“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

martedì 22 dicembre 2015

Pochi vigili, molte telecamere, e multe con i "sorpassometri". E la chiamano "sicurezza urbana"




Ancora furti e ancora cittadini sotto scacco. Ma l’amministrazione Bacheca che fa? Quello che fa da tre anni a questa parte: mentre il comando dei vigili si riduce in fatto di personale, il sindaco si giustifica ( incolpando il governo che non dà risorse),  sostiene che secondo le statistiche la città di recente è più sicura e infine si affida alle telecamere, come se queste potessero prevenire i furti. Cosa che l’esperienza nega.
In questo quadro, come consigliera di ACP, ho protocollato una proposta di riordino e di riorganizzazione del comando della Polizia municipale. Speriamo di ricevere  risposta.

Per quanto riguarda la faccenda dei cosiddetti “sorpassometri”, dico che la  giunta comunale è ancora in tempo per cambiare idea. Ha approvato il progetto, ma non ha firmato nessun contratto, e prima che l’ANAC risponda, sarebbero necessarie ulteriori riflessioni,  che evidentemente la maggioranza non vuole fare. In teoria lo scopo delle telecamere “a costo zero” per  controllare le strade  sarebbe quello di “abbattere i rischi di sinistrosità”, ma la logica che emerge dalle due delibere (76 e 216) appare piuttosto quella di multare chi non rispetta il codice della strada, non di impedire e prevenire che lo faccia.
E purtroppo le cose sono ben diverse, e non necessariamente collegate.

 Inoltre c’è una delega al controllo del territorio chiarissima: ci penseranno le telecamere. O meglio tutto si basa sulla promessa di acciuffare i ladri, una volta che abbiano commesso un reato. Come se questo potesse ripagare del danno fatto.

Non a caso il progetto approvata dalla giunta si compone di 90 pagine tecniche di spiegazioni scientifiche e tecniche, di algoritmi e logica fuzzy. E’ il mestiere della società che ha proposto il progetto (e si propone di gestire la cosa per 8 anni) e sarebbe stato compito della giunta analizzare anche altri aspetti e indicarli in delibera, cosa che invece non è avvenuto.
 Per esempio: in che modo le telecamere dei sorpassometri saranno in grado di prevenire gli incidenti? Saranno segnalate ben oltre quello che prevede la legge, in modo che gli automobilisti possano accorgersene, così da evitare ogni trasgressione, piuttosto che prendere multe?
 Per evitare gli incidenti, si prevedono altri sistemi, oltre all’utilizzo delle telecamere? (ad esempio rilevatori delle velocità legati a semafori?).
 E quanto alle pattuglie di vigili e carabinieri? Si pensa evidentemente di farne  a meno.
  Cosa succederà quando ad essere superati saranno mezzi che procedono così lentamente da intralciare il traffico (motorini, biciclette, apette)?  

E’ sufficiente immaginare una domenica mattina lungo un tratto della via Aurelia, due giorni fa per esempio. Un gruppo molto numeroso di ciclisti in allenamento procede compatto e tranquillo: velocità di crociera 40km all’ora. Sono così tanti che occupano metà della corsia, per cui per superarli sarebbe necessario oltrepassare, anche di poco, la striscia continua. Dalla corsia opposta non viene nessuno, e le cose sono due: o procedere con loro a 40 km all’ora, o trasgredire, con un po’ di buon senso, una norma del codice della strada.
Su cosa abbiano fatto fino ad ora i santamarinellesi non c’è dubbio: superare 80 ciclisti, perché vanno a 40 all’ora sulla statale Aurelia.
Cosa faranno nel caso si dovesse procedere con il progetto dei “sorpassometri” è prevedibile: aspettare il momento buono evitando le telecamere.
Tutti gli altri no. Cadranno in bocca alle telecamere, che dovrebbero essere lì per garantire la sicurezza. Ci cadranno turisti di passaggio, gente che lavora, gente che corre ad un ospedale, da un parente, ad un appuntamento senza essere di qui. Ci cadranno tutti, e siccome hanno trasgredito una norma del codice della strada  saranno multati, perché questo sta cercando di fare il Comune di Santa Marinella, sotto la scusa della prevenzione agli incidenti. Fare cassa, come la farà la società che ha presentato il progetto.
 Peccato: pensavamo che la logica fuzzy servisse a tutt’altro.


Quanto alla proposta di riorganizzazione della Polizia municipale protocollata dalla sottoscritta, essa esprime sulla sicurezza tutt’altra logica: ben prima delle telecamere, ben prima della repressione (mai facile, purtroppo) è necessario recuperare la funzione di controllo e prevenzione, in particolare della Polizia Municipale. E’ necessario che i vigili siano fra le persone, sulle strade, con le automobili o a piedi, per sanzionare, ma soprattutto educare, capire, segnalare, fare da deterrente.  L’amministrazione dovrebbe fare ogni sforzo per  potenziare l’organico. C’è invece un dato abbastanza allarmante: dagli oltre 20 agenti di una decina di anni fa, si è passati agli attuali 11, con un rapporto di 1 agente ogni 1700 abitanti. In queste condizioni, non sono possibili turni di notte, e le pattuglie i giorno risultano difficili. 

Ma all’amministrazione sta bene così, visto che resta immobile a deliberare progetti con 150 telecamere.
Per multare, a cose fatte.
Paola Rocchi

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