“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

martedì 3 luglio 2012

Mozione dei Consiglieri di Minoranza sul Castello


Al Sindaco del Comune di Santa Marinella

Al Presidente del Consiglio Comunale di Santa Marinella

Mozione:

Futuro e Valorizzazione del Castello di Santa Severa


I sottoscritti consiglieri comunali,

- Vista la grave situazione di incertezza sul destino del Castello di Santa Severa ;
- Vista la volontà espressa dalla Regione Lazio di inserire il Castello di Santa Severa nell'elenco dei beni immobili disponibili (finanziaria 2012) per un mero errore materiale, secondo quanto dichiarato in più occasioni pubbliche dal Sindaco Roberto Bacheca e in ogni caso senza tenere conto della gerarchia degli interessi pubblici, che va salvaguardata anche in una fase di tagli di risorse economiche e rispetto del patto di pareggio di bilancio contenuto da norme Europee e Nazionali.
- Vista la formazione di un comitato a difesa e tutela dello stesso Castello di Santa Severa comprendente numerosi cittadini e 25 associazioni presenti sul territorio ;
- Visto che il Comitato ha prodotto una proposta di delibera in cui si chiede alla Regione 1) l’avvio immediato di un tavolo regionale di confronto tra Comune-Provincia-Regione con la partecipazione del comitato dei cittadini; 2) una Delibera del Consiglio regionale del Lazio, al fine del ritiro dall’elenco dei beni disponibili della regione stessa del patrimonio del castello di Santa Severa; 3) il rifinanziamento in assestamento di bilancio regionale dei fondi per le attività ordinarie del Castello; 4) l’avvio delle procedure per la dichiarazione di notevole interesse pubblico tramite la convocazione della commissione provinciale e il coinvolgimento del Ministero dell’ambiente.
- Constatato che, non si conoscono le intenzioni di questa amministrazione comunale sul futuro del Castello, poiché non è mai stato proposto nessun progetto di verifica, rilancio ed uso dello stesso ;
- Vista la necessità di predisporre uno studio di fattibilità ed un progetto serio, chiaro , condiviso ed attuabile sull'uso futuro del Castello che possa essere sottoposto all'attenzione della Provincia e della Regione Lazio, in modo che gli organi decisionali di quest’ultima possano chiaramente comprendere la volontà concreta e la forza progettuale del territorio nei confronti del Castello di Santa Severa, parte integrante della sua storia, del suo paesaggio, della sua cultura popolare e comunitaria ;

Impegnano il Sindaco a :
- chiedere alla Regione Lazio il rispetto dell’ art. 9 dello Statuto della Regione stessa (valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale) in quanto per lo Statuto le procedure di valorizzazione non sono un concetto astratto e generico, ma si collegano e si vincolano alle funzioni di salvaguardia dell’interesse pubblico;
- istituire una Commissione Consiliare speciale sul Castello di Santa Severa, che sia di supporto al Sindaco e al lavoro dell'amministrazione comunale e dia le direttive per la redazione di una proposta per il futuro del Castello ;
- dare incarico al Direttore del Museo Civico Dott.Flavio Enei , Direttore del Museo Civico del Comune di Santa Marinella, di predisporre un progetto, supportato dalla commissione speciale e su ispirazione di quanto prodotto dal Comitato, di tutela, uso e valorizzazione del Castello di Santa Severa, sotto il profilo storico,paesaggistico, turistico ed economico da sottoporre all'approvazione del Consiglio Comunale di Santa Marinella entro 30 giorni dalla votazione della presente, previo parere e valutazione del Responsabile del servizio Cultura e del Segretario Generale ;
- informare la Regione Lazio e la Provincia di Roma della volontà, espressa attraverso l'approvazione della presente mozione ,dal Comune di Santa Marinella di predisporre un progetto di tutela, uso e valorizzazione del Castello di Santa Severa, sotto il profilo storico,paesaggistico, turistico ed economico;
- formulare richiesta ufficiale alla Regione Lazio, anche con Delibera di Consiglio Comunale, di togliere il Castello di Santa Severa dalla lista dei Beni Immobili Disponibili e di soprassedere qualsiasi decisione in merito al Castello di Santa Severa fino al ricevimento del progetto da parte del Comune di Santa Marinella, che dovrà avvenire entro e non oltre 60 gg dall'approvazione della presente ;


I Consiglieri Comunali – Capigruppo di minoranza
Mucciola, Fronti, Rocchi, Pepe


2 commenti:

  1. sono i tempi di realizzazione della presente che mi sapventano, visto che il C.C. che doveva esserci a fine giugno è stato rinviato! passerà troppo tempo e intanto il progetto bisogna farlo comunque con o senza commissione, ma sicuramente con il comitato

    gas

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  2. Castello di Santa Severa. E’ inconcepibile che dei politici si prestino al gioco di chi avendo “consumato” 26 miliardi, lascia, dopo, noi gonzi a dire cosa fare. Sul tema mi sembra opportuno richiamare quando già detto nel consiglio comunale aperto.
    Da esperto l’intervento di Enei, anche se alquanto abusato nelle motivazioni.
    Equilibrata l’esposizione del Sindaco che ha tenuto a precisare in modo chiaro che è da escludere una gestione diretta da parte del Comune.
    No comment la gioia della professoressa che con 25 miliardi la sua scolaresca possa scorazzare per il museo, mentre il 30% dei bimbi sono privi di scuola materna.
    Stupenda la cara Elisabetta nel difendere la sacralità del Castello. Sembrava una Valchiria, una Vichinga, una delle Erinne nel sostenere i suoi ideali. Mi chiedo, però, perché tale furore sacro non lo ha esternato prima, quando i mercanti si sono appropriati del sacro tempio allo scopo di trasformarlo in un volgare albergo consumando 25 miliardi di lire per un’opera che non è stata mai del Comune?
    In verità è da sempre noto che il Castello è destinato al del Servizio Sanitario Nazionale come è chiaramente indicato negli artt. 65 e 66 della legge 833/1978 che sancisce la istituzione di tale servizio. Mi chiedo, quindi, come mai i nostri amministratori che hanno operato per ottenere tale cospicuo investimento non si sono posti a tempo debito il problema, ma, ottenute le prime elargizioni si sono arroccati nel Castello escludendo ogni contatto con i cittadini sia come operai sia come esponenti politici. Anche chi, in nome del Comune ha firmato, incautamente, le restanti elargizioni per svariati miliardi, nulla ha saputo riferire sull’andamento dell’opera, come se la comunità locale fosse coinvolta ma estranea al problema. Adesso, finiti i soldi, gli artefici di tanto investimento, invece di partecipare alla gioiosa manifestazione per l’opera ultimata ed illustrarne lo scopo, brillano per la loro assenza come se avessero perso ogni interesse e lasciano i polli manzoniani a litigare.
    Particolarmente attivi in questa tardiva diatriba sono i più puri e duri fra i nostri concittadini, quelli la cui fede incrollabile è al disopra di ogni avversità. Questi emeriti cittadini si stanno stracciando le vesti per salvare almeno le radici di un albero di cui altri hanno già raccolto i frutti. Purtroppo, come accade ai seguaci di pura fede, in assenza del messia, continuano a triti principi indifferenti alla realtà che dimostra come quei hanno mascherato altre finalità che ci hanno condotto al baratro.
    Quello che desta meraviglia è il comportamento della Presidentessa Polverini, che ho avuto modo di ascoltare e mi è sembrata persona molto energica e con le idee chiare sulla destinazione dell’opera, tanto che nell’incontro la pregai di darmi una mano a rimuovere quel container fognario realizzato recentemente proprio davanti l’ingresso del Castello. In tale incontro esternò una ferma decisione a confermare quando già stabilito dalla legge e capitalizzare il Castello per risanare l’enorme voragine della Sanità. Una possibile motivazione a non vendere potrebbe essere che il valore di mercato del manufatto sia inferiore ai 14 milioni di euro spesi per restaurarlo (sic) ed allora lasciamo che i gonzi si richiamino alle radici in modo che tutto rimanga come sta e sperando che nessuno lo riferisca alla Merkel.
    Allo stato delle cose ritenendo difficile recuperare i soldi spesi è auspicabile che si riesca almeno a ricavare gli oneri finanziari di quanto speso e concordo con il Sindaco che solo una gestione privata è in grado di farlo, purché non siano gli amici degli amici o non si finisca in causa. Bacio le mani benestante Aurelio Naso

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