venerdì 24 aprile 2015
"Per questo morirono. Per questo vivono"
25 aprile 2015.
Esponiamo alle finestre dei nostri pensieri le bandiere della Liberazione.
Accendiamo le luci della commozione e della gratitudine per quelli che hanno lottato, sofferto, perso la vita.
Rivolgiamo gli occhi ad un mondo che ancora permette bambini che galleggiano sul mare, o imbracciano un fucile, uomini e donne che vivono di stenti, persone torturate nelle prigioni, o in fuga dalla guerra.
"Giustizia e libertà. Per questo morirono. Per questo vivono"
Piero Calamandrei
giovedì 23 aprile 2015
Non è solo un progetto, è un altro futuro
Uno sforzo di unione dalle immense potenzialità. E’
questo quello che serve ad avviso di Un'altra Città è Possibile per sostenere
il progetto per la gestione del Castello di S. Severa illustrato e discusso
nella assemblea di domenica scorsa a S. Marinella.
Il progetto, presentato lo scorso anno in Regione a
firma di SEL, ACP e PD con la partecipazione progettuale dell'Associazione "E' Possibile", prevede delle
linee guida per un bando di assegnazione
a una struttura che mette insieme società di gestione (soggetto economico
pubblico o/o privato), partener di eccellenza e governance pubblica. La
struttura che si aggiudicherà il bando sarà tenuta a utilizzare il castello per eventi
culturali, mostre, esposizioni, concerti, convegni e attività scientifiche e culturali.
La proposta si basa su analoghe esperienze che hanno già valorizzato altre
strutture simili in Italia e all’estero e prevede che le attività si svolgano
sotto la supervisione di un organo di controllo partecipato dalla Regione e dal
Comune di S. Marinella e da rappresentanti del territorio.
L’assegnatario del bando coinvolgerebbe partner
pubblici e privati nell’organizzazione delle attività. Già numerosi enti,
associazioni e imprese hanno dato la loro preliminare adesione all’idea. Un vero
e proprio castello delle arti e delle scienze, quindi. Uno straordinario volano
per l’economia locale che richiederebbe posti di lavoro nell’organizzazione e
gestione degli eventi. Un progetto che si sostiene senza costi per i
proprietari ma che, piuttosto, genera ricchezza e indotto commerciale e
culturale.
Il progetto è stato presentato alla Commissione
Consiliare Castello; ACP si auspica che la maggioranza Bacheca possa a questo
punto mostrare interesse per il progetto. Stesso interesse, praticamente
unanime, che ha suscitato nell’affollata presentazione di domenica pomeriggio.
Nel suo intervento il consigliere regionale Gino De Paolis ha chiesto un
progetto comune, espressione del territorio e si è dichiarato disposto a
sostenere quello presentato all’assemblea.
A questo punto la città è a un momento di svolta.
Possiamo mostrarci divisi nei confronti della Regione e rischiare di vedere
approvate ipotesi molto meno appetibili per il territorio. Possiamo piuttosto
sposare tutti insieme questa idea, condividerne lo spirito e presentarla di
nuovo in Regione affinché il bando di assegnazione percorra questa strada e
offra una straordinaria prospettiva di crescita alla città.
inseriamo il link da dove scaricare il progetto in PDF
http://altracittapossibile.blogspot.it/2014/05/il-castello-delle-arti-e-delle-scienze.html
http://altracittapossibile.blogspot.it/2014/05/il-castello-delle-arti-e-delle-scienze.html
venerdì 17 aprile 2015
Per un castello delle arti, della cultura e della divulgazione scientifica!
Un'occasione straordinaria e un momento storico: se la Regione Lazio, proprietaria del Castello di Santa Severa, dovesse accogliere questo progetto per il riutilizzo del bene monumentale, il territorio ne uscirebbe trasformato, nell'economia e nella cultura.
Esposizioni, performance, corsi, concorsi, convegni, spettacoli, degustazioni, master class musicali. Un via vai di gente che visita il luogo, ma anche la frazione di Santa Severa, e la città di Santa Marinella, che entra nei negozi e nei ristoranti. Occupazione qualificata per i nostri giovani.
Noi di ACP ci crediamo. Abbiamo visto nascere il progetto fra volontari del terrotorio unicamente impegnati a fare il bene della città, liberi da interessi personali. Ci abbiamo partecipato, ci partecipiamo ancora.
Quindi inviatiamo tutti a prendere parte all'assemblea nella quale il progetto sarà spiegato nei dettagli, con tanto di calendario silmulato delle attività annuali. Invitiamo tutti a verificare con i propri occhi come questo progetto riesca a conciliare le richieste di un utilizzo pubblico del maniero, con l'obiettivo dell'amministarzione regionale di assegnarne la gestione con un bando europeo.
Appuntamento quindi domenica 19 aprile alle ore 17,30, presso la
sala delle riunioni della parrocchia di San Giuseppe.
Non mancate!
Un Consiglio di sole interrogazioni
I punti all'ordine del giorno sono 12, ma in realtà due, quelli realtivi a sicurezza e polizia municipale, sono stati anticipati nel Consiglio comunale dell'8 aprile scorso.
Le questioni che veranno discusse sono a nostro parere piuttosto importanti, prima fra tutte la riqualificazione dell'area dell'ex fungo, insomma la piazza che l'Amministrazione intende edificare nell'area con un costo previsto di 3milioni e 200mila euro. L'interrogazione è stata protocollata prima che si formasse il movimento della Piazza Partecipata, e che si avviasse la raccolta di firme per chiedere all'amministrazione di rivedere il progetto. Quella raccolta va avanti, ed anzi si invitano tutti quelli che non l'avessero ancora fatto, a firmare ai banchetti che si svolgeranno in Passeggiata negli prossimi fine settimana di aprile, dalle 10,30 alle 13,00.
A parte la piazza, saranno toccati altri temi importanti, alcuni dei quali toccano i lavori pubblici in settori delicatissimi: le scuole e il cimitero.
Due interrogazioni toccano questioni legate alla gestione informatica degli uffici e alla trasparenza, tra cui una sul sito comunale.
Infine alluvione e volontariato. Quest'ultima interrogazione solleverà, tra l'altro, una domanda al sindaco: fare chiarezza sulla sua partecipazione all'inaugurazione di un manufatto, che, a quanto si è appreso dai giornali, è sottoposto a indagine.
Questo l'ordine del giorno completo:
http://www.santamarinella.rm.gov.it/up/i255/documenti/5513f05529a93.pdf
mercoledì 8 aprile 2015
Spiegateci il perché!
Oggi mercoledì 8 aprile Consiglio comunale.
Alle nove di mattina, come sta
avvenendo sempre più spesso. Otto punti all’ordine del giorno, con due
interrogazioni da discutere, una delibera che riguarda l’adesione ad un “ambito
territoriale” per la rete del GAS, tre
convenzioni con tutte le associazioni dei volontari, e poi la convenzione per
l’ampliamento del porto. Questo il quadro di un Consiglio comunale che si
annuncia molto importante, ma che probabilmente sarà seguito da poche persone.
Questo modo di fare non ci trova
assolutamente d’accordo. Anzi, abbiamo ripetutamente chiesto alla maggioranza
di utilizzare orari più decenti e opportuni per la partecipazione, soprattutto
in occasioni di tematiche importanti, ma la Maggioranza e il Presidente del
Consiglio restano tenacemente sordi a questa richiesta. Se almeno ci fosse la
diretta streaming, o qualche forma di ripresa audio o video, ma naturalmente la
Maggioranza è in ritardo pure su questo fronte.
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Tornando all’o.d.g. le
interrogazioni ai punti 2 e 3 riguardano la sicurezza, ed in particolare
l’organizzazione dei vigili urbani. Pare
che attualmente siano in 13 (il numero più basso degli ultimi anni), compreso
il comandante Adinolfi, a svolgere tutte le mansioni di ufficio e di controllo
diretto sul territorio. Abbiamo chiesto di conoscere in che modo stanno agendo
per prevenire furti e discariche abusive, in che modo l’Amministrazione
organizza e utilizza gli agenti, compresi quelli distaccati negli uffici di via
Rucellai.
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Le convenzioni con il
volontariato previste ai successivi
punti dell’o.d.g. sono identiche: per Protezione civile, Sommozzatori, Croce Rossa
e Misericordia la Maggioranza propone al voto un unico modello, che a nostro
giudizio appare troppo scarno.
Quello che abbiamo proposto in
commissione è dettagliare meglio sulla certificazione degli equipaggi, sulla
qualità dei servizi e sulla trasparenza finanziaria. I volontari svolgono dei
compiti importantissimi, anzi vitali, ma la comunità deve essere certa della
qualità dei servizi e della trasparenza dei soldi spesi.
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Riguardo alla questione della
rete del GAS, in commissione ci è stato detto che il nostro Comune si sta
semplicemente adeguando ad una legge del 2002 che prevede l’istituzione di un
ambito territoriale fra comuni per la gestione della rete del gas. Di questo
ambito è già stato deciso che sia stazione appaltante Civitavecchia. Noi
dobbiamo adeguarci e magari porre a garanzie dei nostri interessi che a
quantificare lo stato dell’arte (la dimensione della rete, degli investimenti
realizzati e quelli da realizzare da parte di ITALGAS, sia un professionista
scelto dal Comune di Santa Marinella.
Noi abbiamo chiesto un’ulteriore
garanzia: se, quando la stazione appaltante (cioè Civitavecchia) scriverà la
convenzione da sottoscrivere con ITALGAS, il comune di Santa Marinella potrà
avere voce in capitolo per io suo territorio.
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Ed infine il porto. La questione
parte da lontano e con il Consiglio del 8 aprile parrebbe arrivata ad un punto
di svolta: verrà votata una convenzione dopo la quale dovrebbero seguire solo i
permessi a costruire. Usiamo il
condizionale perché è la stessa Maggioranza a mostrare di non crederci, a
giudicare dall’atteggiamento blando e dal profilo basso che stanno mostrando il
sindaco e suoi consiglieri, da un Consiglio comunale alle 9 di mattina.
La convenzione deve essere
controfirmata dalla Porto Romano, la quale già un anno fa ha fatto sapere di
non essere d’accordo con l’impostazione data dalla Maggioranza, cioè che per l’ampliamento
in sé, si torna al progetto del 1998 (ope lege, viste la sentenza del
Consiglio di Stato), mentre per la viabilità
di accesso al porto, valgono gli accordi del 2009 (quelli che la Porto
Romano ha prima sottoscritto e poi stracciato). La Porto romano non ci sta (almeno così ha
scritto nel maggio 2014): la viabilità di accesso la deve costruire il Comune.
E allora? Allora si prevedono
nuovi contenzioni, mentre la situazione resta quella che è, con una domanda,
grande come l’ampliamento del porto: ma perché nei confronti di un concessionario
che si relaziona in questo modo, l’Amministrazione è rimasta inerte, immobile e
silenziosa in tutti questi mesi, per quasi un anno?
Perché in tre commissioni
consecutive della scorsa estate il sindaco stesso si è lamentano del
comportamento della Porto Romano, tutta la Maggioranza è stata d’accordo con la
necessità di operare verifiche puntuali sul suo operato, e poi niente di tutto
questo è stato fatto?
Sull’argomento c’è molto da dire,
e ci riserviamo di tornarci su.
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