“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

martedì 29 agosto 2017

Proroghe Gesam, cosa è vero e cosa non lo è





Le motivazioni lette personalmente da Bacheca sulle proroghe alla Gesam non convincono per niente, come già dichiarato in Consiglio comunale dal consigliere Massera . Anzi, fra quello che sta scritto nella delibera che ha approvato il nuovo bando per l'igiene urbana  e quello che il sindaco ha detto in Consiglio comunale ieri  c'è una contraddizione così grossa da svelare definitivamente la scorrettezza dell'amministrazione Bacheca. Nonché la responsabilità dei consiglieri che lo tengono in piedi. E' un tecnicismo, e i nostri amministratori sperano che i cittadini non lo capiscano.

 La prima proroga alla Gesam e, di conseguenza tutte le altre, cominciano quando l'Amministrazione vota in ritardo il testo del nuovo bando, esattamente un mese prima della scadenza del contratto Gesam. A quel punto sarebbe stato matematicamente impossibile concludere tutte le procedure per assegnare il nuovo contratto. Proprio in quelle settimane è poi cambiata la legge nazionale sugli appalti, che secondo Bacheca avrebbe generato i successivi  ritardi "burocratici".

 Poiché questi ritardi  non ci sarebbero stati se la giunta avesse approvato per tempo il capitolato del nuovo bando,  perché lo ha fatto solo a gennaio 2016? Il progetto definitivo elaborato da una ditta specializzata e concordato con l'amministrazione era pronto ed è stato protocollato  a novembre 2015, annunciato come un bando molto migliorativo rispetto al servizio. Perché allora oltre due mesi di ritardo? La delibera che ha approvato il bando e l'ordinanza delal prima proroga firmata dal sindaco lo giustificano con le identiche parole: dopo la sua consegna il 16  novembre 2015  il suddetto progetto è stato ulteriormente esaminato dall’Amministrazione comunale in più riunioni consultive dalle quali sono emerse ulteriori proposte di modifica […] a seguito delle ulteriori modifiche e correzioni, i professionisti incaricati hanno trasmesso gli elaborati modificati in sostituzione e integrazione del progetto originalmente trasmesso”. Poiché alla minoranza tali riunioni consultive non sono state notificate, le “sostituzioni e integrazioni” non sono state comunicate né formalizzate, non sono stati pubblicati, né si conoscono atti  relativi a queste “modifiche e sostituzioni” che  avrebbero determinato due mesi di stallo nella pubblicazione del nuovo bando, Massera ne ha chiesto conto in Consiglio. Ebbene la lunga risposta all'interrogazione letta dal sindaco ha omesso completamente queste risposte, fino alla frase finale, che sconfessa completamente delibera e ordinanza: rispetto al progetto protocollato a novembre, il bando non ha apportato modifiche. Ah, no?

I castelli di bugie crollano prima o poi, e questo è venuto giù in un pomeriggio di agosto davanti ad un pubblico di pochi cittadini accaldati e una maggioranza di consiglieri e assessori che da anni accettano il racconto di favole per giustificare ritardi e inadempienze che ricadono tutte sui cittadini.

Torniamo a ripetere che è stata la stessa maggioranza a sottolineare quali saranno le novità del nuovo bando:  migliorerà il servizio porta  a porta, ridurrà ancora i rifiuti indifferenziati, eliminerà le campane stradali, permetterà una pulizia più capillare sulle strade e soprattutto capillari controlli su cittadini e ditta. Sono queste le promesse che ci hanno fatto e allora perché non si sbrigano? Nella sua risposta il sindaco ha riportato le solite scuse: la maggioranza non ha colpa, la colpa è degli uffici. C'è il piccolo particolare che in un comune gli uffici dipendono dalla maggioranza che governa. Le scuse di Bacheca sono ormai insopportabili.





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