Oggi questo blog ha ricevuto un commento al post "siamo ancora qui".
Come consigliere della Lista Un'Altra città è Possibile (ACP) mi permetto di ringraziare l'autore del post e copiarne qui in evidenza un passaggio, confessando un misto di sentimenti e pensieri.
Il " turista" che viene a Santa Marinella trova un paese che si involuto
su se stesso, strutture ricettive vecchie di decenni, sarebbero
perfette per un film ambientato negli anni 60-70, il problema è che
sporco, è sporco il mare, la spiaggia, il paese, in vita mia non ho mai
visto un grado di inciviltà di questo livello nel trattare il proprio
territorio.
Scrivo tutto ciò perchè da Emiliano e Italiano mi ferisce
vedere un posto così bello distrutto dai suoi stessi cittadini,
ignorando che il suo paese se ben gestito e rispettato potrebbe generare
richezza e benessere in abbondanza.
Il paese è ad un punto quasi di
non ritorno, o cambia atteggiamento e decide che cosa vuole diventare da
grande o soccombe sotto la sua indolenza ed incuria, solo i suoi
cittadini possono cambiare lo stato di fatto con una partecipazione
consapevole e rispettosa della cosa pubblica in quanto gli appartiene,
non aspettate un salvatore della patria, la storia insegna.
Con sincero affetto un Bolognese affezionato.
Il post dell'amico bolognese che non si firma, dice cose durissime e butta sale su una ferita, perché dice la verità: stiamo maltrattando questo nostro territorio bellissimo, stiamo deprivando i nostri ragazzi di un futuro di sviluppo e negando a noi stessi la gratificazione di vivere in un luogo pulito, dalla vita sociale viva e ordinata, dai servizi efficienti e moderni.
L'amico bolognese senza saperlo ha buttato sale sulla ferita anche della mia esperienza di Consigliere, perché mi sembra di aver lavorato tanto, ho visto colleghi di minoranza lavorare tanto, eppure credo di constatare ogni giorno di più che le cose non vanno, e non cambiano.
Ma forse mi sbaglio. Forse non considero che certi processi di evoluzione sono lenti, e che poi in politica conta molto l'esperienza.
Così l'amico bolognese, nel dire l'impietosa verità, manda un messaggio di speranza.
Possiamo cioé essere davvero consapevoli delle nostre potenzialità, possiamo davvero essere orgogliosi di questa nostra cittadina e dire a noi stessi che vale la pena lottare, se ancora c'è chi, senza neppure immaginare l'esistenza della nostra città, quando la incontra ne percepisce la bellezza. Maltrattata, oscurata, ma tale.
Così bisogna sperarlo, e lottare (magari facendo un po' a turno...). Arriverà quel giorno. Deve arrivare quel giorno in cui prevarranno logiche di bene pubblico e buona politica, e non quelle di clietele, miopie, arroganze, personalismi, ignoranza, provincialismo.
Arriverà quel giorno in cui se c'è un contratto per pulire la città, i politici di turno, semplicemente, lo fanno rispettare, arriverà, ma ha ragione l'amico bolognese. Quel giorno verrà, se ci sarà stato un risveglio di tutta la comunità . O almeno della sua maggioranza
Paola Rocchi