“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

venerdì 2 dicembre 2016

Piano piano, di emergenza



Finalmente Santa Marinella ha il suo Piano di Emergenza Comunale. Il Consiglio Comunale di mercoledì mattina ha messo fine a una lacuna gestionale e normativa che nel nostro comune era ormai paradossale.
Per oltre dieci anni la città non si è dotata di questo fondamentale strumento che, oltre che obbligatorio per legge, è particolarmente importante considerata l’elevatissima vulnerabilità idrogeologica del nostro territorio. Circa ventimila euro ci è costato: quanto una festa country, meno di un quinto del budget annuale della pro loco nel 2015 ma proprio non c’era verso di dare priorità a questo strumento. E dire che il Sindaco, a parole, ringraziava a ogni pie’ sospinto il volontariato locale, salvo poi farlo intervenire in assenza di pianificazione e, di fatto, mortificare il loro lavoro.  Anche se in genere la maggioranza non è mai pronta a riconoscerlo, l’opposizione ha fatto la sua parte: una mozione nel 2013,  un’altra nel 2015 e poi interrogazioni, articoli, sollecitazioni varie, emendamenti al bilancio per finanziare la redazione del piano. Avremmo voluto un’amministrazione più pronta, ma ormai è fatta.
Comunque ora è il momento di guardare avanti. Il piano è molto ben fatto e in consiglio lo abbiamo votato in modo convinto. Ora tocca alla città recepirlo e all’Amministrazione divulgarlo.
Per una corretta pianificazione e gestione delle emergenze occorreranno incontro informativi, una segnaletica specifica nelle strade, un coordinamento e delle esercitazioni pratiche. Servirà aggiornare e tenere in vita quel documento oltre che divulgarlo sui canali web e social. Qui l’impegno è di tutta la città oltre che di nostri amministratori: dobbiamo valorizzare questo strumento prezioso perché appartiene alla comunità. E’ uno strumento di buona gestione della città.
Diversamente resterebbe in un cassetto. Il tempo lo renderebbe presto inattuabile e laddove dovesse verificarsi un’emergenza sarebbe inutile.
Il Pano di Emergenza Comunale esiste. Nel bene e nel male è arrivato in consiglio ed è stato approvato. Ora sta a tutti noi sollecitare la sua piena attuazione. Noi ci saremo.

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