“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

sabato 14 luglio 2012

Comunicato della Minoranza sul Castello


 Si è tenuta ieri venerdì 13 una riunione fra Sindaco e capigruppo per preparare una mozione unitaria sulle sorti del castello di Santa Severa. Il fatto che sia cominciata in tarda mattinata e con notevole ritardo sull'orario previsto, ha impedito ai capigruppo Mucciola e Pepe di partecipare, oltre a Maggi, di cui non conosciamo le motivazioni dell'assenza. Riunione a ranghi ridotti quindi (Sindaco, Fronti e Rocchi), ma comunque riunione che giudichiamo importante.

Il Sindaco ha letto e di fatto condiviso, a nome della sua Maggioranza, la proposta di mozione presentata dalla Minoranza, che chiede in sostanza l'istituzione di una Commissione Consiliare Speciale per il Castello e la redazione di un Piano per l'utilizzo culturale e la gestione economica del maniero, piano da votare in Consiglio Comunale e da presentare alla Regione. Il sindaco ha chiesto alcune lievi modifiche non sostanziali alla mozione e annunciato che la stessa sarà portata in Consiglio Comunale a giorni. L'intenzione è ovviamente quella di votarla all'unanimità e noi consiglieri di minoranza riteniamo che sia un passo importante. Nel corso della riunione abbiamo posto al Sindaco alcune domande, relative alla sua conoscenza( e all'idea che ne ha ricavato) di tutti gli atti che hanno accompagnato i lavori di restauro a cura della Provincia, atti precedenti alla Legge 14/2008. In particolare abbiamo portato alla sua attenzione l'accordo di programma del 2002 firmato da Provincia, Regione e Comune che precedeva i lavori di restauro e che dava indicazioni abbastanza chiare sull'utilizzo del Castello una volta riconsegnato a conclusione di tali lavori: in sostanza uso pubblico a prevalente utilizzo culturale.

Il Sindaco ha affermato di conoscere la documentazione, di averne parlato con l'assessore al Bilancio della Regione Lazio Cetica, ma di aver ricevuto la dichiarazione "verbale" secondo cui quell'accordo sarebbe del tutto decaduto, dopo che la L. R. 14/2008 ha definitivamente trasferito le proprietà della Gepra (come il castello) alla Regione e vincolato le stesse al bilancio della Sanità regionale. Su questo punto noi però abbiamo posto diverse obiezioni. Intanto come può essere possibile che un accordo di programma con tanto di firma Provincia- Regione- Comune divenga carta straccia senza atti e senza comunicazioni fra gli Enti. Inoltre come ha fatto la Regione a promulgare una legge che di fatto annullava un suo precedente atto, in modo retroattivo, senza farne menzione nella legge stessa, né in altri atti. Infine perché non si coinvolge la Provincia su un punto specifico, cioè proprio sulle verifiche intorno all'accordo di programma, tanto più che uno dei suoi articoli prevedeva il diritto della Provincia a vigilare, nonché a ricevere il 50% dell'importo sui lavori, nel caso il castello fosse affidato a terzi. A queste obiezioni il Sindaco ha risposto avanzando l'ipotesi che, una volta istituita la Commissione Speciale Castello, questa può chiedere un'audizione presso gli organi politici della Provincia. Ci riteniamo soddisfatti di questo passaggio, faremo in modo che ciò avvenga e crediamo che l’apporto della Provincia sia fondamentale.

Infine ricordiamo che le Commissioni Speciali sono organi previsti dallo Statuto del Comune e dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, hanno quindi un'importante valenza istituzionale (sempre che siano prese sul serio dai consiglieri comunali, e non sempre accade - L'esperienza di questi anni ci ha insegnato che i membri di maggioranza partecipano poco alle commissioni consiliari).

La minoranza


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