Una struttura comunale disorganizzata, dove regna il malumore di impiegati e
responsabili. Questo è il bel risultato della gestione Bacheca. La storia degli
ultimi mesi ne è un esempio lampante. Come tutti sanno, per gli ultimi
adempimenti di bilancio, l’Ufficio ragioneria ha dovuto reclutare un ragioniere
del Comune di Ladispoli, inserito nel
“Consiglio di direzione” senza che ne svolga le funzioni. I documenti di
bilancio li ha firmati il Responsabile dell’ufficio personale, perché
nessun altro attualmente dirige (né vuole dirigere)
l’ufficio ragioneria. Stessa storia per l’ufficio istruzione, che a quanto
sappiamo è momentaneamente affidato al segretario comunale fino al 28 febbraio
– poi qualche santo provvederà. Attualmente nessuno dirige nemmeno il settore
importantissimo dell’Ufficio tecnico, che ha competenza sui lavori pubblici e
sui 5 cantieri aperti, sulle scuole,
sulla raccolta differenziata. Il
responsabile usufruisce di un lungo congedo e né l’Amministrazione, né
l’assessore al Personale Fratturato hanno fino ad ora disposto una
sostituzione. Fra qualche giorno potrà andare alla firma il contratto per la
ditta che dovrebbe riprendere i lavori in via delle Colonie, ma se non ci sarà
un sostituto al responsabile, nessun contratto potrà essere sottoscritto, e i
lavori dovranno attendere ancora. Oltre a ciò, le ultime disposizioni di legge
sugli acquisti degli uffici statali hanno trovato la struttura comunale del
tutto impreparata, proprio perché nessuno ha organizzato la transazione, né
coordinato gli uffici. Insomma un caos, dove impiegati e responsabili sono
lasciati di fatto a loro stessi, mentre non si capisce quale ruolo positivo e
quali risultati abbiano ottenuto i 4 (poi 3 ed ora di nuovo 4) membri del
Consiglio di Direzione nominati dalla giunta Bacheca e incaricati di occuparsi
di personale. Sono costati in 5 anni
oltre 250 mila euro, e fra loro figura un esponente politico del PDL che in passato si occupava
di Urbanistica e che fa di mestiere il ristoratore. Del resto anche questo è lo
specchio della giunta Bacheca: non interessano competenze e meriti, ma spartizioni. Se poi le cose
vanno come vanno, perché stupirsi?
La lista "Un’altra città è possibile"
Nessun commento:
Posta un commento