Il bello che c’è
“Lo scarso sviluppo di Turismo e di Cultura, strettamente collegati, in
un paese ad alto potenziale di arte, bellezza, storia, sono uno scandalo
culturale, economico e politico oltre che un suicidio occupazionale.” Nicola
Cacace
Il Progetto del castello di S. Severa
Quando circa due anni fa i compagni
di SEL ci hanno presentato il progetto castello a cui stavano lavorando con
alcuni membri del PD, noi di ACP siamo rimasti piacevolmente colpiti sia per
l’originalità del progetto che per la
generosità con cui mettevano a disposizione del centrosinistra e di tutta la
città una loro idea.
E l’ idea era davvero felice. A noi
di ACP - così attenti e sensibili ai possibili cambiamenti in positivo di S.
Marinella - non è parso vero. L’idea che mancava. L’occasione per superare
l’impasse in cui era caduta la questione dopo il braccio di ferro tra la
Regione Lazio, proprietaria del monumento,
e la città che, con l’ appassionata protesta del Comitato per il
castello, era intenzionata a non
lasciarsi strappare un bene pubblico di così grande valore.
Bene pubblico, bello, austero,
elegante, pieno di potenzialità, il nostro Castello. Certo. Ma la questione che
si poneva in tutta la sua prosaicità era: con quali soldi manutenerlo?
Le idee servono a risolvere i
problemi e quando, come in questo caso, offrono la possibilità di reperire
risorse a vantaggio dello sviluppo della città, per di più salvaguardando il
bene pubblico della collettività e puntando sulla cultura, allora possono
essere vincenti. Il progetto ha avuto l’approvazione del Consiglio comunale il
10 agosto 2015. Ora la delibera è in Regione, l’organismo che deve esprimere
l’ultimo e decisivo parere, speriamo positivo.
Se tutto andrà per il verso giusto,
che ne sarà del Castello di S. Severa?
Diventerà un centro polifunzionale
per le arti, la cultura e la divulgazione scientifica gestito da una Società
preventivamente selezionata da un bando regionale di cui il progetto offre le
linee guida, o da un gruppo di giovani opportunamente formati da una start up
voluta sempre dalla Regione. La Società di gestione avrà il compito di
organizzare eventi di rilievo al Castello coinvolgendo partner di eccellenza
come ad esempio le Università di Roma e di Viterbo, il museo Maxxi di Roma, il
conservatorio di S. Cecilia, Eataly,
Etoile Academy Boscolo di Tuscania, Enea ed altri, quanti la Società
vincitrice di concorso saprà portare con sé. Questi nominati sono solo tra i
possibili partner e alcuni di essi hanno già espresso sincero interessamento.
La Società di gestione organizzerà in
modo unitario il calendario dell’anno e l’avvicendarsi degli eventi, compresi
convegni, conferenze e corsi di formazione di ogni genere per gruppi di
studiosi o di giovani studenti, che potranno essere ospitati nella foresteria
del castello e godere della sua meravigliosa cornice. E perché no? Anche
accogliere feste private, matrimoni, battesimi e compleanni. La Società, insieme
ai partner prescelti, farà parte di
una Governance , struttura più ampia che a garanzia del bene pubblico del Castello prevede la
rappresentanza della Regione Lazio, del Comune di S. Marinella (assessore al
Castello) e del Museo del mare e della
Navigazione, che svolge da anni attività
di ricerca archeologica e di divulgazione all’interno del maniero.
Un Castello sempre attivo - 11 mesi
all’anno - grazie al supporto economico
di chi farà richiesta degli spazi e dei servizi. Per meglio divulgarne le
attività è prevista la formazione di un “portale” in multilingua orientato a
diversi ambiti di informazione, promozione e marketing tanto più proficuo
quanto più collegato ad altre iniziative culturali vicine e lontane.
E l’indotto? Falegnami, elettricisti,
aziende di pulizie, giardinieri, ristoranti ed alberghi limitrofi destinati ad
ospitare turisti e visitatori del Castello.
C’è tanto da immaginare o da
prospettare: c’è tanto lavoro per i nostri giovani professionalizzante o meno.
C’è un territorio in espansione, c’è un coro di Sindaci da S. Marinella ai
paesi vicini che hanno già detto sì perché lo sviluppo del Castello sarà una
ricchezza di tutti e per tutti, perché un progetto illuminante non può trovare
ostacoli se non nella ingordigia di pochi. E finora hanno vinto i molti.
Non resta che tifare per questa bella iniziativa che a quanto ho capito è andata felicemente oltre le liti di fazioni avverse !!
RispondiEliminaPietro