“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

lunedì 23 marzo 2015

Discarica di Rio Fiume: chiediamo interventi immediati.


(immagine tratta dal sito dell'ARPA LAZIO)

Siamo rimasti davvero sorpresi nel leggere le dichiarazione del consigliere e delegato all’ambiente del comune di Tolfa Armando D’Amico relative alla discarica di Rio Fiume. Siamo così sorpresi da ritenere che ci sia un equivoco e che a breve il sindaco Bacheca chiarirà  la questione, e ne renderà pubblici i termini.

La denuncia  dei Rangers  protocollata al Comune di Tolfa il 20 settembre 2011, era circostanziata e parlava testualmente di “enormi quantità” di rifiuti venuti alla luce, di “danno ambientale” evidente ad occhio nudo, di “pericoloso percolato” di cui si ipotizza l’esistenza, di “contaminazione dell’area” e delle acque marine dove sfocia il fosso. Da allora il Comune di Tolfa non si è mosso, né a quanto capiamo ha coinvolto il Comune di Santa Marinella. In caso contrario, i cittadini di Santa Marinella dovrebbero essere informati per chiedere ragione ai propri amministratori.

 Sta di fatto che da allora nulla è stato fatto, la discarica su Rio Fiume non è stata bonificata, e i Rangers hanno prodotto un nuovo e preoccupante dossier fotografico lo scorso febbraio. Di fronte a tutto ciò, secondo quanto letto dalla stampa, D’Amico invece di rassicurare tutti e descrivere le azioni intraprese dal Comune di Tolfa, o da entrambe le amministrazioni, per rimediare in tempi brevissimi al grave problema ambientale e mettere in sicurezza l’area e le acque del fosso, sembra unicamente interessato ad accusare il Comune di Santa Marinella, e profilare l’ipotesi di un risarcimento economico. Al danno si aggiungerebbe la beffa.

Speriamo che il sindaco Bacheca risponda con fermezza a questa incomprensibile posizione, ristabilendo le priorità. Ci aspettiamo che difenda con ogni mezzo l’ambiente montano e marino, e  che si preoccupi in primo luogo della salute dei cittadini. La questione sarà poi senza dubbio portata in Consiglio con un’interrogazione dell’opposizione, perché a questo punto le dichiarazioni sul giornali, che prima rassicurano e poi buttano benzina sul fuoco, non fanno capire niente. Soprattutto non danno garanzie di tutela  sulle cose  più importanti: la salute delle persone e l’integrità dell’ambiente.

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