(ctrl+click per aprire in una nuova finestra e ingrandire)
giovedì 29 novembre 2012
domenica 18 novembre 2012
Propaganda coi soldi di tutti
A
qualche mese dalle elezioni temiamo che l’Amministrazione abbia del
tutto perso il senso del ridicolo.
Secondo
quanto dichiarato alla stampa, si starebbe “approntando la
documentazione necessaria per dare il via libera all’installazione
di tre distributori d’acqua automatici”. A quando la notizia che
il sole è sorto e gli impiegati comunali si sono recati
regolarmente in ufficio? Del resto il primo avvistamento sui giornali
dei distributori risale al 26 gennaio, e sarebbe il caso che i
sindaco tagliatore di nastri annunciasse le novità quando si
verificano, non ai loro primi vagiti. Allo stesso modo, abbiamo
appreso da Galletti che sono ricominciati i lavori alla biblioteca,
come se non fossimo capaci di vedere con i nostro occhi, soprattutto
considerando che da mesi speriamo di intravedere qualche presenza
umana fra il cantiere della biblioteca sventrata e abbandonata. Non
pago della novità, lo stesso Galletti ci ha informato che a breve
vedremo un video su come sarà la biblioteca nel tempo indefinibile
in cui sarà conclusa. Sempre meglio che vederla in cartolina.
Al
posto di queste notizie completamente inutili, chiediamo al sindaco
Bacheca e al “suo” ufficio stampa (pagato con i soldi di tutti)
di informare i cittadini su cose più concrete, per esempio quante
rate di avanzamento lavori sono state pagate e quante mancano per i
tre cantieri aperti, marciapiedi del lungomare, ponte dei
carabinieri, raddoppiamento via delle Colonie. Magari se ci cita
anche i capitoli del bilancio dove crede di poter prendere i soldi
per pagare i lavori, ci permetterà pure di verificare se in questi
capitoli è rimasto qualcosa. Ci potrebbe inoltre spiegare il sindaco
se è vera la voce secondo cui non ci sono più soldi per pagare il
carburante dei pulmini. Ci potrebbe inoltre spiegare perché non ci
ha dato risposta alla minoranza né sulla richiesta di consiglio
comunale sul riassetto delle Province (secondo l’art. 8 del
regolamento), né su quella di commissione per discutere il progetto
di ristrutturazione della spiaggia La Toscana, progetto
opportunamente visionato insieme ai surfisti, ma mai con i
consiglieri comunali, in un’occasione istituzionale.
Già
che ci siamo ci potrebbe far avere i documenti per il prossimo
consiglio comunale sul bilancio. Documenti che, secondo il
regolamento, la maggioranza ci dovrebbe aver già prodotto da una
settimana. Sarebbe un atto di rispetto che in questi 5 anni non
abbiano mai visto. Un’occasione talmente eccezionale che
richiederebbe la fanfara della banda cittadina, quella che ha
annunciato alle stampe Galletti. Ma, a dire il vero, anche quella era
una bufala: non era una banda cittadina bensì quella di Ladispoli
che suonerà per noi.
E
siamo solo a novembre: cosa avrà in serbo per noi l’ufficio
propaganda da qui alle elezioni?
Paola
Rocchi e Stefano Massera
lunedì 12 novembre 2012
Fossi, il Comitato 2 Ottobre risponde
Per quello che riguarda i fossi, secondo il governatore della Misericordia Claudio Jacobazzi i santamarinellesi possono stare tranquilli. Il rassicurante articolo può essere letto qui. Al proposito, il Comitato Cittadino "2 ottobre" ha emanato il seguente comunicato, che ci fa piacere pubblicare anche sul nostro blog.
"All'indomani di quanto successo domenica nel nostro litorale, forse quello di "dormire sonni tranquilli", come ha invitato a fare il governatore della localeMisericordia di S. Marinella, non è il modo più corretto di comunicare la cultura della sicurezza. Molti eventi calamitosi sono sì imprevedibili, ma assolutamente non improbabili. Lo stato di cura del territorio e la fragilità delle nostre strutture urbane sono note ai più. Un Piano Comunale d'Emergenza(PEC) non è un faldone ufficiale da chiudere in polverosi armadi: è il manuale che tutti (funzionari, operai comunali, vigili urbani, volontari e cittadini) dovrebbero padroneggiare, redatto in schede operative e informative sempre aggiornate, disponibili a tutti e assolutamente pratiche da usare. Nessuno mette in discussione la disponibilità e "il cuore" dei volontari, ma tutto questo potrebbe non essere sufficiente se mancano la formazione (continua), le esercitazioni (vere) e un serio coordinamento (professionale). Così se l'attivazione dei soccorsi non è pianificata prima che l'emergenza si verifichi, se il numero effettivo dei volontari non è sufficiente a coprire le esigenze del territorio, se i mezzi disponibili sono sovrastimati, se la popolazione non è informata sulle criticità, l'insuccesso è garantito. I cittadini, in questo senso, non devono dormire sonni tranquilli bensì divenire parte consapevole del rischio, per imparare non solo a gestire le avversità senza panico ma anche per verificare in prima persona a compatibilità idrogeologica della pianificazione urbana, i piani comunali di sicurezza e i mezzi a disposizione del volontariato. Una comunità partecipe e consapevole è l'obiettivo principale che come Comitato ci siamo posti, assumendo la responsabilità di un ruolo attivo a fronte di amministrazioni talvolta poco sensibili su questi temi, non solo dal punto di vista dell'informazione e dell'adozione dei PEC, ma anche per scelte urbanistiche discutibili e soprattutto incapaci di imparare dagli eventi del passato (come ad esempio l'alluvione santamarinellese del 2 ottobre 1982) per rispondere alle sfide del futuro."
Comitato 2 ottobre
"All'indomani di quanto successo domenica nel nostro litorale, forse quello di "dormire sonni tranquilli", come ha invitato a fare il governatore della localeMisericordia di S. Marinella, non è il modo più corretto di comunicare la cultura della sicurezza. Molti eventi calamitosi sono sì imprevedibili, ma assolutamente non improbabili. Lo stato di cura del territorio e la fragilità delle nostre strutture urbane sono note ai più. Un Piano Comunale d'Emergenza(PEC) non è un faldone ufficiale da chiudere in polverosi armadi: è il manuale che tutti (funzionari, operai comunali, vigili urbani, volontari e cittadini) dovrebbero padroneggiare, redatto in schede operative e informative sempre aggiornate, disponibili a tutti e assolutamente pratiche da usare. Nessuno mette in discussione la disponibilità e "il cuore" dei volontari, ma tutto questo potrebbe non essere sufficiente se mancano la formazione (continua), le esercitazioni (vere) e un serio coordinamento (professionale). Così se l'attivazione dei soccorsi non è pianificata prima che l'emergenza si verifichi, se il numero effettivo dei volontari non è sufficiente a coprire le esigenze del territorio, se i mezzi disponibili sono sovrastimati, se la popolazione non è informata sulle criticità, l'insuccesso è garantito. I cittadini, in questo senso, non devono dormire sonni tranquilli bensì divenire parte consapevole del rischio, per imparare non solo a gestire le avversità senza panico ma anche per verificare in prima persona a compatibilità idrogeologica della pianificazione urbana, i piani comunali di sicurezza e i mezzi a disposizione del volontariato. Una comunità partecipe e consapevole è l'obiettivo principale che come Comitato ci siamo posti, assumendo la responsabilità di un ruolo attivo a fronte di amministrazioni talvolta poco sensibili su questi temi, non solo dal punto di vista dell'informazione e dell'adozione dei PEC, ma anche per scelte urbanistiche discutibili e soprattutto incapaci di imparare dagli eventi del passato (come ad esempio l'alluvione santamarinellese del 2 ottobre 1982) per rispondere alle sfide del futuro."
Comitato 2 ottobre
domenica 4 novembre 2012
Castello, si va avanti.
Salutiamo
con grande soddisfazione la decisione presa dalla Provincia di Roma
riguardo al Castello di Santa Severa, in perfetta aderenza con le
lotte portate avanti in questi mesi dalla città.
Del
resto chi visita il nostro Blog (altracittapossibile.blogspot.com) si
accorgerà che inizia con una frase significativa: Un'altra politica!
E’ questo ciò che vogliamo. Un'altra politica, che non significa
“antipolitica”, ma una gestione della cosa pubblica finalizzata a
soddisfare le esigenze della collettività e non gli interessi
personali. Un'altra politica a Santa Marinella, basata soprattutto
sull'innovazione sostenibile che porti e coniughi cultura e lavoro.
Ad
esempio cosa fare del Castello di S. Severa che ha rischiato di
essere "venduto" per coprire un buco di bilancio della Regione Lazio?
Il Comitato Cittadino e la Provincia di Roma hanno fatto di tutto
perché questo non accadesse e siamo fiduciosi che, dopo l'adozione
da parte della Provincia di una delibera sul rispetto del protocollo
del 2002, questo non accadrà. In base al protocollo il Comune deve
avere una parte importante nella concertazione con Provincia e
Regione.
La
Lista “Un'altra città è possibile”, con la determinazione e la
passione di chi vuole ridare cultura e speranza lavorativa al paese,
è stata e sarà sempre vicina al Comitato Cittadino e ne sposa in
pieno le proposte avanzate. Quella più significativa è la gestione
pubblica del maniero nella sua interezza. Questo concetto va ribadito
per quanti esprimono perplessità riguardo la gestione pubblica, non
tanto della Rocca e della Torre che sarebbe assurdo non rendere
pubblici vista la loro importanza dal punto di vista culturale, ma
soprattutto delle Sale Conferenza, del punto di ristoro e della
foresteria. Il comune di Santa Marinella potrebbe dotarsi di un
Centro Congressi indispensabile e strategico per il territorio, la
gestione potrebbe essere affidata tramite bando di gara, bando in
cui il Comune dovrà dettare le regole per l'utilizzo del maniero e
per dar vita, così, ad attività lavorative nuove. Il Castello del
Comune di S. Marinella potrebbe essere il volano dell'economia del
comprensorio; i giovani, i ricercatori e i professionisti potrebbero
avere un luogo spendibile per eventi e conferenze a livello nazionale
e internazionale nell'ambito di una economia che sia sostenibile,
cioè basata sull'autosufficienza economica e sulla ricaduta positiva
sul territorio. Il Castello è un bene monumentale comune e
inalienabile, il suo utilizzo deve essere finalizzato solo per la
cultura e il turismo eco-sostenibile. La cultura non “si mangia”
ma con la cultura si può avere di che vivere, se un territorio e i suoi amministratori ci
credono.
La
lista “Un’altra città è possibile”
sabato 3 novembre 2012
Il sindaco delle pecettare
Pecettare: piante infestanti molto diffuse
dalle nostre parti, dal caratteristico fiore giallo
Il Sindaco
delle pecettare non si smentisce. Sulla stampa si vanta di rispettare
le regole e poi non è in grado di far rispettare neppure un
capitolato d'appalto che riguarda la pulizia della città, per cui i
cittadini pagano profumatamente la tassa della Tarsu.
Oggi nel
quartiere Alibrandi, sullo stradone adiacente alla ferrovia, una
squadra di lavoro della Mulstiservizi ha impiegato la mattinata a
sfalciare le pecettare che da mesi infestavano il marciapiedi.
Tre
considerazioni:
1) la lista
Un'Altra Città è Possibile aveva programmato per domenica 4,
un'iniziativa di protesta sul decoro urbano che prevedeva la pulizia
dalle erbe infestatnti proprio di quel tratto di strada. O qualcuno
lo ha saputo oppure c'è stata una "felice" coincidenza.
2) se la
nostra iniziativa ha avuto questo effetto siamo comunque felici e
ringraziamo. Dopo mesi e mesi quella strada è finalmente pulita.
3) ci
chiediamo, infine, come si possa accettare che due lavoratori della
Multiservizi (pagati dalla collettività) svolgano un lavoro che
doveva, invece, essere svolto dalla Gesam in applicazione degli
articoli 1 e 61 del capitolato d'appalto che impongono alla società
di tenere pulite le strade della nostra città e di sfalciare le erbe
infestanti.
Se questi sono
sono gli effetti della nostra protesta saremmo ben felici di
organizzare la stessa cosa alla Quartaccia per la settimana prossima.
Se invece finalmente l'Amministrazione si è fatta carico del
problema del decoro urbano, questa sarebbe una gran bella notizia.
Saremmo finalmente allineati e ci farebbe piacere. Ci fa però molto
meno piacere continuare a vedere un appalto non rispettato. Il prezzo
lo paghiamo già molto alto in termini di sporcizia della città,
forse da oggi in poi ci dobbiamo preoccupare di pagare anche il
personale sostitutivo per i servizi che non ci vengono resi?
giovedì 1 novembre 2012
Lettera aperta ai ragazzi e alle ragazze di Santa Marinella
Care ragazze e cari ragazzi di
Santa Marinella,
in un post del nostro blog, un nostro
lettore giovane (da quello che si evince), che si firma “un santamarinellese”
pone delle questioni che riguardano quello che lui chiama la “sua categoria”.
Senza lamenti, né toni aggressivi
(e questo è davvero un gran pregio) il lettore pone la questione di come il
tema “giovani” sia assente dalle cronache cittadine o dalle riflessioni politiche
correnti, come se nella nostra città questo non fosse sentito. A questa
legittima osservazione vogliamo rispondere con tre concetti, che sottoponiamo
alla vostra riflessione.
Il nostro amico ha puntato il
dito su “formazione”, “svago”,”futuro”. Ebbene noi
crediamo che tali temi siano così centrali e così sacrosanti da non riguardare
specificatamente una sola categoria, ma l’azione amministrativa nel suo
complesso. Detto in altri termini, siamo convinti che “far ripartire Santa Marinella”,
far funzionare i servizi, considerare le scuole, stare attenti alla pulizia, al
turismo, programmare il territorio e incentivare la microeconomia, stimolare la
cultura, le arti, lo svago, la partecipazione, sarebbe il primo e più importante modo di aiutare i ragazzi e le ragazze di Santa Marinella,
che sono poi i nostri figli, o nipoti. La cosa che più ci sta a cuore nella
vita. E questa è la prima
considerazione.
D’altra parte dobbiamo ammettere
che il nostro amico non ha torto: chi fa politica deve comunque non perdere mai
di vista le esigenze particolari dei più giovani, e quindi parlare di loro come
soggetti, e fare proposte. È vero, è giusto, lo dobbiamo fare, ma a questa
ammissione vogliamo però aggiungere un appello, davvero sentito: ragazze e
ragazzi di Santa Marinella, uscite dal guscio. Assumetevi la responsabilità e
la fatica di capire (piano piano), di ragionare, di condividere, di partecipare.
Fate le vostre proposte. Trasformatevi in fucina di idee, in laboratori.
Veniteci a cercare, come noi ora prendiamo l’impegno di cercare voi. E di integrare
il nostro programma con proposte che direttamente vi possano riguardare.
Sappiamo benissimo che cose
straordinarie, che percorsi umani e formativi importanti state facendo, quanta
creatività covate nella cenere. Lo sappiamo perché incontriamo (anche in Rete)
molti di voi che ci raccontano i sogni, i successi e gli entusiasmi, ma anche i
dubbi, lo sconforto. Molti di voi se ne vogliono andare, o se ne sono già
andati da Santa Marinella. Qualcuno di voi, da lontano, sente qualcosa che si
chiama nostalgia verso una terra che però non è generosa, non dà prospettive.
Ebbene noi diciamo che questo non
è vero, non può essere vero, non ci possiamo arrendere a che sia vero. Certo è
molto difficile, c’è bisogno di pazienza, ma si può fare se solo ci convinciamo
di una cosa: ci vuole un patto generazionale. Bisogna che mettiamo insieme
l’esperienza degli adulti con la forza e le idee di voi ragazze e ragazzi. Così
vi diciamo: diventate protagonisti uscendo dalle vostre case, perché questo è
il momento.
Diventate protagonisti, ma
rifiutate le logiche clientelari, che stanno affossando questa nostra Italia e
questa nostra cittadina a partire dalla Prima Repubblica. In perfetta
continuità, la giunta Bacheca ha fatto della rete di clientele il suo modo per
governare e per provare ad essere rieletta.
Vi invitiamo per questo a leggere sul sito
ufficiale del Comune di Santa Marinella la delibera di Giunta n. 171. Con
questa la giunta Bacheca impegna 100mila euro per pagare “alcuni” di quelli che
hanno organizzato manifestazioni estive, che sono elencate nelle delibera. C’è
anche un associazione di Teramo, che ha portato un cabarettista dal nome
sconosciuto, tanto per dire.
Ecco, Ragazzi e Ragazze, leggete i
titoli di quelle manifestazioni e cercate di ricordarvi se le avete viste
durante l’estate di Santa Marinella, se hanno rappresentato le vostre esigenze.
Sapete forse come sono state organizzate? Magari con un’idea complessiva e forte di
estate santamarinellese? Con mesi di anticipo? No, purtroppo no. Assolutamente
no, perché la giunta Bacheca non è in grado di fare questo.
Le manifestazione sono state deliberate a
luglio, in fretta e furia (senza copertura finanziaria perché ancora dovevano
approvare il bilancio) accettando le proposte arrivate all’ufficio, ma prevalentemente
quelle di “gruppi amici”. Guardate il finanziamento di 22mila euro assegnato al
“Forum degli Universitari” associazione dal nome fantastico, nata con nobili
intenti, ma che è ora è diventata
semplicemente una costola del delegato alla cultura Galletti, grande
appassionato di canzoni napoletane, gite,e maxi schermo in piazza Trieste per
partite della Nazionale. E’ una cosa che
tutti sanno. Tutti ricordiamo l’attuale presidente del Forum degli Universitari fare campagna elettorale per il suo delegato. Del
resto questo non sarebbe neppure così deprecabile, se il Forum avesse poi
prodotto qualcosa di importante per gli universitari di Santa Marinella, ma noi non abbiamo visto un solo atto in
questo senso, almeno fra quelli patrocinati e pagati dal Comune di Santa
Marinella. Perché questo è successo. Secondo noi il Forum è semplicemente
funzionale all’attività politica del
delegato Galletti; per esempio se ci sono delle associazioni locali che
giustamente si rivolgono al delegato per fare manifestazioni culturali (ad
esempio uno spettacolo teatrale), Galletti che fa? Le inserisce nel Forum e gira
al Forum i finanziamenti; 22mila, nella fattispecie.
Ecco. Questa è la situazione
nella quale ci troviamo, situazione che impone occhi aperti e spalancati per
vedere, nervi per sopportare, fiato per non arrendersi, e cuore per amare.
Questa città è il nostro futuro.
Ve la sentite, ragazzi?
Paola Rocchi e Stefano Massera
Iscriviti a:
Post (Atom)