Il nostro Comune, la nostra comunità e con questa ciascuno di
noi, è stato trascinato nel fango.
Dalle intercettazioni, emerge un sistema utilizzato per
favorire parenti e clientele sfruttando il denaro pubblico per scopi che nulla
hanno a che vedere con la creazione di servizi.
Noi, cittadini di Santa Marinella, non abbiamo una piscina
comunale, non una biblioteca pubblica, non una scuola primaria e per l’infanzia
moderna e in grado di rispondere alle esigenze del territorio e siamo costretti
a rivolgerci, a pagamento, a strutture private già sature. I lavori pubblici,
come via delle colonie, rimangono da anni cantieri aperti determinando costi
fuori controllo e disagi, il verde pubblico è nel completo degrado e le coste
sono inquinate da un sistema fognario inadeguato.
Le potenzialità di questo territorio
sono mortificate e i cittadini umiliati dall’arrogante indifferenza del sindaco
e della sua giunta. In questo contesto leggiamo sui giornali la conversazione
tra un fornitore del Comune indagato dalla magistratura e Luca Bacheca,uno dei
fratelli del sindaco:
Luca Bacheca: “ieri sera parlavo con l’ASSESSORE alla festa
di S. Giuseppe, ha detto che ci dobbiamo incontrare”
L’indagato: “DIREI
PURE IO, VISTO CHE QUI MAGNATE SEMPRE GLI STESSI!”
Luca BACHECA: “ma perché?!...Va bene, poi parliamo a voce
...”
Guarda caso, il
fratello del sindaco Luca è stato assunto nell’ impresa del fornitore indagato!
E non è il solo. Anche
una stretta parente dell’assessore Cucciniello (politiche sociali, tra cui
scuola) risulta dipendente dello stesso fornitore indagato. A questo individuo
si rivolge l’assessore nel corso di una telefonata intercettata dalla Guardia
di Finanza, dicendogli: “tu lo sai che… IO CERCO DI LAVORARE SEMPRE PER VOI…
quindi, va bene …”
Per Voi? Cioè noi abbiamo
assessori che lavorano per favorire i fornitori?
Di cosa si preoccupa l’amministrazione nel momento in cui
seleziona una ditta?Della qualità del servizio alla città o dei privilegi
personali? Delle aule che puntualmente dovrebbero accogliere i bambini di
questo comune o di chi riuscirà a trarre vantaggi dall’assenza di adeguate
strutture?
Non possiamo più limitarci all’indignazione, lamentarci nel
privato e sfogare le nostre frustrazioni nell’ambito virtuale di un social
network. È necessaria un’azione concreta per restituire dignità alla politica e
ripulire l’attività amministrativa da questa indecenza.
Come ci si può ancora fidare di questa gente? Di questo
sistema che lucra sui disagi dei cittadini?
Il modo per porre fine a tutto questo c’è. Nove consiglieri
comunali che firmano una mozione di sfiducia possono porre fine a quest’incubo.
Invitiamo ciascuno di voi a fare pressione sui consiglieri che conosce per
ripulire dal fango il nostro comune e riscattare la dignità del nostro
territorio.
Sfiduciamo la Giunta, costringiamo alle dimissioni chi non ci
rappresenta.
un’Altra Città è Possibile- Sinistra Ecologia Libertà -associazione “è possibile”
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