“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

mercoledì 10 aprile 2013

Un Consiglio "Last Minute"


Un Consiglio Comunale “last minute” ha sancito la fine di una maggioranza inefficiente e lontana dai bisogni della città: questa ci sembra il risultato più chiaro della seduta di ieri.  A 35 ore dal termine fissato dalla legge per le scelte politiche del Consiglio, la Maggioranza ha convocato una seduta con 11 punti all'ordine del giorno di cui  5 importantissimi.  Lo  ha fatto senza riuscire a mantenere il numero legale perché ormai le inefficienze sono tali e talmente intollerabili, talmente grandi le contraddizioni interne che la maggioranza stessa si è sbriciolata sotto gli occhi di noi tutti. Naturalmente ogni cosa (dalle delibere, al disfacimento della maggioranza) è stato fatto in modo del tutto tardivo e lesivo degli interessi della città.
 Le stesse uscite di Galletti e Fratturato appaiono a questo punto finalizzate alla compagna elettorale, mentre se fossero avvenute al tempo giusto avrebbero risparmiato alla città mesi di stallo e di arroganza, la stessa che sembra muovere ora la maggioranza in questo finale di partita. E del resto non ci sembra che Fratturato o Galletti si siano distinti per efficienza. In particolare nei 5 anni trascorsi  sono totalmente mancate azioni degne di una politica culturale viva e legata al turismo. Tornando al Consiglio, in più occasioni in questi 5 anni la Minoranza ha garantito il numero legale, ma stavolta è stata la Maggioranza stessa a impedire questo atto.  Nessun amministratore serio avrebbe portato in consiglio  1 giorno prima del suo scioglimento naturale, in piena campagna elettorale, 2 delibere di varianti urbanistiche tutt'altro che “puntuali” , ma estese e di grande impatto  sulla  città,  questioni necessarie che la prossima amministrazione dovrà senza dubbio affrontare, ma in modo serio e non improvvisato come ci è parso, a un giorno dalla chiusura dei giochi.
La maggioranza Bacheca ha avuto 5 anni per ridisegnare le regole urbanistiche,  dare risposte ai cittadini di Perazzeta e Guardiole, Santa Severa: non l’ha fatto perché in questi anni ha avuto orecchie solo per piani integrati e accordi con i privati. Ha poi pensato bene di andare a mendicare consenso elettorale con delibere dell’ultima ora, prive di pareri necessari e destinate  a fallimento nell’iter in Regione. Questo sarebbe  il senso di responsabilità della giunta Bacheca . Per non parlare poi delle altre delibere inserite nel Consiglio “Last minute”.
La maggioranza Bacheca ha avuto 5 anni per rendere forte la Multiservizi e almeno 1 anno per cercare una soluzione solida al pericolo di chiusura. Non ha fatto niente di tutto ciò. Dopo l’assemblea pubblica del comitato, ha avuto 2 mesi per portare in Consiglio la delibera sul castello di Santa Severa, e si è guardata bene dal farlo. Ha avuto  3 mesi per portare quella sulla  nomina dei revisori dei conti. Per mancanza di numero legale già due convocazioni fa, questa  delibera sui revisori dei conti non è stata approvata entro il 31 marzo, e questo significa che il documento sul patto di stabilità dovuto per legge entro questa data,  non ha la firma del collegio dei revisori, con le gravi conseguenze del caso, forse anche sulla multiservizi stessa.

Ora Bacheca fa la voce grossa e se la prende con gli altri per la mancanza del numero legale. La verità è che, dopo 5 anni, la maggioranza si è sgretolata sotto la propria stessa incapacità. Ha preso in giro i suoi elettori in quest’ultima farsa e si è mostrata per quello che è: una compagine di amministratori inefficienti e interessati solo alla gestione e alla riconquista del potere.

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