Il bello che c’è
Prosegue il racconto di S. Marinella dal punto
di vista delle belle cose piccole e grandi. Nella storia di oggi riaffiora –
senza volerlo – l’antica vocazione all’accoglienza ricreativa e salutistica che
ha distinto la nostra città in particolare all’inizio del secolo scorso.
Invitiamo i nostri lettori a segnalarci luoghi,
cose e persone da raccontare, a inviarci foto e informazioni della S. Marinella che c’è, ma di cui spesso non si
parla.
Silvia e Igor
“… quello che fa la loro bellezza è invisibile” Le petit prince –
Antoine De Saint-Exupéry
“Belli,
belli, belli!” saluta gioiosa Monica investendo il volto di Silvia con le sue
parole. La festa sta per finire, deve tornare a Guidonia dove abita e anticipa
il ritorno. Si guarda intorno e continua divertita: “Ma com’è che siete tutti
belli qui a Santa Marinella?”
Monica è forse l’invitata d’onore della festa di
finanziamento dell’Associazione “Gli amici di Flavia”, è l’infermiera del reparto
bambini oncologici del Bambin Gesù di Roma che ha seguito Flavia in tutta la
sua storia. Mamma Silvia e papà Igor le sono grati.
Silvia è raggiante e felice, gli occhi luminosi
commentano il successo dell’iniziativa.
Quest’anno l’Associazione ha regalato a tre famiglie di bambini
oncologici una settimana al mare.
L’intenzione è di continuare e di ospitarne un numero sempre maggiore.
Silvia e Igor hanno coinvolto in un solo anno,
attività private e volontari in una gara di generosità commovente; hanno
offerto l’albergo, l’ombrellone e la
spiaggia per giocare, una baby sitter a disposizione, una gita in barca a vela,
ore rilassanti al maneggio, un giorno al parco acquatico, pranzi in ristoranti
sul mare e anche trattamenti dal parrucchiere. Tutto questo a genitori
tramortiti da un’esperienza devastante e bisognosi di conforto e di gioia. E a
bambini desiderosi di sentirsi come gli altri.
Belli, belli, belli Silvia e Igor come Monica li
ha chiamati. Di quella bellezza invisibile che scalda il cuore e che coinvolge
chi gli sta vicino: ma com’è che siete tutti belli qui a S. Marinella?
In questi momenti alla Camera stanno votando la modifica dell'articolo 138 della Costituzione per tentare una sorta di colpo di stato legale,e noi ci balocchiamo ancora con i nostri provincialismi!Sveglia!
RispondiElimina"Provincialismi" se ogni tanto ci si stacca dallo schifo che c'è e ci si ricorda di quello che di buono succede? "Provincialismi" per aver parlato della bellissima iniziativa che ha aiutato alcune famiglie a respirare mentre affrontano la battaglia straziante contro un tumore infantile? Un po' di rossore per aver scritto un post così, non farebbe male al suo autore.
RispondiEliminaE a proposito di svegliarsi. Non so Lui/lei dov'era sabato 7; non escluderei che si "baloccasse" a pontificare sul mondo. Io personalmente ero a manifestare a Piazza Santi Apostoli contro la modifica dell'art. 138. Ore 14,00, un caldo africano.
Paola Rocchi
La taccia di provincialismo non si riferiva al post,ci mancherebbe altro!,anche perché lo strazio di cui parla non è estraneo alla mia esperienza di vita:se si è potuto equivocare,mi scuso con tutte le mie forze,ma alla tendenza,che mi sembra di riscontrare in questo blog,a tralasciare argomenti di valore generale come quello che sta strozzando in queste ore la nostra già barcollante democrazia.
RispondiEliminaP.S. La questione risulta irrilevante,ma quel pomeriggio anch'io mi sono trovato a condividere con lei,senza saperlo e senza conoscerla,a Santi Apostoli,i suoi stessi auspici.