“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

giovedì 17 agosto 2017

Appesi a un filo (Consiglio di Agosto)



Solo promesse, solo speranze di rientrare con i crediti e quindi i revisori dei conti non si fidano: al consiglio comunale del 18 agosto, previsto per le 10 del mattino presso la palestra di via dei gladioli, sta per andare in scena la seconda puntata di un'agonia dei conti  comunali. Dopo la proroga di 20 giorni fa siamo al secondo atto degli equilibri di bilancio e anche questa volta i revisori bocciano la delibera: tanti impegni poca sostanza. 
Agonia che, in un verso o in un altro, vedrà finalmente fine solo con la verifica trimestrale del 31 dicembre dopo quella intermedia del 30 settembre.
Ma la maggioranza sostiene di sentirsi sicura, di voler andare avanti e votare comunque la delibera i cui eventuali effetti, con parere contrario dell'organo di revisione, andrebbero direttamente sulle spalle dei consiglieri avrebbero alzato la mano per approvare. 
Che i conti non tornano è evidente. I dieci milioni di ammanco evidenziati 20 giorni fa, sono tutti lì. L'unica differenza con la delibera già bocciata dai revisori dei conti è un'ipotesi di aumento dell'IRPEF per i redditi più alti e una migliore programmazione sul rientro dell'evasione e della quantificazione dei residui attivi. Per il resto un azzardo vero proprio che ha portato di nuovo i revisori a non fidarsi. Insomma un quadro veramente penoso di cui la maggioranza dovrebbe dichiararsi responsabile. Non lo farà, e magari continuerà a incolpare la "burocrazia" anche  per motivare la quarta proroga alla Gesam o  le condizioni in cui si trova il campo sportivo, dopo oltre 100mila euro di lavori conclusi a dicembre: in abbandono. 
Durante il Consiglio comunale di domani saranno discusse infatti anche due interrogazioni di ACP su Gesam e campo sportivo, mentre andrà in votazione anche il nuovo regolarmente dei rifiuti, che dovrebbe servire al nuovo appalto per i rifiuti. Ricordiamo che questo si annuncia migliore per la gestione della raccolta differenziata, che  è pronto da novembre 2015, ma la cosa non ha impedito alla maggioranza di accroccare mille scuse per motivare quattro proroghe all'attuale affidatario. 

A questi argomenti così importanti da discutere alle 10 di mattina lontano dalle orecchie dei cittadini, evidentemente, se ne aggiunge infine uno, che anzi è il primo punto: la votazione intorno ad un nuovo Statuto comunale. Durante il precedente consiglio comunale, le opposizioni hanno chiesto di rinviare la discussione sullo Statuto, che chiaramente riveste una grande importanza e non può essere liquidato ad una delibera estiva, senza confronto, neppure fra le forze politiche o con i cittadini. A questa richiesta di rinviare ad un tempo più opportuno la discussione sul nuovo statuto, si è opposto il consigliere Passerini. E' quindi per la sua determinazione che il punto compare sull'ordine del giorno di domani, come se la revisione di uno Statuto possa dipendere dall'ostinazione di uno solo. La maggioranza ha ceduto, forse perché teme la defezione e la perdita di un altro consigliere, forse perché dello Statuto poco gli interessa. In fin dei conti è burocrazia anche quella. 
E allora tutto insieme in un'insalata fredda come si deve data la stagione. Ma non è fredda per i cittadini sulle cui spalle potrebbero arrivare gli effetti di tutto questo; effetti che non sono "solo" quelli di questa amministrazione ma di nove anni e mezzo di Bacheca alla guida della città. Ed esserne stati profeti non è per niente una consolazione.

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