Care ragazze e cari ragazzi di
Santa Marinella,
in un post del nostro blog, un nostro
lettore giovane (da quello che si evince), che si firma “un santamarinellese”
pone delle questioni che riguardano quello che lui chiama la “sua categoria”.
Senza lamenti, né toni aggressivi
(e questo è davvero un gran pregio) il lettore pone la questione di come il
tema “giovani” sia assente dalle cronache cittadine o dalle riflessioni politiche
correnti, come se nella nostra città questo non fosse sentito. A questa
legittima osservazione vogliamo rispondere con tre concetti, che sottoponiamo
alla vostra riflessione.
Il nostro amico ha puntato il
dito su “formazione”, “svago”,”futuro”. Ebbene noi
crediamo che tali temi siano così centrali e così sacrosanti da non riguardare
specificatamente una sola categoria, ma l’azione amministrativa nel suo
complesso. Detto in altri termini, siamo convinti che “far ripartire Santa Marinella”,
far funzionare i servizi, considerare le scuole, stare attenti alla pulizia, al
turismo, programmare il territorio e incentivare la microeconomia, stimolare la
cultura, le arti, lo svago, la partecipazione, sarebbe il primo e più importante modo di aiutare i ragazzi e le ragazze di Santa Marinella,
che sono poi i nostri figli, o nipoti. La cosa che più ci sta a cuore nella
vita. E questa è la prima
considerazione.
D’altra parte dobbiamo ammettere
che il nostro amico non ha torto: chi fa politica deve comunque non perdere mai
di vista le esigenze particolari dei più giovani, e quindi parlare di loro come
soggetti, e fare proposte. È vero, è giusto, lo dobbiamo fare, ma a questa
ammissione vogliamo però aggiungere un appello, davvero sentito: ragazze e
ragazzi di Santa Marinella, uscite dal guscio. Assumetevi la responsabilità e
la fatica di capire (piano piano), di ragionare, di condividere, di partecipare.
Fate le vostre proposte. Trasformatevi in fucina di idee, in laboratori.
Veniteci a cercare, come noi ora prendiamo l’impegno di cercare voi. E di integrare
il nostro programma con proposte che direttamente vi possano riguardare.
Sappiamo benissimo che cose
straordinarie, che percorsi umani e formativi importanti state facendo, quanta
creatività covate nella cenere. Lo sappiamo perché incontriamo (anche in Rete)
molti di voi che ci raccontano i sogni, i successi e gli entusiasmi, ma anche i
dubbi, lo sconforto. Molti di voi se ne vogliono andare, o se ne sono già
andati da Santa Marinella. Qualcuno di voi, da lontano, sente qualcosa che si
chiama nostalgia verso una terra che però non è generosa, non dà prospettive.
Ebbene noi diciamo che questo non
è vero, non può essere vero, non ci possiamo arrendere a che sia vero. Certo è
molto difficile, c’è bisogno di pazienza, ma si può fare se solo ci convinciamo
di una cosa: ci vuole un patto generazionale. Bisogna che mettiamo insieme
l’esperienza degli adulti con la forza e le idee di voi ragazze e ragazzi. Così
vi diciamo: diventate protagonisti uscendo dalle vostre case, perché questo è
il momento.
Diventate protagonisti, ma
rifiutate le logiche clientelari, che stanno affossando questa nostra Italia e
questa nostra cittadina a partire dalla Prima Repubblica. In perfetta
continuità, la giunta Bacheca ha fatto della rete di clientele il suo modo per
governare e per provare ad essere rieletta.
Vi invitiamo per questo a leggere sul sito
ufficiale del Comune di Santa Marinella la delibera di Giunta n. 171. Con
questa la giunta Bacheca impegna 100mila euro per pagare “alcuni” di quelli che
hanno organizzato manifestazioni estive, che sono elencate nelle delibera. C’è
anche un associazione di Teramo, che ha portato un cabarettista dal nome
sconosciuto, tanto per dire.
Ecco, Ragazzi e Ragazze, leggete i
titoli di quelle manifestazioni e cercate di ricordarvi se le avete viste
durante l’estate di Santa Marinella, se hanno rappresentato le vostre esigenze.
Sapete forse come sono state organizzate? Magari con un’idea complessiva e forte di
estate santamarinellese? Con mesi di anticipo? No, purtroppo no. Assolutamente
no, perché la giunta Bacheca non è in grado di fare questo.
Le manifestazione sono state deliberate a
luglio, in fretta e furia (senza copertura finanziaria perché ancora dovevano
approvare il bilancio) accettando le proposte arrivate all’ufficio, ma prevalentemente
quelle di “gruppi amici”. Guardate il finanziamento di 22mila euro assegnato al
“Forum degli Universitari” associazione dal nome fantastico, nata con nobili
intenti, ma che è ora è diventata
semplicemente una costola del delegato alla cultura Galletti, grande
appassionato di canzoni napoletane, gite,e maxi schermo in piazza Trieste per
partite della Nazionale. E’ una cosa che
tutti sanno. Tutti ricordiamo l’attuale presidente del Forum degli Universitari fare campagna elettorale per il suo delegato. Del
resto questo non sarebbe neppure così deprecabile, se il Forum avesse poi
prodotto qualcosa di importante per gli universitari di Santa Marinella, ma noi non abbiamo visto un solo atto in
questo senso, almeno fra quelli patrocinati e pagati dal Comune di Santa
Marinella. Perché questo è successo. Secondo noi il Forum è semplicemente
funzionale all’attività politica del
delegato Galletti; per esempio se ci sono delle associazioni locali che
giustamente si rivolgono al delegato per fare manifestazioni culturali (ad
esempio uno spettacolo teatrale), Galletti che fa? Le inserisce nel Forum e gira
al Forum i finanziamenti; 22mila, nella fattispecie.
Ecco. Questa è la situazione
nella quale ci troviamo, situazione che impone occhi aperti e spalancati per
vedere, nervi per sopportare, fiato per non arrendersi, e cuore per amare.
Questa città è il nostro futuro.
Ve la sentite, ragazzi?
Paola Rocchi e Stefano Massera
Ringrazio Paola Rocchi e Stefano Massera per questa lettera ed invito i giovani a leggerla con attenzione. E' una lettera bella perchè onesta. Non c'è seduzione, quella seduzione insidiosa che spesso in politica coinvolge falsamente i giovani facendo credere loro di essere al centro dell'attenzione perchè s'intendono costruire discoteche e palestre. Non c'è inganno perchè si dice semplicemente la verità: aiutateci a progettare la città perchè solo mettendo in moto questa città , i giovani potranno diventarne i protagonisti.
RispondiEliminaPrima degli anni '70, i giovani erano fuori da ogni possibilità di dialogo e di partecipazione: dovevano obbedire e basta. Quando la soglia dell'età adulta si è abbassata ai 18 anni, allora i giovani sono stati coinvolti in un processo di cambiamento che prima che politico è stato sociale: libertà diffusa, ribellione a costumi e ad autoritarismi, hanno contestato nelle piazze e sono stati presenti nei partiti politici. Poi, dagli anni 80 in poi, i giovani sono stati oggetto soprattutto dell'attenzione del marketing in quanto appetibili consumatori: moda giovane, cibo giovane, bere giovane, vita giovane fino ad un'età di improbabile giovinezza dai 30 ai 40 anni. Il mercato li ha fatti diventare una categoria a parte, tendenzialmente narcisista e vuota di contenti programmatici per la propria città, per il proprio paese. "La politica è una cosa sporca e per questo io non me ne occupo". Quante volte ho ascoltato dai giovani migliori, tra i più bravi ed intelligenti, frasi del genere. Od anche "Siccome in Italia si può fare qualcosa solo se si ha la tessera di partito e per raccomandazione, io me ne vado fuori all'estero".
Quanti ragazzi, tra i migliori, ho visto andar via!
E' ora di invertire la rotta. Questa pagina di altra politica ci dà lo spunto e la possibilità di farlo. Dico ai giovani: siate coraggiosi, fatevi avanti, venite a dare una mano.
La politica l'hanno fatta diventare una cosa sporca, ma non lo è per definizione. "Politica" significa cura ed amministrazione della propria città. Se una città è ben amministrata, se una città mette in moto energie e ricchezze in positivo, se una città crea le condizioni per il dialogo, la partecipazione ed il confronto anche con il territorio circostante, se indice bandi all'insegna della trasparenza e si preoccupa di creare opportunità di lavoro, ciascun giovane potrà credere di trovarvi il proprio posto e di concorrere al futuro di sé e di S. Marinella.
S. Marinella, 3 novembre 2012 Clelia, un'insegnante
Una lettera meravigliosa, scritta col cuore e vera in ogni sua parte. Grazie. E' la dimostrazione che non siamo soli a soffrire per come vanno le cose e nella vita è importante sapere di non essere soli. Ed è un atto di speranza. Perché, come scrisse Sciascia, "lo scrivere è sempre un atto di speranza". Soprattutto se ci si rivolge a chi ha in mano le sorti della città e del mondo. Ai giovani diversi da quelli corrotti da clientelismi e da "forum" manovrati. Ai giovani veri, indipendentemente dalla loro età.
RispondiEliminaGrazie Giuseppe, il tuo impegno fa onore al nome che porti, quello di un "padre fondatore" della nostra Santa Marinella, viste le lotte che Giuseppe Bomboi portò avanti per la fondazione del Comune autonomo. Fu poi un punto di riferimento per chi non ha voluto, in questi anni, dimenticare i dolori delle guerre, e la speranza delle lotte per un mondo più giusto. Il "patto generazionale" tu lo porti nel tuo nome. I giovani veri (quelli che sperano, lottano, hanno una visione e si sentono proiettati nel futuro)hanno sempre dato il loro contributo per cambiare il mondo. Gli altri, no. Sono utili solo a se stessi, e a volte neppure a se stessi.
RispondiEliminaPaola Rocchi