“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

martedì 16 aprile 2013

Sulla Commissione Elettorale


Apprendiamo dai giornali che il movimento L’Ancora ha protocollato una proposta alla commissione elettorale per la scelta degli scrutatori. Anche noi abbiano protocollata la nostra già da giorni, senza ricevere nel frattempo  risposta. Lo spirito della nostra proposta è duplice:  da una parte evitare le “spartizioni”, dall’altra  quello di favorire chi si trova nelle condizioni di precarietà economica. Per questo motivo abbiamo proposto un sorteggio (equo e imparziale) da eseguirsi in due gruppi:  gli iscritti  che hanno meno di 30 anni e gli altri, presumendo che nel primo gruppo si trovino molte situazioni di precarietà economica. Ora L’Ancora propone che chi si trova nelle condizioni di disagio, possa fare domanda al Comune. Vorremmo precisare delle cose, rispetto questa proposta che rischia di risultare demagogica e  generare false speranze.  Intanto il movimento consiglia di andare a ritirare presso la sede dell’Ancora dei “fac-simili” della domanda, mentre fac-simili del genere  non esistono ufficialmente, né possono esistere. Formalmente l’’ufficio non solo non può a norma di legge prendere in considerazioni tali proposte, ma crediamo che  potrebbe incorrere in denunce se lo facesse.
Se domanda deve essere, va chiarito che  si tratta di una semplice autocertificazione in cui si precisa di essere iscritti alle liste  degli scrutatori e di trovarsi nella condizione di disoccupato o inoccupato.
La domanda quindi non va indirizzata né all’ufficio, né al sindaco, ma semmai a tutti i membri della commissione elettorale.
A questo punto noi siamo d’accordo che tali autocertificazioni siano prese in considerazione, ma sempre e solo attraverso il sorteggio, poiché in caso contrario si ripresenterà il film già visto: comunque una spartizione. A parità di domande, chi può sindacare che un cittadino disoccupato abbia più o meno bisogno di un altro?

I consiglieri di Minoranza

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