Un project fatto senza bando, due proposte – solo
due proposte per ristrutturare e gestire la passeggiata. A quanto si legge sul
messaggero di venerdì i soliti nomi. Sul progetto che vincerà verrà fatta una
gara e chi la vincerà investirà sulla ristrutturazione della passeggiata in
cambio di una gestione pluriennale della stessa, senza pagare alcun canone,
ovviamente. Si chiama project financing ed è un patto tra pubblico e privato
che dovrebbe portare vantaggio a tutti e due.
Ricevere due proposte di project senza fare un
bando è a norma di legge, certo. Ma è un’occasione sprecata, l’ennesima. Proprio
a scegliere il project, noi avremmo
fatto un bando e avremmo ricevuto non
due ma almeno venti proposte, non dai soliti soggetti bene informati, ma da
giovani che provavano a mettersi in gioco, professionisti del settore e
specialisti.
Del resto, un’amministrazione che intascava
160.000 euro all’anno di canone per la spiaggia aveva tutte le garanzie
economiche per attivare un mutuo, fare da sola la ristrutturazione e
massimizzare il profitto di ciò che viene dato in concessione, altro che
project. Sarebbero avanzati soldi per le scuole, per le mille emergenze di
questa città, ma si è preferito ancora una volta volare basso.
La mia proposta da consigliere a questo punto
è semplice: fare un bando per la spiaggia per un solo anno e, se si vuole
insistere con il project, avviare l’iter da capo per nuove proposte con una manifestazione
pubblica di interesse. Ci risponderanno che ci sarà una gara europea, certo, ci
diranno che siamo disfattisti e che non ci va bene niente. Allora diciamo alla
maggioranza di fare un’assemblea pubblica e spiegare alla città perché due bene
informati hanno fatto una proposta sul nostro gioiello senza un bando. Noi ci
verremmo volentieri e staremmo ad ascoltare con interesse.
Tutto questo appare poi ancora
più grottesco quando si legge che uno dei proponenti sarebbe un parente di
primo grado del delegato al demanio; bene informato e pure parente. Che questo
accada è a norma di legge, ma lo troviamo incredibilmente inopportuno e
politicamente assurdo. E’ tutto a norma di legge ma i giovani di Santa
Marinella possono stare tranquilli e continuare a preparare le valigie. Finché
a S. Marinella tirerà il vento di Bacheca, per loro qui proprio non ci sarà spazio.
STEFANO MASSERA, consigliere di ACP