“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

domenica 28 aprile 2013

Fai "girare" i libri




Sabato 4 maggio partirà un'iniziativa di bookcrossing, o "passalibro". Chi ha libri che vuole condividere o far girare, è invitato a portarli martedì 30 dalle ore 18:00 alle ore 20:00  nella nostra sede in via Fratti (vicino Piazza Trieste)Da sabato saranno regalati per le vie della città e troveranno nuovi lettori!

8 commenti:

  1. Un'altra città è possibile. Eccome se è possibile.

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    1. Sono sicura che è possibile...diciamo meglio sarà possibile non con Fronti,Quartieri,Anniballi e chi più ne ha più ne metta!

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    2. Oh, gentile Sara, il suo messaggio è impreciso quanto speranzoso: presumo che lei sia proprio contenta all'ipotesi che BAcheca governi ancora. Mi scusi,ma io no. NOn so dov'era lei. Se assisteva ai Consigli comunali fino a tardi, se leggeva le delibere, se approfondiva le questioni. Io sì, e posso dire che BAcheca è stato fra i sindaci peggiori di questa città. Quanto a Fronti, ho visto all'opera anche lui: è una persona corretta, un amministratore capace, una persona intelligente. Ammiamo firmato un programma bello, 9 delibere belle, 15 punti importanti. Il patto è: trasparenza, correttezza reciproca, lealtà verso i cittadini, partecipazione, sviluppo economico armonico e rispettoso, solidarietà, innovazione. Sarà davvero un'altra città.
      P.R.

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  2. Ripeterete l'iniziativa?
    È possibile donare solo libri nuovi?
    Ne ho diversi con segni del tempo (pagine ingiallite, umidità, ma perfettamente leggibili), sostituiti negli anni da nuove edizioni, inutilizzati in cantina. Potrei al limite portarli in visione per eventuale "approvazione"...

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    1. Sì! cominciamo sabato 4, ma poi regaleremo libri per le settimane successive, e negli altri incontri previsti dall'iniziativa "facciamo girare le idee". Intanto può portare i libri pure nella piazzetta di via Ulpiano sabato alle 17.00

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  3. La calma di questa sera primaverile mi ispira, voglio raccontare una storiella secondo me molto divertente.

    "Intervista" a una sorella di dieci anni (avvenuta ieri)
    Dopo pranzo, girovagando su internet comodamente spaparanzato sul letto col portatile sulla pancia mi si avvicina una bimba, mia sorella. Guarda che vado qua e la leggendo qualche articolo e qualche lista di nomi e mi chiede cosa io stia facendo. Le rispondo che fra poco dovremo rieleggere il sindaco e che sto leggendo quali sono i candidati e quali le liste che li sostengono (non so se è corretto dire così ma vabè). Lei sale sul letto, mi si accoccola affianco e inizia a leggere qualche nome qua e la, questo lo conosce, questo lo conosciamo, quello ha un negozio in centro e così via finché, preso anche da una certa curiosità inizio a farle qualche domanda...
    "Tata (chiamiamola così va') ma come ti sembra Santa Marinella? Cioè secondo te è un bel posto per vivere?"
    "Si, perché no? Abbiamo un bellissimo mare!"
    "Vero? Ma senti... che tu sappia no, ci sono più stabilimenti o spiagge private?"
    "Beh sono tutti stabilimenti!! Guarda in passeggiata ad esempio!"
    "Hai ragione, e ci sono però dei pezzetti liberi no? E come sono?"
    "Sporchi!"
    "E invece com'è la città? Pulita, tenuta bene? Che ne so ci sono le panchine belle o i fiori?"
    "No, nessuno dei due ora che ci penso"
    "E cosa facevano i nostri nonni e tutti i loro vicini di casa?"
    "I fiorai, e perché non ci sono i fiori?"
    "Ma certo che ci sono! Non li hai visti i ciclamini qua e là?"
    "Ma che so fiori?? Quelli crescono nei boschi non nei campi!!"


    Per non scrivere una vera e propria "opera tragica" oserei dire, riassumo i pensieri e le osservazioni finali di una bambina:
    "Allora fammi capire, viviamo in un paese sporco, senza fiori quando era famosissimo per quello, con le spiagge tenute male e private dove servono tantissimi soldi per andarci, non abbiamo un cinema nemmeno piccolo piccolo e nemmeno un teatro, non mi pare noi bambini siamo stati invogliati ad amare la musica né c'è mai per le strade perché non fanno concerti, abbiamo strade perfette per fare notti bianche e mettere cocomerari o bar estivi e non le usano, i marciapiedi sono rotti e brutti qua in periferia oppure enormi e inutili e poi mi hanno raccontato che qualche bambino piccolo l'anno scorso non lo potevano far andare a scuola! Ma che paese è??"
    "Il paese dei sogni rubati Tata. Riflettici un po'"



    Tutto forse troppo romanzato specie il finale, però lo ho detto, ero ispirato! In realtà io l'ho semplicemente tempestata di domande, ho fatto tante domande a una bimba di dieci anni. Una bambina di dieci anni che si è resa conto dei drammi del suo paese.
    A me a fatto molto riflettere e ho voluto condividere :-)

    Buona Serata

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  4. E' sera, anonimo.
    A fatica, la cena è nel forno. Ma sono in ritardo su tutto. Poi leggo. La tua storia, leggo e la trovo bella. E mi sembra che tutto abbia un senso. Sono cresciuta fra quei fiori, sai, io. Raccoglievo stelle marine sotto casa,ma era solo per guardarle perché poi le ributtavo a mare. Sul tavolo in cucina, papà mi toglieva gli aculei dei ricci da sotto il piede. Quanto amo questa città! Il profumo dei suoi pitosferi in questi giorni!
    C'è gente in questa città che si sta impegnando affinchè ci siano restituiti tutti i sogni, uno per uno. Nelle altre liste non mi permetto. Nella mia te lo giuro: SIAMO TUTTI COSI'. Quanto a BAcheca, mi viene facile valutare, purtroppo: per 5 anni l'ho visto all'opera, a sfasciare marciapiedi sani. Se vincerà ancora lui, i sogni moriranno tutti.
    Paola Rocchi

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  5. Contro il pernicioso attivismo qualunquista dei cinquestelle votati all'antipolitica, al non ascolto e alla non propositività, sarebbe auspicabile la maggiore presenza della politica sul territorio che deve animarsi con incontri e tribune, riunioni e dibattiti che coinvolgano la popolazione.
    Ritengo questo l'unico efficace metodo di confronto idoneo a estirpare il vuoto del muro contro muro in cui cinquestelle si crogiola.
    Lasciamo l'uso di internet, email e sms e dei vari social network a chi non riesce ad ascoltare ed esprimere verbo, restituiamo e facciamo riscoprire al Paese l'importanza della piazza e il senso di unione e confronto che possedeva.

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