“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

lunedì 9 maggio 2016

Le responsabilità politiche sull'inagibilità del campo e della piscina comunali.




Dopo tanto insistere e dopo tanto attendere da parte dei cittadini di Santa Marinella e Santa Severa, finalmente la Giunta comunale ha preso due decisioni importanti su piscina e campo sportivo.
E’ stata infatti approvata la variante che permetterà di riprendere la ristrutturazione del comunale, per 19mila euro, che si aggiungono ai 97 già deliberati.  Via libera inoltre al progetto di ristrutturazione della piscina comunale, per oltre un milione di euro.
Tutto bene quindi? Purtroppo no, per molti aspetti che ci riserviamo di approfondire ma che già emergono dalle delibere stesse. Intanto trovano conferma negli stessi atti della giunta, nero su bianco,  le responsabilità politiche  dell’attuale compagine di governo rispetto ai problemi degli impianti sportivi, responsabilità che la maggioranza ha sempre negato, mentendo ai cittadini.
Sul campo di calcio, per esempio. La relazione allegata alla delibera lo dice chiaramente: se la ditta che ha vinto l’appalto per la ristrutturazione dell’impianto non ha potuto concluderla fino ad ora è stato per una “variazione dello stato dei luoghi”. In pratica quando gli è stato consegnato a settembre, il campo era in condizioni diverse rispetto al progetto e ai suoi costi stimati. La ditta ha trovato infatti "residui di terra di cava sparsi per tutti i 7.700 mq " del campo sportivo, terra che “ha inaridito e variato in modo sostanziale lo strato di superficie pregiudicando” la posa del nuovo prato.  La relazione spiega inoltre che risulta inservibile l'impianto di irrigazione al campo stesso, rotto in più punti.  
La maggioranza  a questo punto ha il dovere di dirci se questa “variazione dello stato dei luoghi” c’entra oppure no con la gara di motocross svoltasi lo scorso agosto. Se il legame c’è, che si  assumano le responsabilità dei maggiori costi della ristrutturazione e dell’allungamento dei tempi, perché è stata la Giunta a deliberare la gara e il Sindaco in persona ad autorizzarla con ordinanza, nonostante il parere negativo dei Vigili del Fuoco. Non solo. Il campo è in stato di tale abbandono, che nel frattempo sono state distrutte anche le porte degli spogliatoi. Tutti questi interventi di “ripristino” (dalla superficie del campo alle porte)  costeranno 19mila euro, presi direttamente dal bilancio comunale, cioè dalle tasche dei cittadini.
E se questa è la situazione del campo, con la piscina non va meglio.
Dopo appena  quattro anni di attività, per ristrutturarla e rimetterla in funzione ci vorrà oltre un milione  di euro, e ciò la dice lunga sulla situazione in cui i tecnici l’hanno trovata: parliamo di struttura e di tutte le certificazioni necessarie ad un impianto natatorio.
 La questione è talmente clamorosa, che nella delibera approvata assessori e sindaco si tirano fuori, attribuendo ad altri la  responsabilità. Le problematiche attuali sarebbero da ricondurre a  "carenze  in fase progettuale, di realizzazione dell'opera e durante la gestione ". Per tutto ciò citano un incarico già dato ad un legale per gli eventuali risarcimenti.
Eppure la delibera stessa afferma che quasi da subito i gestori hanno cominciato a  “chiedere interventi riconducibili alla non conformità della struttura”, giungendo a domandare lo scomputo sul canone.
Dire che fra i politici  della maggioranza nessuno sapeva cosa stava succedendo in piscina, dire che non lo sapeva il sindaco Bacheca e che la colpa è solo dei tecnici, è qualcosa a cui nessuno crede. Quanto meno la giunta non ha vigilato sull’efficienza e l’efficacia del servizio e del suo impianto, e si è mossa molto lentamente.
Questo della lentezza è un altro aspetto che emerge con chiarezza dalle delibere che ricordano gli iter di campo e piscina.  Sono andati persi mesi  e mesi,  perché la giunta non decideva, non si metteva d’accordo, ed era anzi stata costretta a rimangiarsi decisioni sbagliate.
Intanto le strutture vanno in malora.
La piscina è chiusa da un anno, e difficilmente i lavori riprenderanno tra breve, visto il complesso iter.
 Quanto al campo, è stato riconsegnato al comune dal precedente gestore nel giugno del 2014. Da allora, la giunta ha solo assicurato due anni di abbandono e anzi di danni, che si manifestano anche nelle questione degli ultimi giorni. Per esempio pare che ci sia in corso una competizione fra  nuovi e spontanei frequentatori del campo: gli atleti che provano ad allenarsi sulla pista e i padroni dei cani che li lasciano liberi di correre.
Ma se la scena di cani che inseguono atleti in un ex campo di calcio ha qualcosa di tristemente grottesco, la colpa non è degli atleti,  e nemmeno dei cani.


ACP – SEL -  E’ possibile

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