“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

domenica 1 luglio 2012

Il Piano di Emergenza Comunale e i ritardi della giunta Bacheca

Il PEC, o Piano di Emergenza Comunale è una cosa serissima che in caso di situazioni  di pericolo per la comunità (in casi di alluvioni, terremoti, incendi di vaste proporzioni, e molto altro) può, anzi deve,  salvare vite umane, oltre che proteggerne le attività.
Santa Marinella non è dotata di PEC.
Il 17 novembre del 2011 la Minoranza ha presentato interrogazione (vedi post), a seguito della quale, per ben tre volte, la Maggioranza ha portato  "un" PEC in Consiglio Comunale. Per la sua approvazione? Sarebbe stato grave per i motivi che diremo, tant'è che tutte e tre le volte il PEC, o presunto tale, è stato ritirato.
Il fatto è che il "cuore" del PEC, il braccio e la mente dei soccorsi che un PEC prevede, si compone di soggetti, logistica, tempistica, esercitazioni, mezzi che devono essere concreti e aggiornati. Nel PEC, tanto per dire, non possono comparire numeri di telefono che non esistono più, o soggetti che non possono più collaborare. Esercitazioni mai eseguite.
Il PEC che la Maggioranza ha portato, e poi ritirato, e poi rimandato, sarebbe stato così: un Piano elaborato dal Gen. Martinelli nel 2008, mai approvato e mai aggiornato.  Un PEC superato, inutile.
Che senso poteva mai avere?
Eppure a conclusione del Consiglio Comunale del 14 giugno, è ricomparso il PEC, quello del 2008.
E' stato dato l'incarico al Gen. Martinelli di illustrarlo (sempre quello del 2008) con un' intenzione non subito precisata (o almeno noi non l'abbiamo capita fino a  martedì scorso), cioè di approvarlo così com'era e poi, dopo, aggiornarlo.
Una cosa tanto per dire: abbiamo un PEC. Inutile se domani ci succede una cosa brutta, ma ce l'abbiamo.
Questa è la giunta Bacheca.
E la giunta Bacheca è anche quella che si è così adoperata durante una commissione tenutasi martedì 26, in cui il Gen. Martinelli ha concluso di illustrare il PEC del 2008 che aveva introdotto in Consiglio, sostenendo proprio la cosa più ovvia: "guardate che questo non serve più, va tutto riaggiornato da capo".
In realtà, poiché i consiglieri di minoranza avevano problemi ad essere tutti presenti s'era detto: "chiediamo alla maggioranza di spostare l'incontro".
Ci hanno risposto di no: altri giorni sarebbero stati proibitivi per i colleghi di Maggioranza.
Bene. Noi ci siamo andati 3 su 8, in ogni caso tre rappresentati di tre liste di opposizione.
E la folla dei colleghi di Maggioranza così ansiosa di conoscere il PEC del 2008 da approvare nel 2012?
Uno (1) su 14, Rossanese, delegato alla Protezione civile, il quale, per l'appunto non è interventuto in modo compiuto, ma fra una spiegazione e l'altra del Gen. Martinelli ha fatto conoscere l'intenzione della Maggioranza: va bè, ora lo approviamo così, poi lo aggiorniamo...
Noi ci siamo opposti a questa  cosa così ridicola.
Abbiamo chiesto al Gen. Martinelli. "di cosa ha bisogno, Generale, per riaggiornarlo?".
Facile. Di due unità che lo affianchino e di  un po' di tempo. Della stanza che prima aveva e adesso no, può fare anche  a meno.

La riunione si è chiusa con la nostra rinnovata richiesta, a verbale, di avere un PEC, aggiornato e "vero" appena possibile. Il più presto possibile, con le modalità suggerite dal  Generale.


Il tema è importante e aperto.
Auspichiamo interventi dei nostri lettori, anche tecnici, nel caso ce ne fossero.

1 commento:

  1. “In protezione civile la preparazione dei sindaci deve sostituire la loro scaramanzia. I sindaci non possono pensare di affidarsi sempre alla fortuna o all’aiuto dello Stato” (Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali).

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