Per giovedì 5 settembre è stata convocata la
prima riunione
della neoinsediata commissione speciale Castello. La prima seduta
servirà a
tracciare il quadro dei problemi e delle questioni che il Comune
di Santa
Marinella è chiamato ad affrontare per dare una prospettiva al
Castello di
Santa Severa. Come sappiamo tutti la proprietà è regionale e la
prima questione
sta proprio nell’impostare
dei rapporti
fattivi e finalmente utili con la Regione Lazio, a partire
dall’istituzione di
un tavolo di lavoro fra i soggetti coinvolti.
Della
commissione fanno
parte integrante il Sindaco e i consiglieri Calvo, Degli
Esposti, Marcozzi
e Passerini per la maggioranza, mentre per la minoranza figurano i
nomi di
Bianchi, Vincenzi e Rocchi, nominata alla presidenza della
commissione con il compito
di coordinare i lavori. Alla prima
seduta è stato invitato anche l’Assessore delegato al Castello
Marongiu che,
insieme al sindaco, potrà relazione sugli incontri avuti in
Regione e su quanto
sta avvenendo con la cooperativa Fuori C’entro (che attualmente
gestisce i
servizi museali e che di recente ha licenziato 4 operatori su 5),
se cioè ci
sono novità rispetto a ciò che lo stesso assessore ha spiegato
nell’ultimo
Consiglio comunale (convocato alle 9 di mattina e non molto
partecipato). L’auspicio
è che i prossimi mesi possano segnare una svolta nella storia
della nostra
città, cioè quella di vedere un Consiglio comunale intero,
espressione di una
comunità intera, che
lavora per un unico
scopo: far rinascere il Castello coniugando cultura, creatività,
fruizione pubblica, sviluppo economico ed efficiente gestione dei
beni artistici e monumentali.
Una richiesta che come Lista civica avanziamo è
quella che l’ufficio
stampa risponda ad una vera e propria stroncatura del nostro
castello apparsa
sulla rivista autorevole Bell’Italia nel numero di agosto.
Ringraziamo anzi l’esponente
locale del M5S Massimo Padroni che ha scovato l’articolo e l’ha
postato sulla
pagina Facebook del Movimento a Santa Marinella, dove è a
disposizione. Non sapere o fingere di non sapere in casi questi
sarebbe come mettere la testa sotto la sabbia. Bell’Italia
ha infatti dato molto spazio ad una lettera inviata da una
lettrice della Toscana che
ha raccontato la sua avventura: è partita dalla provincia di Pisa
appositamente
per visitare il sito, dopo aver preso informazioni sull’apertura e
su museo e Antiquarium, ma una volta arrivata avrebbe appreso dal
bar che “il castello è chiuso da 8 anni”.
La lettera parla di “abbandono e degrado della rocca”, racconta
come l’entrata
all’Antiquarium (che ospita importanti reperti degli scavi di
Pyrgi e che in
realtà dipende dal museo di Villa Giulia) sia persa fra “erbe alte
e rinsecchite”,
che poi la chiusura dello stesso Antiquarium “per motivi di
sicurezza” fosse
annunciata da un foglio scritto a mano appeso al cancello, che al
museo
contattato telefonicamente le è stato risposto che si trattava
della presenza
di una vipera. L’autrice della lettera alla fine della stessa accusa la Sovraintendenza del
Lazio, ma basta
leggere l’articolo (corredato anche di una foto del nostro
maniero) per
rendersi conto della pessima figura che fanno il nostro Comune e
il nostro
territorio.
Noi della minoranza crediamo che si debba
rispondere alla
rivista e direttamente alla visitatrice rimasta così delusa, ma ci
sembra
altrettanto chiaro che la risposta vera e propria starà nella
qualità del
lavoro che sapremo tutti svolgere nei prossimi mesi.
Paola Rocchi
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