Dopo tante promesse e tante
confuse giustificazioni, ancora non si vedono lumi per la riapertura di piscina
e campo sportivo.Sarebbe il caso che la maggioranza Bacheca si assumesse interamente
la responsabilità politica di questo disastro, con qualche azione concreta.
Lo affermiamo da mesi, citando
gli atti e ricordando i fatti che ci hanno portato qui.
Se la piscina è ancora chiusa è
per le pesanti responsabilità di tutti gli attori in campo nella sua gestione;
a partire dal Sindaco, che era al suo posto quando la piscina è stata conclusa
e affidata con un bando. Scaricare le colpe sui responsabili del servizio opere
pubbliche e sul direttore dei lavori è ridicolo, perché dopo quell’apertura
sono successe altre cose, a lui note.
Già dal secondo anno, la società
che l’aveva in gestione ha cominciato a lamentare problemi all’impianto e a
chiedere scomputi sul canone, ma solo nel 2013 la Giunta ha chiesto una perizia
sullo stato dell’impianto. La piscina è stata chiusa perché assessori e sindaco
hanno approvato questa perizia nel giugno del 2014.
La perizia è
pesantissima. Attesta, fra le altre cose, che la struttura è stata aperta e ha
funzionato in mancanza della vasca di declorazione (!!!) e di numerose
autorizzazioni essenziali per la sicurezza. Più tardi, è stata
l’amministrazione a confessare che mancava pure l’autorizzazione del CONI. Non
stiamo parlando di dettagli ma di cose che dovevano essere ben note sia all’amministrazione
che ai gestori.
Comunque tutto questo è successo
più di un anno fa, a margine di un finanziamento già stanziato di 300mila euro
per la ristrutturazione di un impianto concluso solo 4 anni prima. Ma quali
sono i problemi, evidentemente molto seri, che hanno impedito l’esecuzione dei
lavori e la riapertura della piscina? La maggioranza lo deve dichiarare, lo
devono chiarire senza reticenze l’assessore ai lavori pubblici Bronzolino e il
delegato allo sport Toppi.
Non da ora abbiamo mostrato con
atti e fatti cosa è successo al campo sportivo.
La sua ristrutturazione (per
altro necessaria) è stata prima rimandata per una carenza nella progettazione,
perché il primo progetto era incompleto. A maggio, sempre assessori e sindaco hanno
autorizzato, con una loro delibera di Giunta, una gara di motocross che ha
comportato il riversamento di montagne di terra di riporto senza minimamente
curarsi delle conseguenze, senza considerare l’ipotesi di far svolgere la gara altrove,senza
proteggere il campo o accordarsi per tutelarlo dalle conseguenze di una
manifestazione sportiva a così grande impatto. Acconsentire alla richiesta di
un’associazione è stato più importante che preservare l’attività calcistica di
una città intera, persino di fronte al parere negativo dei vigili del fuoco. Il
sindaco ha firmato personalmente l’autorizzazione, con una procedura legittima
solo di fronte alle urgenze.
Se questo è uno dei motivi della
mancata ristrutturazione che si sarebbe dovuta concludere entro l’anno, se per questo
il calcio a Santa Marinella soffre una situazione di disagio mai vista prima,
se non possiamo più tirare su bambini e ragazzi con il gioco del pallone è perché
il campo non c’è. Noi ci impegniamo a trovare una soluzione e a esporla con chiarezza
ai cittadini. Intanto, sarebbe obbligo
morale della giunta e del delegato allo sport di fare chiarezza al più presto e di assumersene le
responsabilità politiche.
ACP - SEL - E' possibile
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