Ad apertura di Consiglio, la minoranza ha chiesto il rinvio
della discussione relativa all’ultimo punto all’o.d.g., cioè l’approvazione
delle Nuove Norme Tecniche d’Attuazione, un atto urbanistico importante su cui
non siamo stati minimamente coinvolti e di cui sarebbe stato poco serio
esprimere un giudizio in pochi giorni. La maggioranza (come già annunciato in
commissione) ha acconsentito a tale rinvio ed il Consiglio si è aperto coni
primi due punti all’ordine del giorno, su cui abbiamo fatto interventi
dettagliati, motivando proposte diverse rispetto a quelle della maggioranza.
Intanto sull’IRPEF.
La maggioranza ha operato una riduzione e applicato in effetti un’aliquota
minima (0,2) per tutti i redditi superiori ai 7600 euro (di esenzione secondo
la legge), ma noi avevamo chiesto che la riduzione non fosse lineare, ma
proporzionale ai redditi, per seguire un principio di solidarietà, per
applicare la progressività delle imposte. Abbiamo cioè proposto che l’aliquota
restasse allo 0,4 (comunque un’aliquota fra le più basse d’Italia) per i
redditi superiori ai 100mila euro, ma la maggioranza ha respinto con decisione
questa proposta.
Stesso netto contrasto e diversità di idee si è avuto
relativamente all’esternalizzazione del
servizio scuolabus. Anche in questo caso abbiamo avanzato due proposte: la
consigliera Rocchi ha chiesto il ritiro della delibera, per una concertazione
con i genitori (rappresentanti del consiglio d’Istituto, comitato genitori,
commissione mensa), il consigliere Bianchi ha illustrato le modalità concrete
che permetterebbero di acquistare un nuovo pulmino con un leasing non molto
oneroso per le casse comunali.
Il ritiro della delibera e la critica all’esternalizzazione
trova ampia motivazione nel documento che poi la maggioranza ha votato
all’unanimità e che sarà consultabile sul sito a giorni.
Ci sembrano infatti senza fondamento le due motivazioni che
ha avanzato la maggioranza, attraverso l’assessora Cucciniello, cioè che l’esternalizzazione servirà a migliorare il servizio e a spendere di meno,
risparmiando (ha spiegato il sindaco) circa 70mila euro l’anno. Insomma
l’operazione sarebbe fatta per spendere 250mila euro, a fronte degli attuali 316mila. Come sarebbe?
Esternializziamo per dover pagare ancora?
A quanto pare sì, e la delibera lo dice con chiarezza: se il
costo delle tariffe pagate dalle famiglie non coprirà il costo del servizio
(attualmente lo copre per il 5%), tale costo sarà coperto dal Comune! Alla
faccia del rischio d’impresa!
A nostro parere è anche del tutto fallace la pretesa di
migliorare il servizio. In verità l’unico modo che una ditta esterna potrebbe avere
per farlo, sarebbe quello di avere pulmini più nuovi, in numero superiore, facendo più corse. Considerato che nella delibera sono indicate le spese in
dettaglio del servizio in un anno,e che
queste spese sono in pratica fisse (personale, assicurazioni, carburante,
manutenzione) non si riesce a capire come potrebbe fare una ditta a ridurre i
costi, con più corse, impiegando più personale e con pulmini nuovi. E’ comunque un rischio che
la maggioranza ha deciso di correre: la delibera è passata e ora il
responsabile del servizio (ma in questo caso sarà il segretario generale)
scriverà il bando, con i criteri a sua discrezione (oltre quelli di legge),
perché la delibera non ne specifica in pratica nessuno, se non che le tariffe
saranno fissate dal Comune (cosa importa alla ditta? Tanto tutti i costi glieli
paga il Comune…) e che il “grado di soddisfazione” sarà monitorato con dei
questionari…
Evidentemente ancora non si vuol vedere quello che è sempre
più chiaro: quando si esternalizza un servizio, non si hanno garanzie né di
efficienza, né di vera economicità.
Ma tant’è. Ognuno vive con i suoi miti.
Per il resto, il Consiglio ha votato all’unanimità altre tre
delibere, due per l’acquisizione di terreni (da un privato e dall’ARSIAL), l’ultima
che va a correggere l’atto già deliberato sul gemellaggio con Itaca, secondo le
indicazioni della presidenza del Consiglio.
E' POSSIBILE CONOSCERE GLI ELEMENTI DA CUI SONO TRATTE QUESTE VALUTAZIONI ECONOMICHE?.
RispondiEliminaSe il quesito si riferisce agli scuolabus, in parte sì. La delibera di consiglio che varrà pubblicata a giorni è la stessa che ci hanno consegnato per la discussione. Lì è contenuto uno specchietto che riporta in dettaglio i costi di personale, carburante, manutenzione, assicurazioni, e quindi la cifra finale di 316mila euro spesi nel 2013. Le cifre su cui il sindaco ha invece impostato la difesa della delibera sono solo ipotetiche, o almeno lui non le ha accompagnate da nessun documento, né sono presenti in delibera. Per altro se si fa una ricerca sul web di come si comportano gli altri comuni in fatto di servizio scuolabus, o sulla possibiblità di leasing, si trova molto materiale.
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