Il bando per il rinnovo del servizio di raccolta
e trasporto dei rifiuti di S. Marinella è stato finalmente pubblicato.
Una gara che, come ci viene assicurato da tempo,
garantirà un servizio migliore, un cambio di passo sulla raccolta differenziata
e un rinnovato impegno sullo spazzamento delle vie della città. Bene: e allora
perché il Comune di Santa Marinella è rimasto immobile per oltre un anno? E’
quanto abbiamo appena chiesto protocollando un’interrogazione al Sindaco e al
Consiglio Comunale.
Ci chiediamo perché, con un bando del genere
pronto nel cassetto, l’Amministrazione abbia aspettato 15 mesi, perché il bando è stato consegnato dai professionisti
che dovevano scriverlo a novembre del 2015, approvato in giunta a gennaio del
2016 e pubblicato solo ora. E così Bacheca è costretto alla terza ordinanza di proroga per
la Gesam; situazione così anomala da meritare senza dubbio un approfondimento
da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, che più volte si è espressa
contro l’uso eccessivo dell’istituto della proroga, richiamando norme che la
tollerano “non oltre i sei mesi”.
Già che ci siamo, sarà necessario chiedere
all’ANAC di controllare un altro aspetto: da giugno 2015 paghiamo un’aggiunta
di servizi da parte della Gesam (vedi cambio di calendario) ma per Santa Severa
almeno uno lo stiamo pagando due volte, perché era già previsto nel contratto:
la raccolta porta a porta dell’indifferenziato, non solo dell’umido. Lo abbiamo
già più volte ripetuto a orecchie che non volevano sentire, ma non ci inventiamo
niente: sta scritto nel contratto e nell’ordinanza 42 del 2012 sul “porta a
porta”.
Speriamo comunque che si avvii a chiusura un
periodo difficile per la nostra città. L’introduzione importante della raccolta
differenziata è stata a dir poco complicata; segnata da ritardi e anomalie di
ogni genere, da una ridotta partecipazione della cittadinanza e un aumento dei
costi per tutti. Uno spazzamento troppo spesso insufficiente ha reso la città
più sporca e a nulla sono valsi i continui richiami al rispetto del contratto
che per anni si sono levati dalle opposizioni.
Siamo alla vigilia di una gara di appalto da 27
milioni di euro a base d’asta. Una gara che regolerà un servizio fondamentale
per ogni comunità e a maggior ragione per una città che si dovrebbe reggere in
piedi sulla propria offerta turistica. Che si operi a vantaggio della città:
che si nomini una commissione di esperti per l’aggiudicazione, che si lavori a
fondo sul contratto e sulle penali, che si pongano le basi per un servizio
efficiente che migliori veramente la città. E che i cittadini tengano conto del
fatto che ciò a cui hanno assistito in questi anni ha un nome e un cognome: il
sindaco Bacheca che ha traghettato Santa Marinella in questi due mandati e i
consiglieri che hanno tollerato tenendo in vita il sistema.
Qui di seguito l'interrogazione presentata dal consigliere Massera
Spett. Sindaco e Consiglio Comunale
del
Comune di S. Marinella
Premesso che
- Il servizio di raccolta rifiuti del Comune di S. Marinella è stato affidato nel quinquennio 2011/2015 con contratto rep. n. 3713 alla Gesam Srl;
- nel 2015, in vista della scadenza del contratto del febbraio del 2016, la Giunta decide di affidare a una società specializzata la redazione del bando. A fine agosto 2015 con delibera di Giunta viene dato incarico alla società di ingegneria PMF Project Management & Finance;
- nel novembre del 2015 la società incaricata consegna il bando che viene approvato in giunta il 20 gennaio del 2016, con D.G.C. 7/2016 .Nella delibera si legge che, successivamente alla versione consegnata il 16 novembre dai professionisti incaricati “il suddetto progetto è stato ulteriormente esaminato dall’Amministrazione comunale in più riunioni consultive dalle quali sono emerse ulteriori proposte di modifica […] a seguito delle ulteriori modifiche e correzioni, i professionisti incaricati hanno trasmesso gli elaborati modificati in sostituzione e integrazione del progetto originalmente trasmesso”
- il contratto quinquennale di Gesam è stato prorogato due volte rispettivamente a Febbraio e Agosto 2016;
- Il contratto è stato stipulato in osservanza del D.Lgs 163/2006 e a questo vanno applicate le norme ivi contenute;
- il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione con comunicato del 4/11/2015 ribadiva l’obbligo da parte delle amministrazioni di procedere a nuova gara nel caso il servizio appaltato fosse necessario alla scadenza del contratto richiamando l’applicabilità della L 62/2005;
- l’art. 23 comma 2 della citata L 62/2005 stabilisce che “I contratti per acquisti e forniture di beni e servizi (...) possono essere prorogati per il tempo necessario alla stipula dei nuovi contratti a seguito di espletamento di gare ad evidenza pubblica a condizione che la proroga non superi comunque i sei mesi e che il bando di gara venga pubblicato entro e non oltre novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge”;
- lo stesso nuovo codice degli appalti D.Lgs 50/2016 stabilisce all’art. 106 co 11 che le proroga va in ogni caso limitata al tempo strettamente necessario all’espletamento delle nuove procedure di gara;
Il
sottoscritto Consigliere Comunale interroga per sapere:
- se e come l’Amministrazione ritiene di aver rispettato le norme sopra richiamate per il regime delle proroghe relativamente al contratto in esame;
- in quali “riunioni consultive” l’amministrazione avrebbe esaminato “ulteriormente” il progetto del nuovo appalto, consegnato dai professionisti il 16/11/ 2015 con not. protocollo 31839 e perché queste riunioni non sono state notificate ai consiglieri di minoranza, come avvenuto fino a settembre. Quali sarebbero state le “ulteriori proposte di modifica”; in quali date e con quali atti tali modifiche sono state trasmesse ai professionisti incaricati, e con quali atti i professionisti hanno modificato il testo “in sostituzione e integrazione del progetto originalmente trasmesso”
Si
richiede risposta scritta (con allegati gli atti e i documenti richiesti del
punto 2) e dibattito consiliare
Il
Consigliere Comunale per la lista ACP
Stefano
Massera
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