Sulla vicenda della biblioteca
chiusa per lavori nell’aprile del 2012, il
sindaco dovrebbe chiedere scusa ai cittadini, agli impiegati e agli utenti. Una
ristrutturazione che doveva durare 6 mesi per una spesa di 600mila euro, è
ferma esattamente da 3 anni e costerà quasi un milione di euro.
Invece della
scuse, ieri abbiamo avuto l’ennesima foto in posa del sindaco davanti alla
cosiddetta grande opera. Per ora, più che l’inizio dei lavori, quello che è
successo ieri è semplicemente la consegna del cantiere alla nuova ditta, con le
solite dichiarazioni del sindaco.
Senza
dirci quanto dovranno durare esattamente i lavori, che speriamo inizieranno a giorni,
il sindaco è tornato a parlare di “ostacoli tecnici e burocratici” quando, come
capo dell’amministrazione appaltante, ha permesso lui stesso che un rubinetto
per l’acqua di cantiere fosse istallato
da ACEA dopo un anno e mezzo dalla richiesta, che le modifiche ad una scala si
bloccassero per 8 mesi. Tutto questo nessuno lo avrebbe tollerato a casa propria,
ma il sindaco sì, lo ha tollerato per la biblioteca. Non si è mosso né con
ACEA, né con la Regione. A parte ciò, dovrebbe poi spiegare perché al momento
dell’assegnazione della ditta nel 2012, non ci si è assicurati sulla solidità economica dell’impresa. Una
ditta non collassa in pochi mesi, se non ci sono già le premesse di difficoltà,
che un Comune deve valutare con
attenzione.
Questa vicenda ci impone inoltre
di tornare a segnalare la questione dell’ufficio lavori pubblici, a partire
dalla situazione dei cantieri, che è sotto gli occhi di tutti. La strategia del
sindaco di protestare sempre contro terzi per impedimenti burocratici e scherzi
del destino, può ingannare solo gli ingenui, visto che chiaramente
è una faccenda di gestione dell’ufficio e di assegnazione dei lavori.
Dal 2010 l’ufficio lavori
pubblici è gestito da responsabili assunti direttamente dalla giunta.
Attualmente sono due, con la divisione delle competenze e la diminuzione delle
risorse umane, collocate in altri settori. Perché un ufficio che gestisce le opere pubbliche e tutti gli
impianti comunali, il cimitero, la
manutenzione degli uffici e quelle di scuole sempre bisognose di lavori, si
permette di impoverire la dotazione organica della struttura amministrativa che
deve provvedere a tutto questo? Qual è il senso? A ciò si aggiunga che il
professionista assunto di recente a gestire le “grandi opere” e tutte le
questioni legate all’ambiente (compresa le gestione dei fossi) è presente in
comune solo due giorni a settimana, coincidenti con quelli a sola apertura
mattutina, senza cioè poter usufruire del personale in orario pomeridiano.
Di fronte al disastro delle opere
pubbliche, questa gestione del personale risulta difficile da interpretare,
soprattutto se si considera l’ambizioso piano triennale delle opere pubbliche,
tra cui 3 milioni di euro che dovrebbero servire per una piazza ma che in
realtà sarebbero spesi soprattutto per due piani di parcheggi coperti, una
colata di cemento per ospitare automobili
. E tutto questo mentre scuole vecchie
richiedono continuamente manutenzione, e una piscina inaugurata 3 anni fa
attende lavori di ristrutturazione per 300mila euro. Era già l’era Bacheca,
quella dei nastri tagliati, delle opere non concluse o di quelle bisognose di manutenzione appena
finite. Dal ponte di via Lazio (inagibile il giorno dopo l'inaugurazione), alla mensa della scuola Pirgus, che nel
frattempo attende lavori di ristrutturazione. E’ costata 200mila euro, conclusa
nel maggio del 2010, a settembre aveva già problemi di infiltrazioni d’acqua.
Ora sono previsti nuovi esborsi per l’amministrazione: circa 30mila euro per
lavori che cominceranno in settimana. Forse.
Paolo Montaldo coordinatore ACP
Paola Rocchi, consigliera ACP
La mi' proposizione è stata questa:
RispondiEliminache si un ladro tiè a mezzo a chi commanna
e cià donne che s'arzeno la vesta,
rubbassi er Palazzon de Propaganna,
troverai quer cazzaccio che l'aresta,
però nun trovi mai chi lo condanna.
Che disse ieri a la Missione er prete?
RispondiEliminaLi libbri nun so robba da cristiani:
fiji,pe carità,nu li leggete!