“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

venerdì 7 novembre 2014

Piscina comunale, tante domande


Nei giorni scorsi  nuovi articoli di stampa sulla piscina comunale  e vecchia situazione: chi ne riceve danno sono i cittadini. In questo caso ci riferiamo ai contribuenti (una piscina costata un milione e duecentomila euro che ne richiede ora oltre trecentomila per essere ristrutturata),  i  dipendenti e della piscina, e  gli utenti  (molti anziani e bambini). Rispetto alla vicenda, noi denunciamo l’irresponsabilità  del sindaco Bacheca, dell’assessore ai lavori pubblici Bronzolino, del delegato allo sport Toppi. E sarà bene fare un po’ di storia.
Sarà bene ricordare che quasi un anno fa è stata la maggioranza a commissionare una perizia sullo stato della piscina, che è una proprietà comunale. La perizia è stata eseguita e la giunta l’ha approvata con una delibera dello scorso giugno. Ci sono scritte cose pesanti: fra l’altro si afferma che non c’ è tutta la documentazione sulla sicurezza e sui collaudi, "non è stata istruita nessuna pratica per il rilascio del parere igienico-sanitario", mentre  ci sono in compenso ossidazioni, infiltrazioni e problemi vari in tutti i locali. Chi ci lavorava, era a conoscenza della situazione? Chi ha autorizzato, sapeva? Quali rischi hanno corso e potranno ancora correre gli utenti della piscina?
A parte ciò, ora i disastri sono scritti nero su bianco e da oltre tre mesi, fra le altre cose, chiediamo invano con un'interrogazione se per caso non ci sia una controperizia a negare tutto questo. Magari, ci fosse. Ma nessuno ci ha risposto e non sembra che ci sia.
Vista la  gravità del quadro descritto dalla perizia, in ottemperanza alla delibera di giunta che ha approvato la stessa, l’ufficio sport e turismo a fine luglio  ha emanato un’ordinanza di sospensione del contratto di gestione per l'esecuzione dei lavori di messa a norma, con relativo nuovo contratto per questo periodo di sospensione. In più, a quanto ci risulta,  ha chiesto alla polizia municipale di far rispettare l’ordinanza. Poiché nel frattempo non è successo niente,  la domanda è semplice: a che gioco stanno giocando sindaco, assessore, delegato allo sport ? Quella perizia è valida o no? L’ufficio allo sport ha ragione o no? La rata del 2014 è stata pagata dalla società che gestisce la piscina sì o no?
Soprattutto preoccupa questo procrastinare i lavori di ristrutturazione alla prossima estate, se è vera la situazione descritta dalla perizia. E se non è vera, che si dica. A meno che a decidere sui tempi della “bullonistica ossidata” non sia il buon governo, ma  siano altre logiche.

Paolo Montaldo, coordinatore ACP
Paola Rocchi, consigliera ACP

Nessun commento:

Posta un commento