riconosciuta da chi ci viene a
soggiornare, e viceversa. Purtroppo negli ultimi anni spesso si è visto troppo
spesso il viceversa, e cioè una città con strade o marciapiedi non
puliti, erbacce, campane usate regolarmente da molti come cassonetti per l’indifferenziata,
discariche abusive. Oltre a questo, il nuovo appalto è il consistente della storia
del nostro comune e ammonta a 28 milioni di euro, in 7 anni. Una torta bella
grossa da monitorare con attenzione.
Dopo questa prima seduta di verifica
dei requisiti delle ditte concorrenti, ne seguiranno altre di analisi della
proposta economica fino ad arrivare all’aggiudicazione, la firma del contratto
e l’inizio del nuovo porta a porta. Solo allora entrerà in vigore il nuovo
Regolamento approvato all’unanimità in Consiglio comunale lo scorso 6 settembre. Quale
sarà la tempistica? Difficile da stabilire, se si considera che dalla
consegna del progetto avvenuta nel novembre 2015 ad oggi sono passati bene due
anni.
Rispetto a questo tempo così
incomprensibilmente lungo, ACP si dichiara del tutto insoddisfatta della
risposta all’interrogazione presentata e discussa dal Consigliere Massera in
Consiglio comunale.
Copiamo il link della delibera di
Consiglio comunale, dove si trovano il testo dell’interrogazione e la risposta.
Quest’ultima ci sembra molto generica sul punto 1 ed elusiva sul punto 2, in
cui si chiedeva in particolare di giustificare i due mesi di ritardo dalla
consegna del progetto per il nuovo bando e la sua approvazione in giunta. Sono
stati due mesi di stallo importanti, perché si sapeva che nel frattempo era in
via di approvazione da parte del governo il nuovo codice degli appalti che ha
in parte rallentato le procedure. Ma solo in parte, il resto a nostro parere
sono ritardi ingiustificati. Come si capisce dall’interrogazione, che riporta
come spesso accade una deformazione della verità: se “tutti gli elaborati del
progetto” siano stati sottoposti all’attenzione della giunta nel novembre del
2015 non è dato sapere, il sindaco non lo ha dimostrato. Certo è che la giunta
ha aspettato due mesi per approvarlo. E che poi sono seguite ben quattro
proroghe.
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