“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

domenica 9 marzo 2014

Una città di cantieri fermi




Protocollata venerdì un’interrogazione a firma dei consiglieri Rocchi e Bianchi sui ritardi nella consegna della biblioteca, ritardi che stanno procurando disagi a molti utenti, in particolare a chi studia. Chiediamo di sapere il perché i lavori non siano ancora conclusi dopo due anni dal loro avvio, posto che i vari “intoppi”, di cui ci hanno riferito sulla stampa,  non possono giustificare in alcun modo una tale gestione. Speriamo insomma che nessuno voglia raccontare la favola che il rinvenimento di tubature di eternit o lavori aggiuntivi nella condotta fognaria siano i responsabili del ritardo. Ricordiamo che i lavori, consegnati alla ditta vincitrice del bando di gara nel mese di aprile del 2012, dovevano concludersi nel dicembre dello stesso anno.  Un anno dopo, cioè tre mesi fa, non solo non era concluso niente, ma la giunta deliberava una nuova variante della precedente delibera e indicava un nuovo termine, cioè gennaio 2014. Ora apprendiamo dai giornali che secondo il sindaco mancherebbero solo i vetri e l’ascensore, e poi sarebbe fatta. Con lo  stesso principio dovremmo considerare per fatte  tutte le altre grandi opere incompiute ormai da anni. Apprendiamo come l’ottimismo abbia contagiato anche l’assessore Bronzolino, fiducioso nel fatto che l’ufficio dei lavori pubblici non solo possa seguire le opere  ancora incompiute, ma sia pronto per affrontarne in contemporanea altre 4 di grande importanza. Esclusa la terrazza di largo Costici nel tratto pericolante, che invece sarebbe improvvisamente diventato di competenza statale.
In tutta franchezza, ci sentiamo di dire all’assessore e al sindaco che in assenza di un cambio di marcia nella gestione dell’ufficio e degli appalti, non solo non c’è nessuna garanzia che le opere iniziate possano finalmente concludersi in tempi brevi, ma risulta quanto meno azzardato intraprenderne delle altre.
Ci sembra francamente offensivo della intelligenza dei cittadini, continuare a giustificare le inefficienze dell’amministrazione con la storia dei fallimenti delle imprese impegnate nei lavori, come nel caso di via delle Colonie (e si vocifera anche in altre opere).
In fatto di opere pubbliche, al Comune spettano compiti importantissimi e discriminanti: scrivere i bandi inserendo anche criteri di garanzia e di qualità (non solo quindi economici), espletare le gare in tutte le fasi (ad esempio anche in quella del controllo di offerte anomale),  fare controlli tempestivi e tempestivamente sanzionare le ditte nel caso di ritardi o inadempienze. Evidentemente negli ultimi anni l’Amministrazione è mancata su tutti questi fronti, per cui la sua responsabilità nei ritardi è enorme.
Per questo auspichiamo e chiediamo al sindaco e all’assessore di cambiare marcia e modificare l’intero approccio verso i Lavori Pubblici.
Lo speriamo, perché una città di cantieri fermi è deprimente solo a vedersi, oltre che a viverci.

Paolo Montaldo, coordinatore ACP
Paola Rocchi, consigliere ACP

Nessun commento:

Posta un commento