“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

mercoledì 29 giugno 2011

Bilancio 2011

LE MOTIVAZIONI DEL NOSTRO VOTO CONTRARIO

Il Bilancio 2011 rappresenta il documento economico previsionale più povero di risorse  che fino ad ora abbia mai presentato la giunta Bacheca. Non è un giudizio di parte, ma la realtà dei numeri che si evince chiarissima e che è ammessa dalla stesa Maggioranza (dai circa 41 milioni dello scorso anno – già in riduzione – si è passati ai poco più dei 38milioni del corrente anno). Ciò è a nostro giudizio dovuto a due motivi. Innanzi tutto una riduzione drastica dei trasferimento da Stato e Regione;  in particolare spicca la riduzione delle risorse dalla Regione, che ha tagliato in tutti i settori, a partire da quello sociale (circa 120mila euro in meno per contributi a locazioni meno abbienti, 9mila in meno per l’abbattimento di barriere architettoniche, 60mila in meno per le residenze  sanitarie in strutture specializzate, 30mila euro in meno per l’istruzione).
Durante la commissione Bilancio che ha preceduto il Consiglio, l’Assessore  Bianchi ha parlato di oltre 3milioni di euro in meno tra Regione e Provincia, ma le voci di riduzione riguardanti quest’ultimo non sono molte.
Il secondo motivo di questa mancanza di risorse e di povertà nei capitoli di spesa, è dovuto a nostro giudizio alla totale mancanza di idee, di dinamismo, di chiarezza di intenti. Non è chiaro quali siano le vere priorità della Giunta Bacheca e quale idea di città faccia emergere. Sembra piuttosto che l’unica cosa che voglia/sappia fare sia governare l’esistente, senza particolare sforzo.
Non è un caso se il Bilancio previsionale viene approvato a metà anno, quando già si sono spesi almeno il 40% delle risorse  che si dovevano “prevedere”. Su alcune entrate inoltre non c’è certezza. Sempre in commissione è  emerso ad esempio il problema del recupero delle rate Bucalossi non pagate. La valutazione a disposizione dell’Amministrazione va da un minimo di 900mila euro recuperabili, ad un massimo di 3 milioni. Una differenza così alta in un bilancio così povero  avrebbe meritato approfondimento chiari e definiti già da tempo.
Posto inoltre che come sappiamo, anche in virtù del federalismo fiscale, i trasferimenti dallo Stato sono ridotti, si ripete anche quest’anno la precisa sensazione  che gli uffici non abbiano mandato di reperire risorse, partecipare a progetti, a bandi, cercando opportunità nuove. Ulteriore voce che dimostra la mancanza di idee o attivismo è quella della Farmacia comunale, che in questo contesto potrebbe costituire una vera risorsa, da destinare magari al sociale. Dalla Farmacia comunale viene invece un utile di 50mila euro, abbastanza incomprensibile se si considera che, nel semplice senso comune è davvero difficile immaginare che qualsiasi farmacia ottenga a fine anno dei ricavi così esigui. Perché la Farmacia comunale non ha maggiori introiti? 
Fra le pagine delle relazioni che accompagnano numeri e grafici del bilancio revisionale 2011, ce ne sono comunque due di particolare interesse.
Innanzi tutto spicca la Premessa alla Relazione Previsionale Programmatica, dove ad apertura di documento, già si elencano i due “macro obiettivi” che avrebbero guidato la compilazione del Bilancio e che così sono riportati “a) nessuna previsione di aumento tariffario o tributario per il periodo considerato” – b) Priorità di destinazione delle risorse disponibili a favore di: Turismo, pubblica istruzione, manutenzioni stradali e dell’illuminazione pubblica, servizi sociali, cento anziani”.
Il punto a) corrisponde alla verità dei numeri, il punto b) a nostro giudizio invece no.
In effetti è vero che, a fronte di minori risorse da Stato e Regione, la giunta ha comunale deciso di non aumentare tributi e tariffe di servizi individuali, e puntato piuttosto sul recupero della evasione o della morosità. Le voci sono tre: ICI, TARSU a cui si aggiunge la Bucalossi , per cui l’Amministrazione conta di ricavare complessivamente i 3milioni e mezzo che mancano di trasferimenti. Conta e spera, ma la certezza non c’è, tant’è che la stessa Relazione è prudente, anzi si spinge più in là.
Con una decisione nuova, la relazione individua come “obiettivo irrinunciabile” la riduzione sugli stanziamenti assegnati ad ogni funzione e ufficio “del 6% degli impegni riferiti ad acquisto di beni, prestazioni di servizio e trasferimenti”. La relazione inoltre ricorda ai Responsabili dei servizi che nessuno “potrà ordinare spese in conto capitale senza tener conto delle  compatibilità dettate dal Patto di Stabilità e che l’eventuale mancata ottemperanza di tale prescrizione comporterà l’applicazioni delle sanzioni disciplinari”. Insomma sulla possibilità di recuperare gli oltre tre milioni di euro mancanti, la stessa Giunta non si sente sicura e chiede ai Responsabili dei servizi di stare molto attenti con le spese, anzi di ridurle.
Sempre in relazione alle entrate, appare piuttosto dubbia la cifra di 600mila, euro che dovrebbero essere ricavati dalla vendita del “diritto di superficie” agli assegnatari degli immobili in edilizia economica e popolare e che dovrebbero servire a finanziare importanti interventi di opere pubbliche (ad esempio la manutenzione delle scuole). E’ dal 2008 che la cifra viene iscritta nel bilancio di previsione, ma nessuno di quegli assegnatari pare avere intenzione di comprare alcunché.
Veniamo quindi a spiegare perché secondo noi non è vero che la Giunta ha poi rispettato il macro obiettivo b), cioé la priorità “a favore di: Turismo, pubblica istruzione, manutenzioni stradali e dell’illuminazione pubblica, servizi sociali, cento anziani”, o almeno se priorità c’è stata è piuttosto ridicola nelle risorse impiegate.
Se parliamo di spese correnti, il turismo ha acquisito 12mila euro in più rispetto allo scorso anno, dove i fondi per il turismo erano già stati però tagliati quasi della metà. 12mila euro su una cifra decurtata sarebbero una priorità? Se parliamo di conto capitale, per il turismo invece non c’è un euro.
Sempre sulla spesa corrente, va notato che la cultura ha perso 243 mila euro (ma 200 si riferiscono ai sistemi di vigilanza sul museo del mare che non sono più finanziati dalla Regione), e il settore sociale ha perso 17mila, la gestione del territorio 30mila, lo sport 50mila.
La viabilità avrebbe acquistato “ben” 4500 euro e l’istruzione circa 12mila, sebbene nell’aumento delle spese vadano calcolati 13mila euro in più di personale.
Diverso il caso del conto capitale (opere e investimenti) dove per l’istruzione le risorse sono in effetti ingenti, e cioè ammontano a circa 580mila euro, tutti soldi finalizzati a lavori di manutenzione per scuole che, nel caso delle elementari, sono vecchie e continuamente bisognose di lavori, che tra l’altro non riescono a soddisfare mai genitori e docenti, mentre l’Amministrazione sembra non avere  nessuna forza e nessun spirito di iniziativa per reperire risorse non tanto per la manutenzione, ma per la costruzione di edifici nuovi. Posto inoltre che, come si diceva, le risorse previste per tale manutenzioni dipendono da 600mila euro di dubbia entrata.
Per altro il settore sociale, nelle spese in conto capitale, ha perso circa 1milione (sfumato ancora una volta l’asilo nido) e un milione ha perso la funzione di Sviluppo economico.
Dove sarebbe quindi la priorità?
 Come ogni anno, alcune indicazioni sintetiche e interessanti vengono fornite quindi dalle conclusione dell’ORGANO DI REVISIONE,composto da 3 membri che hanno il compito di vigilare sui conti dell’Ente.
La pagine finale della relazione 2011 appare in verità in qualche modo più blanda delle precedenti, come se lo stesso collegio dei Revisori si fosse stancato di ripetere ogni anno le stesse cose .
 Per esempio che l’Amministrazione deve stare molto attenta sul recupero dell’evasione, perché non si può essere certi di quelle cifre, che per la Bucalossi , poiché gli introiti dipendono dal mercato, bisognerà impegnare le cifre solo quanto ci saranno veramente,
I revisori  tornano a chiedere che sia definito l’inventario dei bei mobili e immobili, che riguardo alla Multiservizi, l’Amministrazione deve dotarsi delle “procedure di controllo previste” dalla legge.
Ultima notazione è poi quella sul rispetto del regolamento di contabilità che prevede  tempi di approvazione ben precisi in giunta prima dell’approvazione del Consiglio “Il collegio non può non far presente il mancato rispetto del termine” che è fissato in 30 giorni, mentre la Giunta ha approvato il bilancio 11 giorni prima la sua discussione in Consilio e 13 giorni prima il termine del 30 giugno!
Il collegio nota infine come “non si può che rilevare che i tempi a disposizione dei Consiglieri per la predisposizione di eventuali emendamenti sono stati estremamente ridotti”.
Per questi e molti altri motivi, la Lista “Un’altra città è possibile” ha espresso voto contrario all’approvazione del bilancio revisionale 2011 presentato dalla Giunta Bacheca.

La lista “Un’altra città è possibile”

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