Il bello che c’è
Un giorno il grattacielo.
Proposta all'amministrazione comunale.
Proposta all'amministrazione comunale.
Come
sia venuto in mente di costruire un grattacielo nel punto più bello di S.
Marinella, dio solo lo sa! Nel punto estremo della baia, dove corre rettilinea
l’Aurelia e il mare appare a tutto tondo per stupire l’automobilista in corsa;
proprio lì sulla splendida passeggiata, dove S. Marinella presenta la sua carta
d’identità - centro, piazza, viale e belvedere della città – un grattacielo di 7
piani ben piazzato si fa spazio
spudoratamente tra le belle ville
liberty dei primi anni del ‘900 quasi a sfidarle nel gioco ardito dell’altezza.
E non c’è che dire, non può che vincere: il cemento armato garantisce il
solido scatolone con vista mare e solletica facilmente gli acquirenti che
prefigurano il piacere di godersi a basso costo indisturbati l’appetitoso boccone.
Vince
di prepotenza perché l’eleganza
raffinata delle ville liberty con le
graziose torrette dalle vetrate colorate
e con gli antichi giardini di glicini e
di palme non possono competergli. Solo i
più anziani ricordano che una di queste
è stata addirittura abbattuta per far
posto al condominio di pluriappartamenti , che oggi osserviamo senza più
scandalizzarci in posizione centrale lungo la passeggiata.
Ma
al grattacielo no, ancora oggi – a ben guardare – non ci siamo abituati. E’ lì:
un cazzotto negli occhi in una giornata di sole!
Buttarlo
giù sarebbe la tentazione, ma non si può. E allora – visto che ci siamo assunti
il compito di scovare il bello e di non cedere al più facile ed inutile lamento
sulle cose che non vanno - accogliamo con entusiasmo la proposta di un nostro
associato che suggerisce di trasformare una facciata del grattacielo in un
murales attraente e colorato.
Non
c’è che dire, un’altra bella sfida: trasformare il brutto in bello. Fare del
nostro bel grattacielo (nostro e bello, ci siamo già affezionati alla sua nuova veste), il punto di incontro
del vecchio con il nuovo, simbolo ambizioso di una Santa Marinella un pò pop e
un pò post, che finalmente getta alle
spalle l’aria sonnacchiosa di provincia che le appartiene.
"Un'altra città è possibile" ha presentato il 18 febbraio 2014 all'attuale amministrazione la proposta di un bando di concorso al fine di invitare
graffitari e giovani artisti a immaginare sul grattacielo una porta aperta sul
futuro.
“Andiamo
alla città del grattacielo sul mare!”
Questa
volta, alto, allegro e colorato - trasformato in simbolo del nuovo - il
grattacielo accoglierebbe tutti sorridente e benevolo.
TORINO
BARCELLONA
CIVITAVECCHIA tra S. Gordiano e Campo dell'Oro