Ti racconto la storia di un delitto!
Il Castello di Santa Severa, non sarà
più “il nostro Castello”, non sarà più un luogo per tutti;
verrà sottratto ai cittadini e trasformato in un business per pochi
privilegiati che potranno usufruirne e per i pochissimi imprenditori
che potranno lucrarci sopra.
È assurdo, ma se non ci muoviamo
subito, è così. E, se ti racconto questa storia è perché, questo
delitto, possiamo ancora impedirlo.
Ecco i fatti, tra cronaca e leggenda!
Il primo marzo 2011, il sindaco
Bacheca, in un momento di distrazione, ha firmato l’atto di
trasferimento della proprietà del Castello dal Comune alla Regione.
I concittadini che hanno contribuito in
questi anni alla manutenzione, licenziati!
Coloro che hanno arricchito la
struttura realizzando il museo, sfrattati!
Quelli che, a vario titolo, hanno
creato vitalità tra quelle mura, sgomberati!
Il tutto, nella più totale mancanza di
rispetto nei confronti dei cittadini di Santa Marinella che, come è
noto, contano qualcosa solo quando devono votare.
Mentre tutto ciò avveniva, il
nostro Sindaco è stato visto aggirarsi tra le mura del castello
pensoso, riflessivo. Chi lo conosce bene riferisce della sua amarezza
per la firma carpitagli dagli amici della Regione in un momento di
distrazione. Intensamente ragionava e così si andava interrogando:
“Mi lasceranno realizzare qui al Castello un altro fantastico
marciapiede tutto rosa e bianco?
Intanto, le associazioni e i movimenti
politici di opposizione, spiegavano la gravità della situazione,
acuita dal fatto che il castello è stato completamente ristrutturato
utilizzando 14 milioni di euro di denaro pubblico. Soldi nostri, le
tasse che paghiamo utilizzate per regalare a imprenditori amici della
Regione, un castello, il Nostro Castello!
Ci si chiederà: cosa avranno fatto i
meritevoli imprenditori per accaparrarsi questo regalo a spese
nostre? Com’è possibile che ci venga sottratto un bene storico
che al tempo stesso rappresenta una potenziale risorsa economica e
occupazionale per il nostro territorio?
Queste domande venivano suggerite al
Sindaco che appariva distratto, concentrato com’era sulla faccenda
del marciapiedi. Lo scopo di questi suggerimenti era di offrirgli
argomenti da discutere con i suoi amici di partito in Regione, per
ricondurli alla ragione – scusate il gioco di parole.
Ma il nostro sindaco ha il suo “da
fare”. Ultimamente, di notte, pare sia stato notato mentre si
aggirava tra i bastioni e i cortili del castello. Chino su una mappa,
cercava le segrete del castello per verificare se fosse possibile
occultarvi la nuova farmacia di cui il nostro comune dovrebbe
dotarsi. “Sarebbe il posto ideale” pensava in cerca di un varco
segreto. “… lontano dalla folla, nessuno la troverà mai, così
si eviteranno quelle file fastidiose al banco …”
Eppure, il sindaco appariva poco
convinto. Non che la posizione fosse troppo centrale o che il luogo
non gli sembrasse adatto, è che proprio non trovava lo spazio per
poter realizzare uno di quei simpatici marciapiedi tutti rosa e
travertino, fiore all’occhiello della sua Giunta.
Associazioni e cittadini, intanto,
hanno chiesto un incontro alla Regione e cercano di far pressione sul
Sindaco affinché si metta all’opera anche lui che, forte delle
affinità politiche, si spera possa ottenere la giusta considerazione
o quantomeno, maggiore disponibilità al confronto.
Purtroppo, ad oggi il Sindaco riferisce
che alla Regione, nonostante la validità del suo operato finalizzato
a dotare i cittadini di Santa Marinella e la Regione Lazio tutta, di
alcuni splendidi marciapiedi rosa, ebbene, alla Regione nessuno lo
riceve.
Dice inoltre che, per non disturbare
gli amici in Regione, avrebbe preferito aspettare l’esito dei
ballottaggi. Cosa abbiano a che fare il Sindaco e la Regione Lazio
con i ballottaggi…
solo lui lo sa!
Comunque, adesso che i ballottaggi sono
conclusi, siamo tutti in trepidante attesa.
Tutto ciò è per dirti che il destino
del Castello, questi strani individui lo hanno già scritto, ma forse
siamo in tempo per imporre un ripensamento.
Ognuno di noi può fare qualcosa,
quello che può! Mettere una firma, portare un’idea, essere
presente, che né so … assediare il castello!
È vero. Questo, è proprio un
periodaccio. I soldi che mancano, la crisi fa paura.
Ma non credi anche tu che ci possiamo
provare? Se non dovessimo riuscire,… pazienza. Avremo speso un po’
di tempo e un po’ delle nostre energie. Magari ci saremo pure
divertiti.
Ma se, e dico “se, dovessimo riuscire
a riprenderci il Castello”… beh! A quel punto avremo scoperto che
stare insieme ci ha reso più forti, quindi, potremo passare a una
seconda fase…
che è questa:
ci andiamo a riprendere il nostro
futuro!
Lobelix
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