“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

mercoledì 25 maggio 2016

Come accogliere i turisti secondo Bacheca








(Le foto sono state scattate lunedì 23 maggio. E' così da giorni, settimane oppure mesi)


Per una città che si dice a vocazione turistica sarebbe importante dare una bella immagine di sé. Sul litorale la concorrenza è forte e non è detto che il fatto di chiamarsi “Perla del Tirreno” assicuri nei secoli a venire le preferenze dei turisti.
Sarebbe quindi utile che, a chi arriva, la città apparisse accogliente, pulita, adornata adeguatamente.
Tutto questo succede?
Risparmiamo la facile risposta e sottolineiamo le cose più evidenti.

Le strade sono mal tenute e sporche; erbacce spuntano dai muri, nelle cosiddette "fioriere" (in realtà “erbacciere”) e nelle “tazze “degli alberi; l’area del parcheggio ex fungo e la scala di accesso sono circondate da rifiuti ed erba selvatica. Sacchi d’immondizia incivilmente abbandonati restano, altrettanto incivilmente, per la strada; i resti di cestini dati alle fiamme non vengono né rimossi né sostituiti, griglie di scolo ostruite dalle piante e mai pulite; parchi incolti con l'erba alta.
Nelle zone non immediatamente centrali, la situazione non è purtroppo migliore; ad esempio, nella zona più propriamente di “seconde case”, le più appetibili a livello turistico, cioè a Capolinaro, la pulizia periodica è una chimera e le strade, anche a causa delle radici degli alberi, sono di difficile praticabilità.
Per non parlare poi di come stanno messe quelle zone della città estranee al turismo estivo. Qui ognuno può sbizzarrirsi con numerosi esempi
Insomma una situazione di abbandono che fa proprio arrabbiare.
Ma se la manutenzione stradale richiede un piano che non si realizza in pochi giorni (e qui la colpa dell’Amministrazione è prima di tutto non avere ancora programmato interventi adeguati), la pulizia e il decoro del suolo cittadino si sarebbero potuti e dovuti assicurare da molto tempo, perché sono specificamente previsti, a cadenza periodiche ben precise, nel contratto di appalto per la  pulizia e la raccolta rifiuti stipulato con la GESAM.
Ora, quello che segnaliamo non è solo un problema estetico su cui, tutto sommato, si potrebbe sorvolare. La vera questione è che dietro l’incuria e l’abbandono in cui è lasciata la città c’è prima di tutto la mancanza di una visione del bene comune che lascia amareggiati. Tutto questo degrada la qualità della vita quotidiana dei cittadini, e si risolve in una mancanza di rispetto nei loro confronti.
Ma c’è anche, non secondaria, una ingiustificabile dispersione di denaro pubblico.
L’appalto alla GESAM, il cui rispetto tante volte è stato contenstato, un anno fa è stato integrato con quasi 180mila euro in 9 mesi, mentre alla sua scadenza di febbraio è stato prorogato. Insomma,  l’inefficienza paga.
Questo è il quadro, in cui si inserisce la recente notizia della Giunta che starebbe per lanciare la riqualificazione del parco retrostante le scuole elementari.
In un contesto diverso sarebbe una bella notizia; qui da noi, dati i precedenti delle opere pubbliche e dei tempi di realizzazione (via della Colonie, la Biblioteca, il sottopasso di via Rucellai e chi più ne più ne metta) è lecito qualche dubbio sui risultati
Eppure, noi ci speriamo.
Che volete farci: crediamo ai miracoli

ACP – SEL – E’ possibile

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