Riguardo
alla questione dei 75 migranti in arrivo nella nostra città, chiediamo al
sindaco di rinunciare al più presto ai toni populistici e irresponsabili usati
in questi giorni. Anche a seguito dei suoi interventi sulla stampa, la vicenda
sta assumendo i contorni chiari della disinformazione e del pregiudizio.
Rischia di generare tensione, di cui poi la responsabilità cadrà tutta su chi
ha soffiato nel fuoco in questi giorni. Invece di usare parole di allarmismo un
sindaco responsabile ha il compito istituzionale di informarsi e informare
correttamente, di difendere i principi della costituzione, a cominciare dal
rispetto di principi di solidarietà e dal rispetto delle leggi. La Croce Rossa
non sta improvvisando ma ha vinto un bando, che prevede dei servizi da dare a
chi sta scappando dalla guerra e dalla fame. Queste persone non saranno
lasciate allo sbando e non possiamo “preventivamente” essere preoccupati;
preoccupati di che? Ci sembrano assurdi anche i discorsi del tipo “io non sono
razzista, ma non dovrebbero stare al centro di Santa Marinella”. Questo
discorso presuppone la convinzione che ci siano esseri umani da tenere
nascosti. Esseri umani che “disturbano”. Un sindaco, un consiglio comunale dovrebbe combattere tali paure irrazionali, e non fomentarle. Nella vicenda
dell’arrivo dei migranti, ci sarà poi da fare attenzione a che tutto proceda
bene, che ci sia sicurezza e dignità per tutti, migranti e “stanziali”, che ci
sia trasparenza nell'uso dei finanziamenti. Tutto questo però potrà essere
verificato e preteso solo dopo, non certo ora con discorsi a vanvera e paure
preventive e assurde. Piuttosto la presenza di migranti potrebbe essere
occasione di scambio, di comprensione e di conoscenza di certi fenomeni da
parte di tutti noi.
Del resto
se ha avuto rilevanza sulla stampa l'apertura di un pagina FB contraria alle
presenza di immigrati "al centro di Santa Marinella", crediamo che
debba avere altrettanta rilevanza l'opposizione
nata sul web a questa pagina. In tantissimi hanno protestato, hanno chiesto
il senso, hanno cercato di spiegare e chiesto solidarietà per chi sta migrando
per salvarsi. Per salvare la pelle. Noi siamo a fianco di questi cittadini e ci
chiediamo se le parole così dure del sindaco siano condivise anche dagli altri
membri di maggioranza, dai consiglieri e dagli assessori. Vorremmo sapere cosa
ne pensa l'assessora Alfè (in quota Fratturato) che gestisce le questioni
legate all'immigrazione. Vorremmo sapere che ne pensa l'assessora Cucciniello
ai servizi sociali, se ritiene che l'assistenza alle persone in gravissime
difficoltà dipenda dal colore della pelle o dal passaporto. Vorremmo capire che
ne pensano tutti quelli che dentro la maggioranza hanno alle spalle anni di
volontariato cattolico. Vorremmo chiedere a tutti i santamarinellesi
preoccupati per questa presenza, se hanno veramente capito di cosa parliamo,
cioè di gente che sarà assistita e non lasciata allo sbando, di gente che è in
transito.
Riteniamo
poi sorprendente l'ultima dichiarazione del sindaco, secondo cui dovremmo
tenere "comunque alta la guardia" e ribadire al Prefetto e agli
organi interessati "che la nostra città ha già dato in termini di servizi
e di accoglienza”. Ebbene noi diciamo che è falso. La città di Santa Marinella non ha già dato, ma ha già preso: da 4
anni ospitiamo 25 migranti in transito con un finanziamento dell'Unione Europea
(programma SPRAR), quasi 300mila euro all'anno che non vanno nelle tasche dei
migranti se non in minima parte. Quei soldi vanno nelle tasche di chi gli
affitta le case, nei negozi dove vengono comprati i generi alimentari, negli
stipendi degli operatori delle cooperative che li gestiscono. Come e chi sono?
Non si sa, quando l'abbiamo chiesto con un'interrogazione la risposta è stata
insoddisfacente.
Forse
l'ondata di indignazione per cacciare i migranti riguarda anche questi ultimi,
o in questo caso vanno bene?
Paolo
Montaldo coordinatore ACP
Paola
Rocchi consigliera ACP
Bravi. C'è solo da aggiungere che questa paura e questo odio per il diverso sono il capolavoro di chi, da anni, sta alimentando a scopo strumentale la guerra tra i poveri.
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