Nel
convocare un consiglio comunale per il prossimo 1 aprile, l’Amministrazione ha
trascurato, e temiamo deliberatamente evitato, di inserire un’interrogazione
protocollata il 6 marzo sui ritardi nell’esecuzione dei lavori in Biblioteca.
Ci sembra un bell’atteggiamento da struzzi, quello di ficcare la testa sotto la
sabbia per non ammettere che per l’ennesima volta un’opera pubblica non è stata
conclusa secondo i tempi stabiliti. Ricordiamo infatti che, a quanto abbiamo appreso dai giornali e dalle
determine, dopo aver preso atto di intralci, intoppi, sub appalti vari e quindi
aver proceduto ad una variante, è stata la stessa amministrazione a porre un
nuovo limite per la conclusione del lavori nel gennaio 2014.
Quando
risposta ci sarà, temiamo di ascoltare di nuovo un ritornello già noto: per il
sindaco e la sua maggioranza non esiste
l’assunzione di responsabilità di fronte a inefficienze di nessun tipo, al
contrario è sempre colpa di altri, e mai
della gestione comunale dei Lavori pubblici (in questo caso), gestione che sta
dimostrando perfetta continuità con la precedente amministrazione Bacheca.
Lo
dimostrano persino casi singoli. Nel 2010 come minoranza ponemmo la questione
della terrazza di largo Costici (sita su lungomare Marconi, limitrofa all’Hotel
Le Najadi) , pericolante allora nel suo tratto finale. La situazione non è
cambiata, lavori di ripristino e di eliminazione della pericolosità non sono
stati fatti e nell’ultimo intervento sulla stampa l’assessore Bronzolino ha
parlato di non meglio identificate “difficoltà burocratiche”. Questo significa
che in 4 anni l’ufficio Lavori pubblici non è riuscito a risolvere la
questione? Anche su questa vicenda i consiglieri Bianchi e Rocchi hanno
presentato un’interrogazione in questi giorni.
La
verità è che il degrado di Largo Costici non importa al sindaco, come non importano altre situazioni; inoltre
qui non avrebbe potuto mettere il suo
cartello delle “Grandi opere” (anche perché sulle “piccole” di Largo Costici ha
permesso che fosse il privato a operare). La storia recente sta dimostrando che quel cartello è
evidentemente il principale, anche se non unico, motivo di interesse per i lavori pubblici
secondo la gestione Bacheca, prima e seconda.
Anche
nel caso di via delle Colonie si è iniziato quando non tutti i problemi
burocratici erano risolti, solo che in questo caso la risoluzione di certi
dettagli è stata rimandata, perché la campagna elettorale era alle porte.
Il
risultato è sotto gli occhi di tutti.
La
differenza tra un sindaco che pensa a sé e alla sua rielezione, invece che
pensare agli interessi della città, è sotto gli occhi di tutti.
Paola
Rocchi consigliere ACP
Andrea Bianchi consigliere PD