Ritengo
controproducente discutere in questo momento del futuro del castello di Santa
Severa attraverso i giornali. Non ho condiviso le anticipazioni giornalistiche
del Presidente Zingaretti prima di una convocazione ufficiale del tavolo al Comune di Santa Marinella, tanto più era
già in agenda. Ma a maggior ragione non condivido la reazione veemente della Maggioranza, perché sa tanto di
strumentale. Non so proprio cosa si possa ottenere guastando i rapporti con la
Regione un attimo prima che si apra il tavolo di concertazione. La maggioranza
sapeva benissimo che noi della minoranza ci stavamo lavorando e che a breve
avremmo conosciuto la data, ci eravamo detti prima del 31 gennaio. Ma forse il
sindaco e l’assessore Marongiu sono abituati a parlare con gente che non
mantiene gli impegni, né tanto meno le mozioni. Quella regionale votata all’unanimità la scorsa estate è
chiarissima: parla di tavolo di concertazione e tale sarà. E lì che dovremo e
potremo discutere di contenuti, in un clima che io spero ritorni sereno. Quanto
al consiglio comunale aperto che la maggioranza ha convocato, mi sembra una
buona idea, come ogni occasione democratica.
Come consigliere se sarà opportuno avrò molte cose da dire,
soprattutto dopo il sopralluogo che la segreteria di Zingaretti ha permesso di
fare all’intera commissione castello lo scorso novembre e che a me
personalmente ha aperto gli occhi su molti aspetti. Avevamo chiesto più di un
anno fa a Bacheca di ottenere questo sopralluogo dalla Provincia, ma il sindaco
non ha mostrato nessuna determinazione, la nostra richiesta è caduta nel vuoto
e ciò ci ha costretto a prendere ogni iniziativa al buio. Invece la Regione non ha fatto cadere nel
vuoto le richieste, si è presa il tempo necessario per capire a fondo come
stanno le cose e impostare una proposta, che io spero condivisa.
Un’amministrazione come quella di Bacheca che doveva impiegare 5 mesi per
concludere il restauro di un biblioteca e che invece ci sta mettendo 2 anni, lo
dovrebbe capire.
Paola Rocchi, consigliere ACP